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CAIVANO: Il discernimento, questo sconosciuto

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Il giudizio ha caratteristiche ben precise:

  • Non è possibile emetterlo se non in presenza di almeno due opinioni sul soggetto in questione;
  • Il discernimento, fondamento di ogni ragionamento, è un atto imprescindibile;
  • Che sia quanto più oggettivo possibile, in pratica bisogna svestirsi di ogni pre-giudizio pena l’invalidazione dello stesso.

Caivano è terra di conquista e come tale sfugge alla logica di un confronto democratico su ogni fronte, sia esso politico, di relazioni umane che di comunicazione del proprio pensiero scevro da congetture personali e fantasiose.

Proverò, dunque, a discernere la situazione politica attuale in seguito allo scioglimento dell’ultima amministrazione voluto dai quattro dell’apocalisse più qualcuno dell’opposizione che  non aveva altro da perdere se non la faccia.

Fuori da ogni dubbio, l’unico a metterci la faccia dopo aver compreso di essersi imbarcato a bordo clandestini senza permesso di soggiorno, è stato l’ex Sindaco Simone Monopoli, il quale, anche contro la volontà di quel pubblico consenso, che  pretende diritti “acquistati” a forza di promesse elettorali, non ha concesso a una massa di profittatori di portare a termine il loro piano ben collaudato in altre amministrazioni che avevano preceduto quella del Medico Caivanese.

Qualcuno adesso sta provando a comprarsi la fiducia dei caivanesi, che a onor del vero costa quanto un caffè in offerta speciale, a colpi di promesse che valgono meno della caffeina contenuta nel caffè in offerta.

Il gioco è semplice, basta posizionarsi fuori un bar tra le poca migliaia che ci sono a Caivano, aspettare le vittime –disoccupati, ragazze madri, presidenti di cooperative, qualche giovane con il cervello bruciato da qualche acido o dall’alcool– e proporre loro la soluzione giusta a tutti i loro guai: un posto di lavoro, una garetta da vincere nelle politiche sociali, droga a buon prezzo da comprare nelle maggiori piazze di spaccio tra il centro di Caivano e quelle neonate della frazione di Pascarola.

Il secondo passo è quello di confondere gli elettori con manovre da salto della quaglia e fingere di  stare un giorno da una parte e l’altro nella posizione opposta, parlare con gli “inciuciatori” paesani in modo da diffondere il messaggio che alle prossime politiche saranno candidati con il PD se sono di Forza Italia o con il centro se sono di estrema destra, farsi un giro nei circoli culturali (vabbè, è un termine molto forte questo) per affermare la propria supremazia territoriale marcando il territorio con un’alzata di gamba come cani in calore.

In seguito viene il turno dei “rimestatori”, soggetti con l’unico scopo di agitare le acque per tirare su il materiale organico che era stato decantato e renderle  torbide.

In ultima analisi, il cittadino medio resterà sempre nella confusione di non avere avuto altra scelta che eleggere il solito politico pur avendo la certezza di aver selezionato il meno peggio sulla piazza.

Per avere una visione ampia di ciò che accade alle spalle del cittadino bisogna dunque ascoltare tutte le parti, scartare quelle avariate, rimettere sulla bilancia le due posizioni contrapposte e vedere da che parte pende l’ago, solo allora si potrà essere in grado di giudicare secondo coscienza e intelletto.

Termino con una citazione a me cara quando nell’adolescenza amavo la musica dei Pooh:

Questo è un messaggio per chi sa capire”, prima di giudicare ascolta le due campane.

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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