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Ambiente

TERRA DEI FUOCHI, quando parlare di “stile di vita” diventa…negazionismo!

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CARDITO – La memoria è abbastanza corta e questo, purtroppo, lo comprendiamo ogni qual volta ci troviamo dinnanzi ad argomenti ‘scottanti’ come quello della “Terra dei Fuochi” che, tra poco, ci manca solo diventi un brand.

Le ricordate quelle dichiarazioni del ministro Lorenzin che suscitarono un vespaio di polemiche e qualche insulto pesante da parte dei fedelissimi difensori della “Terra dei Fuochi”? Noi no e vogliamo riprendere l’argomento per porre delle riflessioni.

La terra dei fuochi deve rimanere terra dei fuochi, fu detto, nessuno può accaparrarsi il diritto e l’ardire di dire che non lo è. In effetti, l’antipatico ministro, aveva detto che la correlazione cancro/rifiuti era vera fino a un certo punto, ma che un’altra concausa, anche essa di primaria importanza, fosse lo “stile di vita”. Scoppiò il finimondo: apriti cielo e chiuditi un’altra volta!

Parlando dell’argomento anche con vari amici è emerso che, in fondo, oltre i rifiuti radioattivi, i roghi tossici e le bucce di banana lasciate incautamente per strada, l’altro fattore determinante fosse proprio lo stile di vita. Però, alla fine dell’accesa discussione, chi prova ad evidenziare anche lo “stile di vita” come concausa, viene tacciato di essere “negazionista”.
Facciamo solo un piccolissimo esempio, ed invito i lettori a scriverci sull’argomento: negli ultimi anni, ho avuto modo di notare, come oltre agli scarichi delle automobili in zone altamente trafficate, anche i condizionatori fossero una causa incredibilmente alta per quanto riguarda l’alzamento del PM10, ovvero del tasso di inquinamento tollerato.

Rimasi davvero esterrefatta, anche perché, lo ammetto, dentro casa mai utilizzato un condizionatore. Così vale anche per i riscaldamenti. Avete mai provato a fare una lettura veloce su quante concause alimentino inquinamenti atmosferici oltre alla famosissima “Terra dei Fuochi”?

Parlare di stile di vita è possibile dunque, discutere di concause è obbligatorio. Chi non ha uno stile di vita adeguato è la concausa dei morti di cancro nella Terra dei Fuochi. Dare la colpa di tutto a fattori esterni alla nostra coscienza è facile, risparmiare pochi spiccioli al giorno e fregarsene degli effetti provocati dal nostro bidet quotidiano, dal riscaldamento a palla “#quelcachemenefrega”, dall’uso spietato di climatizzatori installati dal primo deficiente per 4 soldi, è molto più facile. Ps.: Rovazzi ci scuserà per la citazione!

Ambiente

Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli

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La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.

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Attualità

Campi Flegrei, per la tv svizzera: “Napoli sarà sepolta come Pompei”

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Il messaggio alquanto, esageratamente, allarmista, è stato lanciato dalla Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) attraverso un documentario che, inevitabilmente, farà parlare di sé.
Secondo alcuni scienziati, ivi intervistati, la città partenopea sarà sepolta sotto i 30 metri di cenere. “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa” è il titolo, dalla durata di 42 minuti e 24 secondi, reso pubblico il 4 aprile scorso. Più che le immagini catastrofiche, e gli scenari apocalittici, presenti nel reportage, grazie all’IA, a destare preoccupazione – più o meno legittima – sono le dichiarazioni dei diversi studiosi interpellati. Quest’ultimi paventano scenari apocalittici che coinvolgerebbero anche altre città d’Europa.
Linea scientifica, questa, agli antipodi rispetto l’approccio della nostra Protezione Civile sull’elaborazione del piano di evacuazione.

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Ambiente

Varcaturo: pronta la demolizione di un noto hotel

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E’ quasi tutto pronto per la demolizione definitiva dell’Hotel Serena, ubicato in via Madonna del Pantano, in quel di Varcaturo. Il provvedimento è della Procura di Napoli Nord, dopo aver constatato l’abusivismo imperante nella struttura in questione.
Struttura che è risultata essere prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e – per giunta – le opere ivi realizzate risultano non aver rispettato i criteri antisismici.

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