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Ambiente

[ESCLUSIVA] CAIVANO, Raccolta dei rifiuti sotto scorta. Ecco i “colpevoli”

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CAIVANO – Unico caso in Campania. Questa mattina l’ennesimo capitolo della storia. Il sindaco Simone Monopoli ha contattato i carabinieri della Tenenza di Caivano e mobilitato il Comando di polizia locale perché gli operai in servizio a Caivano della “Buttol” impediscono il servizio. Non perché sono in agitazione sindacale o in sciopero. L’impresa ha inviato sul cantiere di Caivano altri dipendenti reperiti da altri paesi per garantire la raccolta e pulire finalmente la città. Ma i dipendenti di Caivano hanno impedito durante la notte persino ai camion di uscire e che la raccolta venga espletata. Con metodi anche poco ortodossi. La “Buttol” lo ha denunciato alle forze dell’ordine, il sindaco pure. E allora stamattina sempre Monopoli ha contattato i carabinieri e l’impresa chiedendo che il paese venga ripulito e che siano le pattuglie della Tenenza di Caivano e della Polizia locale a scortare i camion della spazzatura mentre raccolgono l’immondizia. Ma perché gli operai di Caivano sono in agitazione?  Lamentano che la ditta non abbia i requisiti e non rispetti il capitolato d’appalto. Hanno messo tutto su carta. E non si capisce perché il nuovo dirigente all’Ambiente, Raffaele Celiento, non verifichi lo stato dell’arte. In verità, la verifica dei requisiti, come prevede la legge, è stata fatta in sede di gara e la commissione ha deciso che sia tutto ok. Ma se i dipendenti dichiarano adesso il contrario, il responsabile di settore, così come richiesto dal sindaco e dall’amministrazione, sempre su carta, ha il dovere di controllare e scrivere la verità sullo stato dell’arte. Perché se l’amministrazione, a differenza di quelle precedenti, chiede una verifica sui requisiti dell’impresa, il capo settore prende tempo, non fa un sopralluogo e non mette su carta quello che riscontra? E’ vero che per il precedente responsabile, Vito Coppola, leggendo le carte, ha stabilito che sia tutto a posto. I dipendenti dicono il contrario. Il nuovo responsabile che ha sostituito Coppola, ossia come detto Lello Celiento, può controllare e comunicare qual è la verità? Fino ad oggi non è stato fatto ed emerge sempre la stessa storia: un apparato burocratico che non fornisce risposte alle sollecitazioni dell’amministrazione, i problemi non si risolvono e la gente, erroneamente, se la prende con il sindaco. Il quale, al contrario, da un lato intende risolvere i problemi e dall’altro cerca di invertire il metodo: ossia mettendo la legge al primo punto senza complicità o punti di contatto con l’impresa per soddisfare chissà quale interesse. E la catena si ferma sempre allo stesso punto. Appena tocca ai responsabili di settore, il meccanismo si inceppa.

