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CAIVANO, gli errori dei dirigenti fatti sulla gara dei rifiuti danno ragione a Monopoli

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CAIVANO – Abbiamo letto e appreso, attraverso altri blog sul territorio, il comunicato diramato dal dipendente comunale Vito Coppola ex dirigente all’ambiente. Nel cercare di capire come mai ad ogni azione che fa il primo cittadino si sente sempre preso in causa e per amore della verità abbiamo cercato di vederci un po’ più chiaro -anche in base a quanto scritto dall’ex dirigente- visto che la battaglia alle stranezze è nata già con l’indizione della gara sui rifiuti nel lontano 30 Ottobre 2015.

Il tutto parte dalla nota che Monopoli scrive all’attuale dirigente all’ambiente Raffaele Celiento della quale noi ne abbiamo parlato nel nostro precedente articolo. Il funzionario Coppola si è sentito in dovere, attraverso il comunicato, di specificare che la ditta Buttol srl non espleta il servizio in attuazione della determinazione dirigenziale n. 1802 del 30 Dicembre 2016 bensì in esecuzione della determinazione dirigenziale n. 188 del 02 Marzo 2017 con la quale si prendeva atto  della Sentenza n. 709 del 16 Febbraio 2017 del Consiglio di Stato. Peccato però che sul territorio esistono giornalisti solerti come quelli di Minformo e cittadini svegli abbastanza curiosi da entrare nei meriti e approfondire i concetti.

Premesso che stiamo parlando di un funzionario che ad ogni sua uscita a mezzo stampa “minaccia” colloqui con i propri legali dando mandato di adire le sedi più competenti al fine di tutelare la sua onorabilità al fronte di chi con notizie false e tendenziose intende gettare discredito sul proprio operato. E messa così, chi legge deve prendere per buono tutto ciò che il Coppola dice o scrive. Premesso che stiamo parlando di un dipendente che quando espletava le funzioni di dirigente ha avuto l’ardire e il coraggio di redigere una determina dirigenziale con la “rovesciata”, manco fosse stato il grande Carlo Parola, il calciatore raffigurato sulle bustine delle figurine Panini per intenderci. La determinazione con la “rovesciata”, denominata dall’ex assessore Francesco Casaburo in un appuntamento di Simposio “la determina con l’alabarda spaziale” è la n°77 del 1 Febbraio 2017 con la quale l’ex dirigente Coppola assegna una proroga su un affidamento regresso, per usare il suo stesso gergo. Praticamente non è altro che un affidamento fatto per tre mesi antecedenti la determinazione in questione (dal 1 Giugno al 16 Settembre 2016), dove all’interno del documento redatto dal dirigente stesso si legge: “atteso che per l’intervallo temporale ricompreso tra il 1.6.2016 ed il 16.9.2016, data di aggiudicazione definitiva della nuova procedura di gara, l’Amministrazione non ha tempestivamente proceduto ad emettere un ulteriore provvedimento di proroga, necessario sotto il profilo formale nonostante che l’operatore economico affidatario in proroga coincida con l’affidatario provvisorio e definitivo della selezione conclusa”.

determinazione Coppola

Determinazione con la “Rovesciata”

Come? l’Amministrazione non ha tempestivamente proceduto ad emettere un ulteriore provvedimento di proroga? Ma in questo caso chi è l’amministrazione se non il dirigente stesso? Converrete con noi che se questa cosa è lecita, sicuramente è molto strana. Senza stare qui di nuovo a rimuginare l’interpretazione con la quale è stata assegnata la gara sui rifiuti e del perché il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Buttol srl, ci teniamo a precisare che sulla determinazione a cui fa riferimento il dipendente Vito Coppola, ossia la 188 del 2 Marzo 2017, manca nella parte finale il riferimento al capitolo di bilancio, anche se all’interno di essa, il Coppola cita il parere favorevole dato dal dirigente Gennaro Sirico il 16 Settembre 2016 attraverso la determinazione n. 1425 quando si assegnava la gara sui rifiuti alla Buttol srl. Tutto questo sta a dimostrare ciò che da tempo diciamo e che è risaputo sul territorio, ovvero che alla base di tutto, ci sarebbe una reale mancanza di fondi verificatasi all’indomani di nuovi calcoli fatti dal dirigente alle finanze. Stesso motivo per il quale la segretaria Raffaella Di Maio non ha dato seguito alla determinazione della quale parla Vito Coppola e pertanto la ditta Buttol srl in realtà non può eseguire il servizio in ottemperanza della determinazione n°188 e a dire il vero non lo esegue neanche in attuazione della n° 1802 del 30 Dicembre 2016 come scrive il sindaco Monopoli nella sua nota prot. 16606 del 17 Luglio 2017.

