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POLITICA

CAIVANO, Parco ristoro TAV mai consegnato di chi è la colpa?

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Il compito di un’amministrazione comunale, della politica, dei dirigenti e di tutte le persone che dovrebbero dare vita e vitalità alle comunità locali, dovrebbe essere, soprattutto, consegnare ai cittadini un ambiente quanto più sostenibile possibile, un luogo dove poter vivere il proprio tempo libero in assoluta sicurezza e in luoghi ragionevolmente a misura di un’esistenza tranquilla. Quello che abbiamo visto oggi e documentato con il video, rappresenta il vero fallimento non solo della politica, ma di ogni forma di economia attuata fino a oggi, un sistema economico basato sull’assalto alla diligenza come in ogni classico western che si rispetti. Bisognerebbe interrogarsi, chiedersi se i soldi spesi per un’opera che probabilmente non vedrà mai la luce e a cui a nessun cittadino sarà dato di sfruttare, non avessero potuto essere utilizzati per i servizi che veramente mancano, magari per quei bambini che non possono permettersi la mensa scolastica, per eliminare le barriere architettoniche che impediscono ai diversamente abili di usufruire degli spazi pubblici come ogni altro essere normodotato, per dare una speranza a chi naviga nei mari assassini tra l’Africa e L’Italia. Il tutto cozza contro un’ignoranza che appiattisce e riduce drasticamente le distanze tra l’uomo e la bestia, un’inettitudine espressa nel consenso elettorale comprato a colpi di promesse e banconote da 20 euro, un analfabetismo fortemente voluto dalla classe dirigente che comprime i margini tra il benessere e la povertà e rende poco meno che schiavi milioni di italiani e migliaia di caivanesi. Ciò che vedete nel video lo avete pagato con i vostri soldi, con i vostri sacrifici, con le lacrime che versate ogni volta che non potete soddisfare i bisogni dei vostri figli. Voi continuate ad accontentarvi della misera ricompensa per una croce su un simbolo elettorale, continuate a farvi sconfiggere da chi banchetta con la vostra indifferenza, resistete perfino all’onta di un bisogno che vi trasforma in miserabili e vi priva di una dignità che solo il Padreterno avrebbe il diritto di togliervi.

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POLITICA

Cardito si tinge di rosa per la prima tappa del Giro Mediterraneo. Il sindaco Cirillo: “Occasione unica per la nostra città”

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Cardito si tinge di rosa. Venerdì 19 aprile la città è pronta ad
accogliere la prima tappa del “Giro Mediterraneo Rosa” una delle
più importanti competizioni femminili in bicicletta. Cinque tappe;
più di 638 chilometri; due regioni attraversate (Campania e Puglia),
toccando il mar Tirreno e l’Adriatico; 131 partecipanti per un totale
di 22 squadre; 14 nazioni rappresentate e provenienti da ogni
continente.
La partenza nella cittadina carditese è prevista alle ore 13.30, in
piazza Garibaldi, dove sarà allestita l’area di accoglienza per le
atlete e saranno montati dei giochi gonfiabili per i bambini. Il Giro
Rosa del Mediterraneo è destinato a diventare un vero e proprio
viaggio attraverso la storia, la cultura e le bellezze turistiche dei
territori dell’area metropolitana di Napoli. Con il sottotitolo
“Storia, percorsi, tradizioni, ambiente e natura”, l’edizione
2024 del Giro si propone di mettere in primo piano l’attenzione sul
territorio e sui luoghi che ospiteranno le tappe dell’evento.
Il primo cittadino di Cardito l’ing. Giuseppe Cirillo ha espresso
soddisfazione per l’arrivo della competizione ciclistica femminile a
Cardito: “Per la nostra città accogliere l’arrivo della tappa
inaugurale del prossimo Giro Mediterraneo Rosa sarà motivo di grande
orgoglio. È un’occasione unica per i carditesi per conoscere da
vicino le campionesse del ciclismo. Sarà una grande giornata di sport
e di festa per tutta la comunità”.

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POLITICA

Napoli, uomo accoltellato durante una festa: i particolari

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Shock a Napoli, dove nella serata di ieri un uomo è stato accoltellato durante una festa in via Ponti Rossi. Si tratta di un 31enne originario dello Sri Lanka, colpito diverse volte in numerose parti del corpo.

Pertanto è stato subito portato all’ospedale Cardarelli, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è in pericolo di vita. Intanto i carabinieri della Compagnia Vomero indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili.

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Attualità

Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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