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Caivano

[EDITORIALE] CAIVANO, la politica è in una fase strategica, intanto Emione si propone

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CAIVANO – E’ da un mese circa che si è insediato il nuovo Commissario prefettizio e l’ultimo paese a nord di Napoli continua a crogiolarsi nei problemi di sempre. Quello che veniva imputato a Monopoli, stranamente non viene imputato al Commissario De Vivo e chissà se quelle benedette firme sui contratti alla Buttol srl saranno mai poste. L’importante è che i caivanesi non scoprano che a sbagliare siano stati davvero i dirigenti, perché quelli a parecchi futuri candidati fanno ancora comodo. Infatti è da diversi giorni che la politica caivanese vive una calma apparente. Sembra assistere ad un film di Sergio Leone, strade deserte e primi piani sugli sguardi dei politici che da lontano puntano il proprio avversario e riversano attenzioni sulla fondina della pistola. Peccato che attraverso lo scritto non possiamo far ascoltare il sottofondo musicale se no l’atmosfera era presto creata. Ma veniamo ai fatti, nella calma apparente però qualcosa si muove. Come sempre è avvenuto nel periodo pre elettorale, chi cova sogni di gloria, in questo arco temporale ha paura di esporsi per il timore di essere bruciato ed è così che si alimenta il totonomi dei candidati a sindaco nel paese più ammaccato della provincia di Napoli.

I “dinosauri” della politica gialloverde, appena sgamati da Minformo, sono subito corsi ai ripari attraverso smentite di rito. Ma questo non vuol dire che se si presentasse qualcuno col piatto d’argento avrebbero il coraggio di rifiutare l’offerta. E così rimangono alla finestra, con la speranza che il nuovo che avanza non si bruci il cammino in modo da fiondarsi come avvoltoi sulla carcassa morente. Chi resta sotto la lente di ingrandimento degli “avvoltoi” sono Antonio Angelino che dopo il flop del tesseramento al proprio partito ne ha collezionato un altro a distanza di pochi giorni, con una festa dell’unità all’insegna del contesto familiare e amichevole dei pochi partecipanti e Francesco Emione che dopo essersi, così come anticipato da Minformo, seduto a più tavoli dietro la regia del ben più scafato Pasquale Mennillo, finalmente ha cominciato ad avere più coraggio dei propri colleghi, organizzando una manifestazione Domenica 15 Ottobre alle ore 11 presso la sede di “Liberi Cittadini” dove spiegherà ai presenti quali sono state le ragioni che hanno spinto l’architetto a sfiduciare il sindaco e chissà se in quell’occasione deciderà di essere più esplicito sulla sua candidatura a sindaco. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che questa manifestazione debba servire all’aspirante leader del centro sinistra di Caivano per osservare le presenze dei portavoti, fare la conta dei potenziali consensi per poi tirare le somme su un suo futuro sbilanciamento.

Il periodo è quello che è, oggi è ancora prematuro parlare di candidature a sindaco e tutti gli aspiranti ci vanno col piede di piombo. Di solito quando si comincia così a rimetterci le penne sono sempre quelli meno esperti. Non a caso i due nomi, oltre Monopoli, finora detti e scritti con insistenza sono solo quelli di Emione e Angelino. In verità i cosiddetti “marpioni” restano alla finestra e da indiscrezioni esclusive pare che qualche capobastone si sia già cominciato a muovere sott’acqua cominciando sin da subito il suo “porta a porta” informando i propri elettori della sua candidatura e invitando loro a non impegnarsi con nessuno omettendo però di informare gli stessi con e insieme a chi si candidano.

Il mistero così si infittisce ancora di più, ad ascoltare i soloni della politica caivanese, nessuno pare voglia ereditare la patata bollente del dissesto ma quando sentono i nuovi nomi storcono il naso e lanciano uno sguardo alla politica che fu. C’è chi non vede di buon occhio Angelino perché troppo giovane e privo di contenuti e dall’altro lato c’è chi non vorrebbe lasciare la sinistra nelle mani di Emione perché troppo legato alle logiche dei settori. Insomma qualsiasi cosa va bene purché ad amministrare Caivano restino sempre gli stessi.

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Attualità

Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

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Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

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Ambiente

Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli

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La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.

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Caivano

CAIVANO. Sistema delle Estorsioni del clan Angelino. Prime indiscrezioni sulle dichiarazioni dei Collaboratori di Giustizia

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CAIVANO – Procede senza sosta l’iter procedurale del processo legato al Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino con la connivenza della parte politica e tecnica del Comune di Caivano.