Piede della determinazione n°188

Piede della determinazione n°188

Infatti facendo alcune indagini è emerso che al di là delle stranezze che si possono leggere e vedere sulle determinazioni redatte dall’ex dirigente Vito Coppola, chi lo sostituisce non è immune da casi strani, tanto è vero che andando a leggere quelle citate dall’ex dirigente all’ambiente nel suo comunicato (n° 356 del 11/05/2017; n° 426 del 15/06/2017; N. 429 del 15/06/2017 e n° 482 del 06/07/2017 ndr) dove asserisce che la ditta Buttol srl viene pagata con una cifra inferiore rispetto al contratto e alle proroghe, si legge nel loro oggetto una frase che desta qualche dubbio: “RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE PER LO SVOLGIMENTO, IN ESECUZIONE ANTICIPATA DEL CONTRATTO, DEL SERVIZIO DI SPAZZAMENTO, RACCOLTA E TRASPORTO A SMALTIMENTO DEI RR.SS.UU. etc”. Praticamente da quello che si legge, un essere umano normale che abbia un po’ di dimestichezza con la lingua italiana comprenderà che i cittadini caivanesi riescono a prevedere quali siano le spese sostenute dalla ditta Buttol srl nel mese successivo alla determinazione, in modo tale da poterne anticipare il rimborso in base ad un contratto mai firmato. Se è lecito fare tutto questo per un dirigente, credo che sia lecito altrettanto ammettere che il tutto appare piuttosto strano. Ma le stranezze non terminano qui.

Determinazione del rimborso spesa anticipato redatta dal dirigente Celiento

Determinazione del rimborso spesa anticipato redatta dal dirigente Celiento

In realtà queste determinazioni, secondo la logica del dirigente Raffaele Celiento come si legge all’inizio di ognuna, vengono redatte tenendo conto di un affidamento fatto sempre alla Buttol srl con determinazione dirigenziale n. 2 del 31 Gennaio 2017, poi però non fa nulla se questa determinazione la si va a cercare nell’albo pretorio del Comune di Caivano e non la si trova -come testimoniato dall’immagine in basso-. A conti fatti, i dirigenti caivanesi in una cosa sono bravi: ad imbrigliare la matassa e a nascondere le carte, tanto è vero che ai cittadini caivanesi, allo stato attuale, non è dato sapere secondo quale proroga, gara o affidamento, la ditta Buttol srl espleta il servizio di raccolta rifiuti sul territorio. Insomma, detto questo, chi ha ancora il coraggio di dare torto al primo cittadino per la sua lotta intrapresa contro i dirigenti e le sue continue denunce, si faccia avanti, ce ne è per tutti e per tutti i gusti.

Dimostrazione che al 31 gennaio 2017 non ci può essere nessuna determinazione numero 2

Dimostrazione che al 31 gennaio 2017 non ci può essere nessuna determinazione numero 2

A tal proposito visto che l’indirizzo politico dato al dirigente Celiento era quello di annullare la gara sui rifiuti e visto che con il recepimento di esso, attraverso la nota prot. 16013 del 10 Luglio 2017, lo stesso dirigente ha avviato il processo di annullamento per permettere poi al Comune di Caivano di indire una nuova gara sui rifiuti alle cifre stabilite dal dissesto e visto che la legge lo permette, allora decade anche la motivazione che i consiglieri dissidenti hanno dato circa la loro assenza nell’ultimo Consiglio comunale, dove il commissario di Forza Italia, attraverso un documento protocollato in segreteria, giustificava la loro mancanza con una richiesta di ricalcolo della TARI poiché le cifre dovute alla ditta Buttol srl erano dubbie e a loro dire la tassa imposta ai cittadini era aumentata. Non credete che consiglieri di amministrazione debbano sapere o essere al corrente di quali siano gli indirizzi politici della propria parte politica?

