Ambiente
CARDITO, finalmente l’ecomostro di via Loffredo diventerà un palazzetto dello sport
CARDITO – Al di là delle offese e al di là delle guerre a suon di manifesti, criticabili o meno, quest’amministrazione, targata Cirillo, porta a casa un altro risultato. Presto Cardito sarà munito di spazio dedicato agli sportivi del territorio con tanto di Palazzetto dello sport. Lo spazio pensato è proprio il recupero di quell’ecomostro di via Loffredo che già decenni fa doveva avere la stessa destinazione d’uso e poi, per colpa di amministrazioni scellerate, è diventato quello che tutti oggi vediamo.
Ad annunciarlo è proprio il sindaco Giuseppe Cirillo attraverso un post redatto sulla sua fanpage ufficiale, dove spiega anche con quali modalità sarà restituito alla città con una formula a costo zero per la collettività. Infatti da pochi giorni è stata approvata una delibera che promuoverà un bando di gara ad evidenza pubblica che sarà pubblicato nelle settimane prossime e che inviterà le realtà sul territorio ad investire in un progetto che le vedrà protagoniste e gestori di una struttura sportiva senza precedenti.
L’azione politica intrapresa da quest’esecutivo è encomiabile per due motivi, il primo perchè rivolto all’attenzione che la stessa amministrazione sta volgendo all’ambiente, sottraendo al degrado un ecomostro che ormai perseverava sul territorio da quasi tre decenni e il secondo perché rivolto proprio alla promozione sportiva sul territorio, dotando la cittadinanza di una struttura sportiva che finora mancava.
Questa decisione, inoltre, va solo applaudita poiché alla fine del percorso burocratico e fattivo, il Comune di Cardito non ci avrà rimesso un euro, proprio perché l’interessamento a tale bando riguarda totalmente investimenti di denaro privato. Poi ci potranno essere tutte le critiche e il fango di questo mondo, ma alla fine quello che interessa al cittadino sono i fatti e i fatti, ad oggi, danno ragione a Cirillo che da qui a breve trasformerà Cardito in un cantiere a cielo aperto col rifacimento di manti stradali e sottoservizi di Via Marconi e tratti della S.S. Sannitica, l’ultimazione dei lavori per i loculi al cimitero e infine la chicca del Palazzetto dello sport.
La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.
Il messaggio alquanto, esageratamente, allarmista, è stato lanciato dalla Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) attraverso un documentario che, inevitabilmente, farà parlare di sé.
Secondo alcuni scienziati, ivi intervistati, la città partenopea sarà sepolta sotto i 30 metri di cenere. “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa” è il titolo, dalla durata di 42 minuti e 24 secondi, reso pubblico il 4 aprile scorso. Più che le immagini catastrofiche, e gli scenari apocalittici, presenti nel reportage, grazie all’IA, a destare preoccupazione – più o meno legittima – sono le dichiarazioni dei diversi studiosi interpellati. Quest’ultimi paventano scenari apocalittici che coinvolgerebbero anche altre città d’Europa.
Linea scientifica, questa, agli antipodi rispetto l’approccio della nostra Protezione Civile sull’elaborazione del piano di evacuazione.
E’ quasi tutto pronto per la demolizione definitiva dell’Hotel Serena, ubicato in via Madonna del Pantano, in quel di Varcaturo. Il provvedimento è della Procura di Napoli Nord, dopo aver constatato l’abusivismo imperante nella struttura in questione.
Struttura che è risultata essere prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e – per giunta – le opere ivi realizzate risultano non aver rispettato i criteri antisismici.
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