Un altro dato, poi, emerge con chiarezza. Tutta questa “bailame” serve anche a raggiungere un altro obiettivo. Nessuno lo dichiarerà mai ufficialmente ma il dato resta. A cosa servono quei cumuli in strada? A fare pressione sull’amministrazione. Per quale motivo? Per firmare in fretta il contratto di gara. E qui entriamo in un altro capitolo. Un po’ di storia serve per arrivare all’attualità. Amministrazione precedente Pd-Udc. Cinque anni di proroghe illegittime e nessuna gara d’appalto. Il manuale dell’illegalità e della cattiva amministrazione. Il nuovo sindaco Monopoli entra in carica ed immediatamente fornisce l’indirizzo: subito una nuova gara europea. Può fare solo questo perché la legge affida ai responsabili di settore il potere di gestione. E per raggiungere l’obiettivo amministrativo, Monopoli si affida a Vito Coppola. Mai scelta si rivelò più nefasta. Il mix Coppola-Sirico (quest’ultimo responsabile ufficio finanziario) si rivela devastante. Punto primo: i dirigenti hanno dato il parere di regolarità contabile, ossia hanno messo su carta che il Comune aveva i soldi per coprire il costo del servizio. Tutto a posto. Fino a quando la procedura non finisce e cosa dice il responsabile Finanziario? Che ha dato l’ok alla regolarità contabile senza aver calcolato l’iva. Una follia. E come pensa, sempre il dirigente, di risolvere la sua inefficienza? Consiglia al sindaco di aumentare la tassa sulla spazzatura. Altra follia. Immaginate cosa potrebbe accadere a Caivano per Monopoli se con la spazzatura a terra l’amministrazione aumenta la tariffa. Chi glielo spiega ai cittadini che il sindaco sta pagando l’opposizione dei dirigenti del Comune, veri responsabili di questo disastro? I cittadini la prima cosa che fanno, se la prendono col sindaco. Anche a causa di un’informazione pilotata in parte dalla politica di opposizione ed in parte semplicemente incompetente. E i veri responsabili, almeno di fronte alla gente, la fanno sempre franca. Allora come uscirne da questa situazione? Il sindaco fa bene a mobilitare le forze dell’ordine per scortare i camion della spazzatura e tentare di far riprendere la raccolta utilizzando altri dipendenti in disponibilità della “Buttol”. I dipendenti di Caivano in stato di agitazione hanno fatto bene a mettere su carta le inadempienze dell’impresa ma lo stato di agitazione non prevede minacce o altro per bloccare la raccolta, se bisogna partire dalla legalità, pure i dipendenti farebbero bene a rivendicare i diritti ma in maniera civile senza ricorrere a metodi propri di altri ambienti; numero tre il responsabile del settore Ambiente, Lello Celiento, di quanto tempo ha bisogno ancora per controllare se la “Buttol” i requisiti ce li ha o no? Faccia in fretta e si tiri il capo a terra. Il problema finanziario alla fine lo si può risolvere, a contratto firmato, riorganizzando il servizio sulle forniture e risparmiare almeno per il primo anno. Ma quello che non può passare inosservato resta l’incompetenza o la malafede dei dirigenti. Come si può mettere un parere di regolarità contabile su un appalto e conteggiare solo l’importo senza l’Iva? Qui il sindaco non c’entra nulla. Il problema resta sempre lo stesso. La vera opposizione a Monopoli restano i dirigenti. Molti dei quali hanno fatto campagna elettorale alle Amministrative per il centrosinistra. E non hanno gradito la guerra che Monopoli ha dichiarato ai vecchi valori ed al vecchio sistema. Ecco perché il sindaco spesso pure sui social spera nell’arrivo della magistratura per iniziare a fare pulizia. Comunque sia, ancora qualche giorno e dovrebbero arrivare finalmente risposte su tutto. Intanto oggi potrebbe essere il giorno di una pulizia della città. Sempre che si riesca a raccogliere la spazzatura nonostante la scorta dalle forze dell’ordine.

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Ambiente

Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli

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La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.

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Attualità

Campi Flegrei, per la tv svizzera: “Napoli sarà sepolta come Pompei”

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Il messaggio alquanto, esageratamente, allarmista, è stato lanciato dalla Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) attraverso un documentario che, inevitabilmente, farà parlare di sé.
Secondo alcuni scienziati, ivi intervistati, la città partenopea sarà sepolta sotto i 30 metri di cenere. “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa” è il titolo, dalla durata di 42 minuti e 24 secondi, reso pubblico il 4 aprile scorso. Più che le immagini catastrofiche, e gli scenari apocalittici, presenti nel reportage, grazie all’IA, a destare preoccupazione – più o meno legittima – sono le dichiarazioni dei diversi studiosi interpellati. Quest’ultimi paventano scenari apocalittici che coinvolgerebbero anche altre città d’Europa.
Linea scientifica, questa, agli antipodi rispetto l’approccio della nostra Protezione Civile sull’elaborazione del piano di evacuazione.

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Ambiente

Varcaturo: pronta la demolizione di un noto hotel

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E’ quasi tutto pronto per la demolizione definitiva dell’Hotel Serena, ubicato in via Madonna del Pantano, in quel di Varcaturo. Il provvedimento è della Procura di Napoli Nord, dopo aver constatato l’abusivismo imperante nella struttura in questione.
Struttura che è risultata essere prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e – per giunta – le opere ivi realizzate risultano non aver rispettato i criteri antisismici.

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