Cronaca
NAPOLI, arrestati i topi di appartamento che terrorizzavano la Campania
NAPOLI – Attraverso intercettazioni i carabinieri hanno potuto sgominare la banda che effettuavi furti nelle zone residenziali della Campania. Avevano messo su un sistema che gli consentiva anche di passare le vacanze in lussuosi resort.
Tre di loro erano a formare la banda e sono stati arrestati in seguito ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Salerno, l’accusa è associazione a delinquere finalizzata ai furti.
Durante le indagini, gli inquirenti hanno potuto accertare che la banda, tra Luglio e Settembre 2016, ha commesso numerosi furti in quartieri residenziali di Napoli e in tutta la Campania, i tre erano tutti residenti al Rione Traiano di Napoli.
Operavano sempre con le stesse modalità: con sopralluoghi di giorno individuavano gli appartamenti da colpire. Poi mettevano a segno i colpi.
In una frase intercettata dai carabinieri si vantavano di aver incassato anche “4.000 euro al mese. Quanto noi guadagnano solo i politici”.
Cronaca
In retromarcia investe il figlio di 20 mesi
Era alle prese con la manovra di retromarcia all’interno del giardino del proprio domicilio, ma ha dovuto arrestarsi perché solo dopo poco si è accorto di aver investito il proprio bambino, di soli 20 mesi. Il piccolo è poi deceduto, in ospedale, dopo due giorni dal tragico evento. Il fatto è avvenuto a Dosson, nel comune di Casier, in quel di Treviso.
L’autorità giudiziaria indaga.
Cronaca
Incidente spaventoso a Giugliano
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi a Giugliano, in via Ripuaria.
Sono stati tre i veicoli ad essere coinvolti. Sul posto sono accorsi il 118 e i Vigili del Fuoco.
Una persona è stata estratta dalle lamiere, fortunatamente cosciente.
Non dovrebbero esserci stati feriti gravi.
La dinamica dell’incidente è ancora ignota, sicché le forze dell’ordine hanno avviato le indagini affinché venga fatta chiarezza.
Avellino
Ariano Irpino, detenuto ingoia candeggina e lamette
Un detenuto nella casa circondariale “Pasquale Campanello” di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale locale dopo aver bevuto candeggina e ingerito alcune lamette.
Parrebbe che il recluso soffrisse di problemi psichiatrici, secondo quanto riferito dal segretario locale della UIL Penitenziari, Stefano Sorice.
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