Infatti, da indiscrezioni esclusive di Minformo, il dirigente alle finanze Gennaro Sirico, domani all’interno dell’ennesima Assise Pubblica che si terrà alle ore 19:00 nel plesso scolastico del Rione Scotta, attesterà davanti alla cittadinanza tutta che il costo della TARI per tutto il 2017 rimane invariato e da questo si evince ancora una volta che il primo cittadino Monopoli, con l’uso dell’unica arma in sua dotazione, la verità, riesce sempre a mettere sotto scacco le mosse fatte dai dissidenti e da chi vuole in tutti modi screditare la figura di chi lotta per l’amore della verità e contro quel manipolo di persone che attraverso il proprio ruolo riesce a manovrare le fila dell’affarismo e del clientelismo sul territorio, dove alcuni consiglieri rimangono imbrigliati sotto l’ambiguità di chi riesce a riaffermarsi sul territorio avendo la possibilità di veicolare una manciata di voti.

 

Ambiente

Puzza di zolfo a pochi metri dal vulcano Vesuvio sorge preocupazione

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Da ieri i cittadini che risiedono nelle vicinanze del Vesuvio lamentano una preoccupante puzza di zolfo. Sono tantissimi a lamentarsi sui social in particolare a Torre del Greco.

La sentiamo da ieri ma non capiamo a cosa è dovuta. A volte proviene dal Vesuvio, non è inusuale, ma stavolta è pi intensa e duratura“, spiega Giuseppe. “Non se ne può più. Corriamo pericoli? Qualcuno può darci una spiegazione”, afferma Angela.“Siete sicuri che non si è incendiato qualcosa? Mi sembra più puzza di bruciato”, scrive invece Antonio.

La caratteristica puzza di “uova marce” è data solitamente dalla composizione di zolfo e idrogeno che contraddistingue solitamente però la caldera dei Campi Flegrei e non la zona vesuviana, anche se non di rado le cosiddette “zaffate” di zolfo sospinte dal mare giungono nei centri cittadini.

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Ambiente

Campi Flegrei, cosa ha scoperto uno studio sugli eventi sismici

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Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’University College of London (UCL), la presenza di due livelli poco permeabili nella crosta dei Campi Flegrei regolerebbe i movimenti verticali e la sismicità osservati negli ultimi 40 anni. La ricerca “Evolution in unrest processes at Campi Flegrei caldera as inferred from local seismicity”, pubblicata sulla rivista scientifica “Earth and Planetary Science Letters”, ha analizzato la distribuzione degli eventi sismici e dell’energia da essi rilasciata: i risultati suggeriscono che quest’ultima si concentra principalmente in prossimità di due livelli (superfici di separazione tra rocce con proprietà fisiche e chimiche diverse) situati rispettivamente a circa 3 ed a 1-1,5 chilometri di profondità. 

“Questi livelli svolgono un ruolo chiave nel controllo dei movimenti verticali e della sismicità nei Campi Flegrei e sono presenti in diversi sistemi vulcanici caratterizzati da alte temperature e da circolazione dei fluidi. Quello più superficiale previene almeno in parte la dispersione dei fluidi idrotermali verso la superficie, fluidi che hanno un ruolo significativo nell’innesco della sismicità”, spiega Stefano Carlino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e coautore dello studio. Al di sotto del livello più profondo, le rocce passano da un comportamento fragile, cioè sono soggette a rottura determinando i terremoti, a uno duttile, in cui si deformano plasticamente senza rompersi.

