Attualità
CASAVATORE – In primavera cadono i giudizi.
CASAVATORE – La politica alla sbarra
Clima pesante, negli ambienti della vecchia politica casavatorese: dopo lo scioglimento dell’assise comunale, pare stiano per fioccare i rinvii a giudizio. Le indagini, ormai concluse, restituirebbero un quadro agghiacciante, mettendo in luce solidi rapporti di lungo corso tra politici e criminalità locale, che hanno evidenziato procedure tutt’altro che trasparenti, quali voto di scambio con l’aggravante del metodo mafioso ed altre amenità. Le ragioni dello scioglimento, del resto, narrano di coinvolgimenti non certo occasionali, allontanando così le speranze di un accoglimento del ricorso recentemente presentato dagli amministratori destituiti. Intanto i protagonisti di questa triste vicenda sembrano essere scomparsi dalla scena, ad eccezione dei militanti del Pd, che domani sono chiamati a scegliere, attraverso le discusse “primarie” a pagamento, il nuovo segretario nazionale del partito la cui variegata coalizione a Casavatore ha contato numerosi indagati tra eletti e candidati e che domani pare, molto verosimilmente, possa essere “commissariato” per garantire il regolare svolgimento delle consultazioni. A ciò si aggiunga la possibilità che numerosi amministratori, indagati e non, potrebbero essere invitati a comparire in Tribunale per la declaratoria di incandidabilità, che costringerà buona parte di loro a saltare almeno un paio di tornate elettorali. Che sia questa l’occasione giusta per “bonificare” il territorio da una politica sempre meno attenta alle necessità dei cittadini? Ci auguriamo, di vero cuore, che non si assista al “revamping” della classe politica locale, con il solito avvicendamento generazionale, all’interno del quale cercheranno il proprio spazio gli “amici degli amici”: comportamento, questo, fortemente diffuso nelle realtà delle amministrazioni rimosse per gravi motivi.
Attualità
Amadeus firma per Warner Bros. Discovery: accordo quadriennale
La notizia era nell’aria da tempo ma adesso ha assunto i crismi dell’ufficialità: Amadeus entra nella squadra dei talenti di Warner Bros. Discovery, con un accordo della durata di quattro anni.
Ecco la nota del gruppo:
“Warner Bros. Discovery, dopo un 2023 senza precedenti e un inizio 2024 ancora più promettente, segna un nuovo clamoroso colpo nel mondo dell’intrattenimento televisivo. Amadeus, uno dei volti più amati della televisione italiana, showman, conduttore, dj, protagonista indiscusso ormai da anni del preserale, dell’access prime time e del prime time, direttore artistico dei record per i suoi Festival di Sanremo, entrerà nella squadra dei talenti targata Warner Bros. Discovery, una delle principali media company a livello mondiale”.
Poi, prosegue: “Grazie a questo accordo, che avrà la durata di 4 anni, Amadeus debutterà già dal prossimo autunno sul Nove, canale generalista di punta di Warner Bros. Discovery, e collaborerà attivamente con il senior management nello sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo. Sulla base di questo accordo, nel corso della stagione televisiva, Amadeus condurrà sul Nove un programma di access prime time e due di prime time. Nei prossimi mesi saranno annunciati i dettagli dei progetti che lo vedranno protagonista”.
Attualità
Campi Flegrei, L’INVG: “L’eruzione non è imminente”
Continua a far rumore, dopo aver disturbato l’opinione pubblica nostrana, il documentario da “terror-movie” realizzato dalla Radiotelevisione Svizzera.
“Non c’è al momento nessun segnale di un’imminente eruzione dei Campi Flegrei” è quanto ha affermato l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che tiene a precisare “si tratta di informazioni non basate sui dati e che ignorano completamente le attività scientifiche ivi svolte. Tutti i dati forniti da tale sistema non mostrano evidenze dell’imminenza di un’eruzione vulcanica. La caldera è monitorata da un sistema di monitoraggio continuo che tiene conto di tanti parametri”.
Attualità
Manovra stipendi, Cristiano Ronaldo vince la causa contro la Juventus
Si è concluso il contenzioso tra la Juventus e Cristiano Ronaldo relativo ad alcune mensilità che il calciatore non aveva ricevuto a causa della cosiddetta ‘manovra stipendi’ durante la pandemia Covid-19 per la stagione 2020/21.
A spuntarla è stato l’asso portoghese, con la società bianconera che dovrà corrispondergli 19,5 milioni di arretrati congelati a causa del lock-down. In particolare Ronaldo percepirà un risarcimento del 50%, frutto del concorso di colpa presentato all’arbitrato per stipendi arretrati, differiti e mai saldati. La Juventus sosteneva invece che il calciatore avesse rinunciato a quei compensi.
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