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Politica

M5S, le prime derive ed effetti collaterali dovuti dall’essere il partito più votato d’Italia

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MOVIMENTO 5 STELLE – C’era una volta un movimento nato da due menti illustri – Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo ndr – basato sul disadattamento della maggior parte degli italiani, quel movimento “populista e demagogo” che tanto piaceva ai cittadini che non avevano nessun conflitto d’interesse, che non avevano nessun rapporto diretto o indiretto con la politica becera odierna. Il concetto era molto semplice, il Movimento si doveva basare sul concetto di legalità, uguaglianza e idee innovative, tant’è vero che un’aforisma del compianto Casaleggio era: “Nel M5S non ci sono ideali ma solo idee”. Con questa frase si lasciava intendere molto la trasversalità, prerogativa principale del Movimento, che grazie alla sua enorme ecumenicità accoglie tutti quelli che hanno a cuore le sorti del paese, che possono portare idee intelligenti e mettere da parte gli ideali di partito.

Tutto questo succedeva ancora quando il M5S raccoglieva solo il 3% di consensi in Italia, ma con il buon lavoro fatto nel Parlamento da quelli che io chiamo i primi movimentisti e con il risultato nelle ultime elezioni governative, le cose all’interno del Movimento sono cambiate, anche per colpa dell’immediata e inaspettata impennata di consensi che lo hanno visto toccare la vetta del 25.55%, infatti dal 2013 e grazie alla succitata ecumenicità del M5S, sul carro dei vincitori ne sono saliti di ogni specie, al punto tale che neanche Beppe Grillo avesse mai immaginato che l’Italia fosse stato un paese di attivisti. Infatti dal 2013 abbiamo assistito ai vari mutamenti del Movimento: la lotta per la legalità si è trasformata in ostentazione di onestà, l’ “imposizione” del Direttorio, la quasi scomparsa dell’ 1vale1, la comparsa del termine “eletto” dopo l’originale interpretazione della lettera Fico-Di Battista fatta da alcuni appartenenti, la calata dall’alto delle varie espulsioni e di Carlo Freccero nel CdA Rai in quota M5S e tutto questo per preservare quello splendido progetto che una volta era il Movimento e che pian piano sta assumendo il volto del “Grillismo”, corrente costituita sempre più da tifosi di Beppe Grillo che da costruttori del progetto primordiale.

Il Movimento 5 stelle da sempre ha puntato la sua popolarità sul web e navigando su internet, specialmente attraverso i social, addirittura si riesce a fare una suddivisione dell’attivismo made in Italy, infatti non si fa in tempo nel digerire le polemiche sollevate dopo la votazione del codice etico del M5S che già è tempo di nuove polemiche, quelle legate alla chiamata al voto di oggi, dove si dovrà decidere se il M5S in Europa deve continuare a far parte del gruppo europeo EFDD oppure passare con quelli di ALDE – apriti cielo – i social diventano veri e propri salotti di soloni ed opinionisti e nel leggerli si può dedurre che i sostenitori del Movimento 5 stelle si suddividono in:

ELETTI: Sono quelli che una volta erano chiamati “Portavoce” e che ricoprono una carica istituzionale perché eletti nelle liste M5S. Questi commentano raramente e quando lo fanno, lo fanno con la concezione di possedere la verità in assoluto, credendosi i “portatori del verbo”. Essi sono in possesso della agognata certificazione, loro intercedono per opera di Beppe Grillo in persona e sono stati ratificati anche dai “Santi” Fico e Di Battista.

EX CANDIDATI: Sono quelli che hanno fatto parte, da candidati, almeno di una lista M5S ma che non hanno raccolto abbastanza consensi da poter ricoprire il ruolo privilegiato dell’eletto. Essi commentano spesso e quando lo fanno, lo fanno con un certo livore nei confronti del Movimento, ma generalmente sono arrabbiati col mondo intero, commentano col cosiddetto dente avvelenato e qualsiasi cosa fanno o decidono il garante, il direttorio o lo staff, non va mai bene.

