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CAIVANO, prove di coalizioni, si prova a dare forma ad un nuovo-vecchio Centro

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CAIVANO – Lo sapevamo, lo avevamo anticipato, comincia la fibrillazione della Caivano politica, tavoli e riunioni si consumano e noi come sempre siamo qui a raccontarvi i fatti. Chi non ha fatto parte della scorsa amministrazione si sente in dovere di salire in cattedra e chi ha masticato, in passato, un po’ di politica, oggi si sente autorizzato a formare un’alternativa a Monopoli l’ex sindaco sfiduciato grazie all’azione di quattro consiglieri di Forza Italia.

Indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo vogliono che sul territorio si stia formando una grossa coalizione di centro che per il momento lascia fuori il PD. All’interno di questa nuova potenziale coalizione è già cominciato il totonomi per la sua leadership e a quanto pare il nome che raccoglie maggiori consensi, al momento, è nientepopodimeno ché quello di Tonino De Rosa assessore al bilancio nella giunta di Antonio Falco il sindaco che ha preceduto Simone Monopoli. Il nome di De Rosa mette d’accordo tutti e raccoglie anche il beneplacito dell’ex senatore Giacinto Russo. Ci sono già stati vari incontri e si è riunito già un tavolo direttivo a tal riguardo e a questo tavolo si è seduta gente come Giuseppe Bernardo detto Peppe ‘O Maciell  e Giuseppe Carofilo, politici storici del territorio dei quali tutto si potrebbe dire fuorché di essere la discontinuità della politica caivanese. Ai loro nomi, si accosterebbe con insistenza anche quello di un altro politico di vecchia data come quello di Arcangelo Serrao, nome che i caivanesi ricordano per la sola cosa fatta per il “bene comune proprio” quello di aver ottenuto, finalmente, un ruolo da impiegato I.Gi.Ca. per la moglie. Tutto questo è quello che formerebbe la coalizione del “nuovo” centro a Caivano. Non stiamo qui a giudicare se i nomi sono buoni, affidabili o meno, quello lo lasciamo fare ai nostri lettori, noi ci limitiamo a raccontare i fatti. E i fatti oggi stanno proprio nei nomi citati poc’anzi. Anche se crediamo fortemente che laddove si verificassero queste indiscrezioni e davvero riuscissero a mettere su questo gruppo, a questa coalizione non servirebbe neanche un vero programma, visto che i nomi che ne farebbero parte sono già tutto un programma.

Per quanto riguarda l’aspetto politico e le competenze, non dobbiamo dimenticare che Caivano versa in uno stato di dissesto e quello che diceva Monopoli, quando dava la colpa alle passate amministrazioni per il buco di 40 milioni nel bilancio, non sono cose inventate. Se poi i caivanesi ritengono che il sindaco che li tiri fuori dal baratro possa essere un assessore al bilancio delle passate amministrazioni, allora beh, c’è bisogno che la critica faccia un serio esame di coscienza e ammettere che non ci ha mai capito nulla di politica.

Dal fronte PD non si registrano ulteriori movimenti oltre quelli già illustrati nei nostri precedenti articoli, tranne per il fatto che il giovane segretario Antonio Angelino non perde occasione, nelle sue uscite pubbliche, per collezionare figure barbine. Infatti il segretario Angelino proprio non riesce ad andare oltre il concetto: “Monopoli il sindaco del fallimento” forse colpa anche di chi gli cura la comunicazione che eventualmente, distratto anche dal flop dalle adesioni al partito, non è riuscito ancora a fare l’upgrade degli slogan che consentono al segretario del partito caivanese un’immagine proiettata verso la candidatura a sindaco del partito democratico a Caivano. Ma restiamo sui fatti, il segretario Angelino non perde occasione per ribadire il concetto che Monopoli abbia scelto, in maniera sconsiderata, di ricorrere al dissesto, dimenticando troppo spesso che lui rappresenta proprio quel partito che ha causato o che come minimo ha indotto Monopoli a fare quella scelta. Quindi anche lui e il suo partito non sono poi così tanto immuni dal fallimento caivanese e mentre non fa altro che puntare il dito contro l’ex sindaco, in maniera demagogica a livelli esasperati, non riesce a dare una sua visione di città ai suoi compaesani. Le sue uscite appaiono sempre più populiste e prive di contenuti, non ha carisma e non suscita quella stima degna di un vero leader. Chi fa da consigliere al giovane segretario, in realtà dovrebbe sapere che il rancore non ha mai fatto vincere nessuna competizione politica e chi ha studiato, almeno un po’, la PNL – programmazione indispensabile che ogni vero leader deve avere – dovrebbe sapere che quando si punta il dito verso l’avversario, in realtà ci sono altre tre dita che puntano se stessi. E questo esamino di coscienza non farebbe male all’ambizioso giovane segretario.

Anche la destra, o quello che rimane della destra caivanese, cerca di organizzarsi sul territorio, infatti gira voce che da qui a breve si deve riunire un tavolo, del quale non si riescono a individuare i commensali, e da questo tavolo dovrebbe uscire fuori un nome che mette d’accordo tutte le forze sedute. Il nome sponsorizzato da questi elementi, ancora sconosciuti, è quello di Gaetano Ponticelli il supereroe in salsa caivanese. Infatti stando ad indiscrezioni raccolte da Minformo, pare che il capo dissidente Ponticelli sotto sotto stia covando sogni di gloria e chi lo circonda insieme a chi lo ha sempre circondato si stanno muovendo sotto questo punto di vista per formare una coalizione di centro destra che punterebbe alla leadership dell’ex consigliere forzista. Insomma piano piano prende corpo quella che potrebbe essere la futura scheda elettorale a Caivano. Dall’altro lato della destra invece rimane il Commissario di Forza Italia Giuseppe Mellone che a quanto pare, sembra che stia girando per il paese in cerca di nuove candidature per completare la lista di Forza Italia, voci di corridoio vogliono che questo sia il suo unico obiettivo, almeno per adesso, visto che se non riuscisse a formare la lista di Forza Italia, passerebbe alla storia come il “segretario” della chiusura del partito del cavaliere sul territorio. Questo è l’unico peso che grava su Mellone, perché mentre per Cinzia Buonfiglio, Lorenzo Frezza o lo stesso Ponticelli non ci sarebbero problemi a fare il famoso salto della quaglia, perché in realtà non sono uomini o donne di partito, non hanno ideali radicati e alcuni di loro, come lo stesso Ponticelli lo si è visto balzare dal centro al centro destra in men che non si dica facendosi affibbiare anche il nomignolo di “ammazzasindaci”. Per Mellone la responsabilità di leader di Forza Italia pesa come un macigno, visto che se vuole dimostrare qualcosa in più rispetto ai suoi predecessori come Giuseppe Papaccioli o lo stesso Monopoli, deve portare il partito di Berlusconi come minimo alle prossime amministrative.

Tutti si muovono, vecchi e giovani rampanti ma quella famosa idea di città che tanto aspettano i cittadini, ancora nessuno la riesce a mettere in piedi, ad oggi l’unica certezza rimane ancora solo Monopoli, con la speranza che sciolga presto le sue riserve. Caivano ha bisogno di un progetto chiaro e limpido. Quello di Monopoli verte sulla legalità e la trasparenza, i suoi due anni di amministrazione lo hanno dimostrato. Chi ha un programma e un’idea migliore si faccia avanti, Caivano ha bisogno di chi ha buoni propositi e competenze per attuarli.

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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