“Qui avviene il processo di accumulo di fluidi e/o di magma che determinerebbe l’aumento di pressione e il sollevamento della caldera. L’innalzamento potrebbe continuare fino a quando lo stiramento della crosta consentirà il maggiore deflusso di gas in superficie, con conseguente depressurizzazione della sorgente del sollevamento, come pensiamo sia avvenuto durante la fase terminale della crisi bradisismica del 1982-1984, iniziata con lo sciame del 1° aprile 1984”, afferma Nicola Alessandro Pino, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e coautore dello studio. A differenza del periodo 1982-1984, durante l’attuale fase di sollevamento in corso dal 2005, la sismicità è concentrata maggiormente nel settore orientale di Pozzuoli, al di sotto dell’area Solfatara-Bagnoli.
“Questo suggerisce che, negli ultimi anni, la risalita di fluidi di origine magmatica, con conseguente indebolimento delle rocce, sia avvenuta quasi esclusivamente in questo settore della caldera, dove il nostro studio ha evidenziato un innalzamento della profondità della transizione delle caratteristiche delle rocce da fragili a duttili”, aggiunge Stefania Danesi, ricercatrice della Sezione di Bologna dell’INGV e primo autore dello studio.

Come afferma Christopher Kilburn, professore dell’University College of London (UCL) e co-autore dello studio, “gli innalzamenti del suolo nei Campi Flegrei nelle ultime decadi favoriscono lo stiramento e l’eventuale rottura parziale della crosta. Questo processo facilita il passaggio dei fluidi accumulati nel sottosuolo e quindi una perdita di pressione in profondità”. “Il monitoraggio dell’attività dei Campi Flegrei nel prossimo futuro potrà indicare se gli sciami sismici degli ultimi mesi rappresentino o meno l’inizio di questa fase”, conclude Stefania Danesi.

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Campi Flegrei, il vulcanologo: “Il problema non è l’eruzione, innalzare il livello di allerta sull’eruzione sarebbe una cosa sbagliata”

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“In questo momento il problema non è l’euzione dei Campi Flegrei perché non ci sono i segnali per nessun movimento vulcanico. Oggi abbiamo l’esigenza di difenderci dal terremoto provocato. L’area interessata è principalmente il comune di Pozzuoli, Bacoli e Bagnoli. Il vero problema è la vulnerabilità degli edifici di questa zona. Innalzare il livello di allerta sull’eruzione sarebbe una cosa sbagliata”. Questo il pensiero di Giuseppe Luongo, professore emerito di Fisica del Vulcanismo all’università “Federico II”, che ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli dell’ipotesi di innalzamento dell’allerta per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei da “gialla” ad “arancione”. 

Nella zona dei Campi Flegrei “non c’è allarme, la commissione Grandi rischi conferma l’allerta gialla”. E’ quanto annunciato dal ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i comuni dell’area e i vertici di Ingv. “In questo momento l’allerta gialla è ampiamente confermata”, ha aggiunto. Il ministro ha spiegato che la zona rossa legata al rischio bradisismo è stata comunque definita e “coinvolge circa 85 mila persone e 15 mila edifici”. Il piano di comunicazione, ha concluso, “sarà pronto il 27 novembre”.

“La Commissione Grandi Rischi ha confermato il livello di allerta giallo rispetto al rischio vulcanico ed ha opportunamente ritenuto di potenziare i sistemi di monitoraggio al fine di garantire la sicurezza della popolazione. Sappiamo di dover convivere con il fenomeno vulcanico e con quello bradisismico, anche nelle fasi difficili come quella attuale. L’attenzione del governo e delle strutture operative centrali ci rasserena e sappiamo di dover essere consapevoli e continuare ad occuparci del nostro territorio come stiamo facendo incessantemente”. E’ quanto affermano in una dichiarazione congiunta i sindaci di Pozzuoli, Luigi Manzoni, di Napoli, Gaetano Manfredi e di Bacoli Josi Gerardo della Ragione chiedendo di fare “attenzione a non creare allarmismi”.

“Prendiamo spunto dalle osservazioni della Commissione per richiedere con forza l’attivazione delle iniziative previste dal governo nel decreto legge, e integrate dagli emendamenti richiesti dai Comuni flegrei – continuano – Ricordiamo a tutti di fare molta attenzione ai termini usati per la comunicazione, tenendo conto degli effetti sulla popolazione e sull’economia dei Campi Flegrei. Se ognuno si comporta in maniera consapevole, anche tutelando le singole responsabilità, riusciremo a superare le difficoltà e approderemo ad una nuova forma di gestione del territorio maggiormente resiliente”, concludono i primi cittadini.

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