MEETUPPARO: Sono semplici attivisti dediti ad una forma moderata di attivismo, basando il loro operato in quattro ore settimanali (due ore per l’incontro settimanale – meetup – e due ore per il gazebo domenicale), la loro unica vocazione è la candidatura che gli consente di raggiungere un giorno, il grande agognato status di “Eletto”. Essi sono i maghi della tastiera, veri e propri troll, commentano ovunque e soprattutto sui post rivolti al Movimento, dai loro post si scorge tutta la filosofia e l’utopia del M5S – a parole – il loro unico scopo è fare colpo tra gli attivisti perché il loro primo obiettivo è quello di raccogliere consensi in un eventuale competizione online sul blog.

ATTIVISTA TIFOSO: Essi, a mio avviso sono i peggiori, sono simili ai meetuppari ma non sempre inseguono la stessa meta, a volte sono esseri frustrati che difendono a spada tratta il M5S senza spirito di critica, per paura di perdere quella cosa che negli ultimi tempi ha dato un senso alla loro vita vuota. Con il loro comportamento, di certo non aiutano il progetto, proprio perché si cresce con la critica e le osservazioni e non con l’accettare inerme tutto quello che viene calato dall’alto, ricordo a quest’ultimi che così ha avuto inizio il famigerato ventennio.

ATTIVISTA: Sono quelli che operano sui vari territori di appartenenza, lottano per la legalità e denunciano le malefatte con querele ed esposti, si trovano loro malgrado ad avere confronti con mafiosi e camorristi e molte volte esposti anche a querele e controquerele. Essi commentano sui social solo per difendere le proprie idee, leggono ed osservano le categorie sopra descritte e quando nei vari dibattiti ne individuano una di quelle succitate, salutano e tolgono il disturbo.

 

Avellino

Arresto sindaco di Avellino: rivelate le intercettazioni

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“Perché noi questi li paghiamo… anche tanto li paghiamo, però per carità ci vendono un prodotto… quindi dove c’è gusto non c’è perdenza”, dice Gianluca Festa a uno degli imprenditori per convincerlo a sponsorizzare le manifestazioni del comune.
La conversazione, intercettata dagli investigatori, è agli atti dell’inchiesta della procura di Avellino.
Le accuse a carico di nove indagati sono, a vario titolo, quelle di tentata induzione indebita, corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione di segreto d’ufficio, falso in atto pubblico, peculato e depistaggio. Ma lo scenario potrebbe essere più ampio rispetto a quanto si possa pensare, l’ipotesi è anche quella di associazione a delinquere.
Nell’inchiesta si ipotizza poi la rivelazione di segreto d’ufficio a carico di diversi indagati in relazione a due concorsi tenuti dal Comune, uno per l’assunzione di vigili urbani e l’altro per funzionario tecnico.

fonte: Ansa.it

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Cronaca

Ue: “il Pnrr non c’entra nulla con le misure dell’Italia sull’aborto”

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“Il decreto Pnrr contiene misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr, ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio la legge sull’aborto”.

Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, interpellata sul dibattito sull’aborto in Italia.

(fonte: Ansa.it)

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Politica

SANT’ANTIMO. Iterivista a Salvatore Castiglione. Ritenuto estraneo ai fatti di “Antemio” riscatta la propria immagine di politico.

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SANT’ANTIMO – All’indomani della splendida notizia pubblicata a mezzo social dell’archiviazione della posizione dell’ex Consigliere Salvatore Castiglione dal processo Antemio, la nostra redazione ha raggiunto l’ex Consigliere per potergli porre qualche domanda a cui l’ex amministratore gentilmente ha risposto.

