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CAIVANO, campo rom in fiamme anche di giorno, ecco di chi è la colpa

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CAIVANO – Anche oggi, ore 13:30, il campo rom di nuovo in fiamme, stavolta a pochi metri dalla roulotte incendiata ieri sera e i montenegrini  residenti all’interno del campo regolare di via Cinquevie sono costretti ancora a respirare aria malsana. E’ facile dire che sono stati loro, è facile dire sgomberiamo tutti, è facile trovare un capro espiatorio in un sistema ormai fondato sull’evasione fiscale che fa dei rom l’ultima ruota del carro, l’ultimo step di una filiera che produce milioni di euro non fatturati. Chi pensa che con un solo gesto si possa estirpare il marcio oppure annullare sbaglia di grosso e allora che si fa? Semplice si agisce con buon senso ed intelligenza, inanzitutto deporre l’ascia di guerra munita dal razzismo intrinseco in ognuno di noi e provare a dialogare con i capovillaggi, proprio come abbiamo fatto noi di Minformo con gli Ahmetovic e capire che il problema sono i villaggi “abusivi” e non autorizzati sorti nelle vicinanze del campo. Ovviamente noi non siamo sicuri al cento per cento che ad appiccare i roghi sono i rumeni che vivono nei campi non autorizzati, ma una cosa è certa che queste due etnie si danno fastidio a vicenda e di queste due ce ne è una che ha tutto il diritto di restare nel posto dove si trova adesso.

A questo punto, se si agisce nel buon senso, la soluzione più prossima è semplice, basta emettere un’ordinanza di sgombero per i rom che sono accampati illegalmente sul territorio afragolese a pochi metri dal campo di Caivano e far sì che questi nomadi non facciano più ritorno sul nostro territorio. A questo punto, sfatato il mito dettato dai residenti del campo, nessuno può più giustificare gli eventuali roghi che si succederanno, ammesso che si presenteranno nuovi fuochi. In caso contrario, non essendoci più colpevoli antagonisti o capri espiatori, in collaborazione con la Prefettura si attua un ulteriore piano di sgombero con successivo piano di reintegro anche per i residenti del campo Cinquevie.

E’ impensabile che ci sia una cura omeopatica a tutto questo, l’unica soluzione è risolvere i problemi man mano che si presentano e scovare i colpevoli per esclusione, anche perché non si capisce il motivo, qui ci rivolgiamo al sindaco Tuccillo, per il quale se uno occupa abusivamente un terreno, tra l’altro già posto sotto sequestro, debba continuare a viverci indisturbato, mettendo pure che quel campo, visibile dalla strada, si trova in prossimità della famosa stazione “Porta” e per chi viene da fuori e si avvia verso il centro abitato, diciamo che non è proprio un bel biglietto da visita per la cittadina afragolese, allora cosa si aspetta? Perché il sindaco di Afragola non emette subito un decreto di sgombero per i rom “abusivi”? In fondo non deve fare altro che far rispettare la legge.

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18enne di Afragola morto dopo incidente in moto

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Giuseppe Carrino, di diciotto anni, originario di Afragola, è deceduto all’ospedale di Baggiovara, in provincia di Modena. Il giovane afragolese viveva da anni nel territorio emiliano, in quel di Massa Finalese.
Giuseppe era ricoverato in terapia intensiva da quasi un mese, a seguito di uno scontro frontale contro un’auto, in sella alla sua moto, all’altezza di via Monte Bianco in Massa Finalese.

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Afragola, controlli anti-droga: sequestrato 1,5 kg di hashish

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Blitz antidroga ad Afragola per i carabinieri della locale stazione che, insieme ai militari del reggimento Campania, hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Domenico De Rosa, nativo di Acerra, classe 1977, e la sua compagna 45enne. Entrambi sono del posto e lui è già noto alle forze dell’ordine.
I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dei due e lì hanno rinvenuto e sequestrato 1 chilo e mezzo di hashish e 380 grammi di marijuana. Durante la perquisizione, è stata trovata e sequestrata anche la somma in contanti di 5.935 euro, ritenuta provento del reato.
Diversi i manoscritti e le agende che sono stati sequestrati, utilizzati verosimilmente per la contabilità dello spaccio, così come un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente.
Gli arrestati sono state trasferiti nei carceri di Poggioreale e di Pozzuoli a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Afragola

Afragola, spari fuori la chiesa: consiglio in Municipio per l’ordine e la sicurezza pubblica

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Si terrà oggi, martedì 23 aprile, alle ore 19, presso la Sala Giunta del Municipio di Afragola, la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’incontro sarà presieduto dal Sindaco, Prof. Antonio Pannone e il Vicesindaco, On.le dott.ssa Pina Castiello, Sottosegretario di Stato. “Ringrazio il Prefetto di Napoli, dott. Michele Di Bari, per aver voluto disporre, dimostrando grande attenzione per la nostra Città, la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in relazione al gravissimo episodio avvenuto domenica 21 aprile 2024 in piazza Castello, dove sono stati esplosi colpi di arma da fuoco, a seguito di una lite conclusasi con il ferimento di cinque persone.

Faccio presente che il Prefetto Di Bari, ha, inoltre, disposto immediatamente l’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo su tutto il nostro territorio. Alle chiacchiere e alle sterili polemiche di chi mira a generare confusione (talvolta “remando” anche contro gli interessi di Afragola), preferiamo privilegiare la concretezza del lavoro quotidiano, fondato sulla buona Amministrazione e sulla necessaria sinergia istituzionale, per contrastare il malaffare e promuovere la legalità e lo sviluppo, con piena fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria e delle forze di polizia” ha dichiarato il Sindaco, il prof. Antonio Pannone.

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