Dopo gli Avvisi di Garanzia, le ultime indiscrezioni riguardano le confessioni rilasciate da coloro che hanno deciso di collaborare con la Giustizia.

A primo acchitto, da quello che si legge è che le indagini non si chiudono ai venticinque nomi che abbiamo pubblicato giorni fa (leggi qui). Altri nomi sono ancora coperti dal segreto istruttorio, tanto è vero che nelle documentazioni a disposizione delle difese dei venticinque indagati raggiunti dal provvedimento di chiusura delle indagini, si leggono molti omississ, il che farebbe presagire un’altra raffica di provvedimenti a stretto giro.

Dalle dichiarazioni rilasciate dai neocollaboratori viene quasi tutto confermato di quanto emerso dalle indagini e dalle intercettazioni. Giovanbattista Alibrico e Carmine Peluso erano gli addetti a riscuotere somme di denaro per conto del clan, oltre che ad avere il ruolo di richiedenti delle somme estorsive, mentre Martino Pezzella faceva da tramite, incassando il denaro dai politici per poi portarlo al clan, direttamente nelle mani dei fidelissimi di Antonio Angelino detto “Tubiuccio”.

Confermato inoltre il sistema delle aggiudicazioni guidate dal funzionario Vincenzo Zampella e dei nomi delle ditte segnalati dai vari esponenti politici corrotti.

Chi ne esce con le ossa ancora più rotte da queste dichiarazioni sono le figure di Arcangelo Della Rocca e di Gaetano Ponticelli.

Da quello che asseriscono i collaboratori, il primo durante la consiliatura Enzo Falco, oltre ad avere incassato una tangente dalla Gi.Car. direttamente da Bernardo Giuseppe per la rimozione di un manufatto abusivo al Parco Verde, ha anche segnalato professionisti per alcuni incarichi tecnici per il PNRR. Accusato inoltre di avere grossi rapporti all’Urbanistica con imprenditori e tecnici per il rilascio delle licenze edilizie in tempi rapidi. Avendo rapporti diretti con Zampella Vincenzo e con altri tecnici e godendo delle corsie preferenziali, poteva effettuare favoritismi sull’accelerazioni delle pratiche presentate al Comune. Inoltre l’ex Assessore dem, emerso da quanto dichiarato da uno dei collaboratori, pare si sia recato insieme a Pompeo Esposito e D’Agostino Fabrizio, alla CUC di Salerno per cercare di condizionare le attività nella scelta delle ditte a cui affidare i lavori, senza ottenere però alcun risultato positivo.

Le confessioni dei collaboratori, invece, hanno potuto completare il quadro indiziario di Gaetano Ponticelli, ex Consigliere di opposizione, che stando a quanto dichiarato dai collaboratori, stesse bene il Sistema messo all’impiedi dal capoclan, tanto è vero che la sua figura viene menzionata assieme a quella di Albrico Giovambattista, Peluso Carmine e Falco Armando come i politici vicini al gruppo di “Tubiuccio”. Secondo quanto riferiscono i collaboratori, Gaetano Ponticelli era colui che portava le determinazioni comunali riportanti nomi delle ditte e cifre affidate direttamente al clan. Spesso è stato visto uscire da una concessionaria di autonoleggio di via Platone dove Angelino Antonio – alias Tubiuccio – e Angelino Gaetano avevano i loro uffici/appoggio. Addirittura ad un incontro tra il capoclan e il Ponticelli, il pentito di camorra che parla agli inquirenti, ammette di essere stato invitato ad accomodarsi fuori. Secondo quest’ultimo, prassi, questa, consolidata quando si trattava di parlare di affari che riguardassero grossi guadagni in termini economici. Confermata inoltre anche l’intercessione di Gaetano Ponticelli, per fare in modo di non far dislocare la dirigente scolastica Rosalba Peluso – ritenuta dalle indagini, la dirigente gradita al clan – dalla scuola “Cilea, Mameli Rodari”.

Nomi nuovi che destano qualche sospetto sul fatto che il Sistema possa andare anche oltre la nomenclatura già nota sono quelli della dirigente Anna Damiano e del dipendente pubblico Pompeo Esposito che stando a quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia, erano pienamente consapevoli del fatto che il sorteggio della gara sul rifacimento del manto stradale di alcune strade, appaltato poi alla ditta Appalti Generali di Alfiero Luigi, venisse truccato.

Premesso che tutti gli attori di questo procedimento sono innocenti fino a sentenza definitiva e che ognuno di loro avrà modo di difendersi nelle sedi opportune, appare indubbio che la classe dirigente caivanese sia stata lacerata e falcidiata dal punto di vista etico e morale.

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