Bellissima notizia quella di questi giorni che la vedono persona estranea ai fatti del processo Antemio, quanta soddisfazione da parte sua ma soprattutto come ha vissuto quei giorni che l’hanno vista come persona indagata?

Ho passato quei giorni in maniera serena ed ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Ero sicuro che la verità sulla mia persona uscisse fuori, perché non poteva essere il contrario. In politica posso essere stato considerato scontroso, arrogante, determinato, puntiglioso, per qualcuno anche cattivo, ma una cosa è certa: non ho mai messo le mani nelle tasche delle persone.

Che Salvatore Castiglione sia estraneo ai fatti del processo Antemio, oramai lo dicono i documenti ma secondo lei, quel fenomeno su cui la magistratura ancora dibatte, esiste, è veramente esistito e c’è il pericolo che possa verificarsi di nuovo?

Il fenomeno c’è stato, non ne sono certo ma la magistratura sicuramente farà luce sulla vicenda, ma stando a quanto redatto dai pubblici ministero tutto lascia presagire che qualocosa realmente ci sia stato sul territorio. Anche le numerose misure cautelari emesse, credo che testimoniano l’esistenza di un sistema politico criminoso alquanto pericoloso. Io spero che chi è stato coinvolto e riesca a dimostrare la propria innocenza, riesca alla fine ad uscire indenne da queste indagini. Al tempo, chi era in Amministrazione con me, non ha mai fornito neanche di un sospetto che fosse parte integrante di tale sistema. Poi chi ha sbagliato è giusto che paghi.

Salvatore Castiglione, in questo periodo è stato in religioso silenzio proprio perché aspettava l’esito delle indagini, intanto Sant’Antimo è lontano dai tempi di quell’evento, dopo due anni di commissariamento e un anno di amministrazione Buonanno nulla è stato arginato in termini di sperpero di denaro pubblico. Cosa bisogna fare affinché tutto questo cambi?

Per quanto possa essere di mia competenza, dato che sono stato Amministratore del Comune di Sant’Antimo per trent’anni, dopo un trentennio fatto da mio padre e grazie alla determinazione che l’archiviazione della mia figura dalle indagini di “Antemio” ben vista da quattro occhi e non da due – come ho avuto modo di scrivere sul mio post social – posso avere la presunzione di poter parlare con cognizione di causa: credo che Sant’Antimo abbia bisogno di una nuova energia nel personale. Il personale attuale rispetto alla pianta organica è in numero sottostimato e soprattutto ci vogliono nuove idee. Anche se un po’ in disparte ho partecipato quasi attivamente alle scorse elezioni a favore di Massimo Buonanno e posso dire, senza tema di smentite, che in quella maggioranza, tranne qualche piccola individualità, non si registravano visioni atte a migliorare la vivibilità della città ma si navigava a vista, tentando di rattoppare le falle che via via, giorno per giorno, si presentavano. Il gruppo politico che ho appoggiato, dove era anche candidato mio nipote, mi aveva chiesto un suggerimento su come poter aumentare gli introiti dell’ente e io proposi di valutare il caso di formulare un atto di indirizzo per esternalizzare il servizio di riscossione tributi, fatta la proposta di delibera, l’assessore al bilancio dell’epoca la mise sul personale, boicottando di fatto la richiesta fatta da quel gruppo, per poi rinnovarla facendola intestare ad altri, ma proposta comunque dimenticata nel cassetto. Questo è solo un piccolo esempio per dimostrare il personalismo insito in quell’Amministrazione.

Salvatore Castiglione da sempre conosciuto come esponente civico di centro destra, talvolta in appoggio ai partiti liberali di destra, come mai nel 2022 sceglie di appoggiare il PD e Buonanno? E visto che ci troviamo quali sono le individualità che salva dall’ex Amministrazione Buonanno?

