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[EDITORIALE] CAIVANO, la politica ferma al manifesto, ma non è meglio guardare avanti?

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CAIVANO – Ogni maledetta Domenica non è solo un film diretto da Oliver Stone ma è anche un diktat dettato dalla politica caivanese, si perché si è scelto proprio la Domenica per attaccare ai muri della città i loro manifesti. Mezzi di comunicazione – almeno se si vanno a vedere le ultime uscite – che mostrano ancora un sentimento di rancore per qualcosa che si è perso o conquistato e che non mostrano minimamente un interesse verso le problematiche della città e non fanno altro che alimentare gli “inciuci” in paese.

Partiamo dal manifesto affisso da Forza Italia domenica scorsa, un manifesto che accusa ancora una volta un sindaco che non c’è più, un sindaco che loro stessi hanno mandato a casa, adducendo all’ex sindaco Monopoli colpe che manco chi ha redatto il manifesto conosce bene i contenuti, stiamo parlando della conferenza dei servizi fatta in Regione e della nuova linea di tritovagliatura che produrrà e non brucerà combustibile solido così come paventato da più parti. Insomma i dissidenti di Forza Italia sono rimasti impantanati nell’idea di essere ancora a governo della città e che Monopoli sia ancora il loro nemico giurato.

Manifesto forza Italia

Manifesto pubblicato da Forza Italia il 15 Ottobre

Stamattina invece, chi ha deciso di restare impantanato sono tre liste riconducibili all’ex sindaco Monopoli che si lasciano trascinare nell’inciucio messo su dai dissidenti forzisti rispondendo a tono su argomenti ormai triti e ritriti ai quali i cittadini caivanesi non fanno neanche più caso, visto che queste accuse reciproche hanno portato all’arrivo del Commissario Prefettizio a Caivano. All’interno del manifesto prodotto dalle liste pro-Monopoli si nota perfettamente come sia stato redatto con l’intento di rispondere a tono alle accuse sollevate dai dissidenti ed è proprio questo modo di fare che fa abbassare il livello di politica in paese, specialmente quando dall’altra parte si ritiene che si ha a che fare con gente dal basso livello culturale, diventa inutile e stucchevole poi abbassare ulteriormente il proprio livello per tornare su argomenti ormai datati.

Manifesto Monopoli

Manifesto pubblicato da liste monopoliane il 22 Ottobre

Così facendo sembra che ognuno – dissidenti da una parte e liste monopoliane dall’altra – abbia un qualcosa da giustificare o da giustificarsi. Un comportamento stucchevole che non fa fare passi avanti ma che porta la politica locale a fare tre passi indietro. Caivano ha bisogno di tematiche che puntino alla soluzione dei problemi che attanagliano la comunità gialloverde. La politica deve avere una visione di città, quella visione che poi deve essere illustrata attraverso le idee e i progetti. In poche parole, questo è il tempo in cui la politica deve pensare ad illustrare alla cittadinanza i propri programmi, ancor prima di capire chi e quanti possano far parte delle proprie coalizioni. Perché le coalizioni possono essere solide solo se fondate su programmi condivisibili e non create sui conti fatti dai portavoti. Ed è per questo che qualsiasi forza politica sul territorio deve uscire fuori dall’idea dell’inciucio e dell’offesa. Caivano ha bisogno che la politica abbassi i toni, la comunità gialloverde ha l’obbligo morale di fare quadrato attorno un tavolo – ovviamente escludendo i personalisti e i bugiardi – e uniti pensare solo ed esclusivamente al bene comune.

Al di là del fatto che il manifesto è un mezzo di comunicazione, ormai superato, che serve solo ad imbrattare i muri della propria città, l’idea stessa del manifesto, agli occhi di molti non fa altro che avvicinare l’idea della forza politica di assomigliare sempre di più ai partiti della Prima Repubblica ed è proprio questo che non serve a Caivano, alla cittadina gialloverde occorre una politica che abbia un’idea di città ben definita, con la soluzione al dissesto in tasca, con la consapevolezza di sapere come reperire fondi sia regionali che europei. Insomma una politica con la “P” maiuscola.

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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