Città
NAPOLI: Porte aperte al Trianon per la prova generale di Zappatore
Napoli – Oggi, alle 19, il Trianon Viviani aprirà le porte a persone indigenti per la prova generale di Zappatore, la sceneggiata prodotta dallo stesso teatro del popolo di Forcella nel decennale della scomparsa di Mario Merola, in scena da mercoledì 4 gennaio.
L’iniziativa è il frutto di un’intesa con l’arcivescovo metropolitano Crescenzio Sepe e i parroci partenopei.
Zappatore è la prima produzione del Trianon Viviani, dopo il fermo delle attività durato due anni e mezzo, e nasce con lo scopo di rendere omaggio a Mario Merola nel decennale della scomparsa. Di qui la scelta da parte del direttore artistico Nino D’Angelo del titolo più significativo della carriera teatrale e cinematografica del «re della sceneggiata», nella versione in tre atti e quattro quadri di Enzo Vitale.
Con le scene e la regia firmate da Bruno Garofalo, quest’omaggio – «Un atto di giustizia dovuto per un grande artista poco ricordato» secondo D’Angelo – si riverbera anche nella ricca scelta delle canzoni, operata dallo stesso direttore artistico nel vasto repertorio meroliano, che sottolineano i momenti chiave dello spettacolo: con gli arrangiamenti di Enzo Campagnoli, ecco brani come «Passione eterna», «Freva ‘e gelusia», «Inferno d’ammore», «Cumpagna mia» e «È bello ‘o magnà». Non mancano i divertenti duetti comici dei personaggi Stella e Fasulillo e ovviamente, nel finale, la canzone del titolo di Libero Bovio e Ferdinando Albano.
«Siamo partiti dal copione degli anni ’50 di Enzo Vitale, scarno ma costruito con sapienza teatrale – spiega Garofalo – per riproporre le emozioni di un genere, erroneamente considerato minore, segnato dall’interpretazione di grandi artisti e caratterizzato da una macchina teatrale semplice ed essenziale realizzata con grande perizia artigianale: non sarà un’operazione museale, ché mettiamo in scena il cuore».
A vestire il mantello originale di zi’ Francisco ‘o zappatore usato da Mario Merola è il figlio Francesco. Mario, il figlio avvocato è Gianni Fiorellino. La coppia comica di Stella e Fasulillo è interpretata rispettivamente da Gina Perna e Massimo Salvetti. Con loro in scena Rossella Amato, Antoine, Rossella De Blasi, Tiziana De Giacomo, Marianna Liguori, Diego Macario, Gennaro Monti, Valentina Nicolella e Lina Santoro.
Gli arrangiamenti sono curati da Enzo Campagnoli. I costumi sono firmati da Mariagrazia Nicotra e i movimenti coreografici da Enzo Castaldo. Luci di Gianluca Sacco e audio di Daniele Chessa. Musica eseguita dal vivo da Gennaro Carbone (pianoforte e direzione musicale), Alfonso Pone (batteria), Emanuele La Rosa (chitarra) e Pietropaolo Veltre (basso).
Prezzi popolari per questo titolo popolare: dagli 8 ai 20 € (il 4 e il 5 gennaio) e dai 10 ai 24 € (dal 6 all’8 gennaio), più i diritti di prevendita. I biglietti numerati sono distribuiti anche nelle prevendite abituali, nonché online sul sito del teatro teatrotrianon.org. Il botteghino del Trianon Viviani è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19. Per informazioni: tel. 081 2258285, interno 1.
Il teatro è climatizzato.
Editoriale
SANT’ANTIMO. Buonanno chiede aiuto ai due “papà”, loro parlano di tutto tranne che della città e lui resta in silenzio
SANT’ANTIMO – Si è appena concluso il dibattito a senso unico condotto dall’impeccabile collega Davide Ponticiello che negli studi della sua locale emittente ha ospitato il candidato a Sindaco Massimo Buonanno, il Consigliere Regionale Giovanni Porcelli e il vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo.
Uno spettacolo a dir poco avvilente per i santantimesi speranzosi di ascoltare qualche tema che li riguardasse, che ambivano in qualche “arringa” del loro ex sindaco, o in qualche soluzione agli atavici problemi della città e invece no! Si è assistito all’accompagnamento del fanciullo davanti ai portoni della scuola elementare. Papà Porcelli e Papà Cirillo, giusto per essere anche in tema gender-progressista, stasera hanno accompagnato a scuola il loro pargoletto, tentando di insegnargli il mestiere del politicante.
Il PD e la sinistra in generale, come al solito, sui territori sbagliano l’approccio ed effettuano endorsement ai loro candidati muovendosi ancora con le cosiddette truppe cammellate, parlando il politichese senza mai affrontare i temi seri. Così, stasera si è potuto assistere al mutismo selettivo del candidato a Sindaco Buonanno, imbambolato dai monologhi di Porcelli e Cirillo che non vivendo il territorio, ognuno per sé ha potuto raccontare quanto è bella la Regione e/o Città Metropolitana, cercando di appioppare ancora una volta la litania della filiera istituzionale.
Allora da osservatore del territorio qualche domanda me la pongo e la pongo ai due protagonisti che come crocerossine sono venute in soccorso del già acciaccato ex sindaco: cosa vuol dire assicurare la filiera istituzionale? Che se non sarà Buonanno, al prossimo Sindaco, la Regione o Città Metropolitana non prenderà nemmeno in considerazione i suoi progetti o non saranno stanziati fondi? Se la risposta è si, allora vuol dire che tutti sbagliano l’interpretazione del termine “istutuzione” – che è diverso dall’appartenenza politica – e che chi governa sceglie a proprio piacimento chi favorire?
Ad un certo punto della trasmissione Buonanno, in pieno stile “mattonella” – come si dice in gergo – (scenetta già preparata), chiede aiuto a Porcelli sull’aspetto Sanità, dicendo di andare in Regione a battere i pugni sul tavolo, essendo quest’ultimo membro della Commissione Sanità alla Regione Campania. Saranno anche miei limiti, ma siccome Sant’Antimo non gode della presenza di nessun ospedale o struttura RSA, chissà che tipo di aiuto avrà chiesto al consigliere deluchiano, dato che l’unica assistenza che offre il Comune è quella sociale e per questo esiste l’Ambito che è l’ente preposto.
Il dato politico che esce fuori è alquanto disarmante. Dal candidato a Sindaco Buonanno, non si ascoltano temi, stasera era attore non protagonista di una sceneggiatura già trita e ritrita a queste latitudini, un fido scudiero di due arrembanti cavalieri che, chissà perché, hanno scelto di partecipare a questo desolante teatrino. Ai posteri l’ardua sentenza.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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