Veramente è un percorso cominciato nel 2017 perché dall’ultima Amministrazione Piemonte, ultimo sindaco durato in carica per dieci anni, e anche se non è stato esponente di Forza Italia è l’unico sindaco che salverei, persona che stimo sia come poltico che come amico, dato che tra noi intercorre anche un’amicizia storica. All’epoca nel gruppo in cui facevo parte non c’è stata collegialità né compattezza su alcune scelte, mi riferisco alla riconferma metropolitana in vista delle elezioni di quegli anni. All’epoca Salvatore Castiglione non aveva nulla di meno rispetto ai propri amici competitor, avendo alle spalle ricoperto già il ruolo di Consigliere metropolitano, tanto è vero che ci fu un patto tra l’allora On. Luigi Cesaro di Forza Italia e On. Marcello Taglialatela di Fratelli d’Italia, impegnandosi di mettere da parte il simbolo FdI e creare un’unione che virasse sul suo nome. In realtà io dei Cesaro non mi sono mai fidato ma in quel tavolo erano sedute altre cinque persone che io ritenevo serie. Fatto l’accordo, conclamata questa unione, l’on. Cesaro ha mantenuto l’impegno fino a due giorni prima delle elezioni, quando mi accorgo che a due giorni prima il capogruppo di Forza Italia Francesco Di Spirito detto ‘O biologo, chiama a se tutti i consiglieri di Forza Italia , comunicandogli che Salvatore Castiglione non è più il loro candidato e che bisognava votare Antonio Caiazzo. Accettai di buon grado il tradimento e comunicai all’onorevole di non contare più sulla mia persona. Ma io all’epoca chiusi con i Cesaro ma non ho mai chiuso con Forza Italia.

Dell’Amministrazione Buonanno salverei l’Ing. Perfetto che in sei sette mesi ha portato avanti il preliminare PUC preparando tutto quanto in essere compreso il secondo polmone verde della città, egli stava iniziando a chiedere fondi agli enti sovracomunali con l’apporto dell’ex Sindaco che ritengo una brava persona ma politicamente non all’altezza, tanto è vero che lo ritengo la causa della sua sfiducia.

Cosa ne pensa del fatto che oggi i Cesaro appoggino Buonanno?

Io dico che in politica ognuno è libero di apparentarsi con chiunque, ma bisogna avere il coraggio di dirlo pubblicamente, senza remore, perché se si nascondono accordi del genere si alimentano i sospetti e tutto questo non fa bene né al territorio né alla politica.

Cosa sente di dire ai tanti che si sono divertiti a strumentalizzare la sua vecchia posizione da indagato?

Ha una domanda di riserva?… Anche perché queste persone che si sono divertite alle mie spalle – e ne conosco parecchie – mostrandomi vicinanza in maniera subdola, pur sapendo la loro ipocrisia ho sempre mostrato rispetto. Anche per questo ho tenuto a precisare la mia posizione di persona totalmente estranea ai fatti pubblicando quell’archiviazione sui social. Perché da oggi farò querele… solo querele.

Tra i tre candidati a Sindaco con chi si potrà salvare Sant’Antimo?

Tra i tre candidati a Sindaco, attualmente Sant’Antimo si può salvare solo con Nicola Marzocchella, ma non perché lo conosco o perché siamo amici da quando è nato e conosco la sua famiglia, ma perché ha delle belle idee e buoni progetti che per opportunità non ha ancora esplicitato ma che nei prossimi giorni sicuramente verranno esposti alla città. Qualcuno dice che sta facendo un’armata Brancaleone. Io conosco tutti i formanti la coalizione e posso garantire che sono tutti ragazzi onesti, seri e qualcuno anche se in maniera allegorica e naif promuove la sua immagine posso dire che anche questi ultimi ci mettono l’anima per la propria città.

Si candida?

Sono molto combattuto. Io ho lasciato la politica un po’ di tempo fa e non escludo un mio coinvolgimento diretto. Non ho deciso come, non ho deciso quando ma una cosa è certa farò di nuovo politica in maniera attiva.

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