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AFRAGOLA, il Congresso PD di domani sarà la Caporetto della segreteria afragolese

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AFRAGOLA – Ieri sera sono state confermate le nostre indiscrezioni. La segreteria di partito afragolese è divisa su due fronti, il consenso di Tuccillo non sarà più plebiscitario e come anticipato più volte da Minformo, non tutti nel Partito Democratico di Afragola seguono la linea tracciata dal primo cittadino. Infatti la segnalazione partita dal sindaco Tuccillo per il nuovo segretario di partito vanno in direzione del giovane medico GD Francesco Zanfardino mentre i dissidenti di Tuccillo, ovvero i delusi dal sindaco optano per un altro nominativo che è quello che avevamo anticipato nell’articolo precedente, ossia Mauro Dorio, uno stimato professionista, una bravissima persona ma certamente non un nome altisonante dal punto di vista politico. Quelli del gruppo Arcobaleno hanno deciso di puntare su un nome non politico, evidentemente per il solo fatto di porre l’accento sulla questione leadership. Cosa che, ovviamente, loro non riconoscono in Tuccillo e la divergenza sul nominativo del nuovo segretario del partito cittadino ne è la dimostrazione.

La lotta intestina all’interno della segreteria afragolese, in realtà domani si gioca anche sui delegati provinciali. Ammesso che il Congresso si farà domani, visto che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che per oggi pomeriggio ci siano fazioni interne al PD provinciale determinati ad occupare la sede provinciale del partito per impedire la prosecuzione dei lavori di un Congresso che loro ritengono illegittimo, perché sorto su modalità di aggregazione del tutto autoritarie e prive di partecipazione. Dicevamo, la partita ad Afragola si gioca anche sui delegati provinciali, infatti come anticipato, ad Afragola spetterebbero, facendo la conta di voti presi alle ultime amministrative e il numero degli iscritti (794 ndr), quattro delegati provinciali e a quanto pare, da indiscrezioni giunteci, il gruppo di Ferrara (ex Presidente del PD Afragola ndr) ne rivendicherebbe almeno due e siccome dalla spartizione dei voti, qualche delegato dovrebbe spettare anche al gruppo Arcobaleno, abbiamo contattato l’ex assessore Giuseppe Affinito, primo eletto del PD alle scorse amministrative, per sapere se anche lui ed il suo gruppo rivendicassero qualche delegato provinciale e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Io non ho voluto partecipare a questo Congresso perché non condivido i metodi, le modalità e le scelte assunte dal commissario, dal sindaco e alcuni superstiti dell’ex coordinamento. Il gruppo Arcobaleno ha presentato la lista, ma nessuno si recherà alle urne per votare. Siamo distinti e distanti da questo PD e da questa amministrazione. Ovviamente il discorso è limitato solo alla questione locale, comunque nel pieno rispetto del partito nazionale, regionale e provinciale”. 

Con le sue dichiarazioni l’ex assessore Affinito conferma quello che noi pensavamo, la presentazione della lista è stata solo un ulteriore gesto per ribadire ancora una volta le distanze dalle idee del primo cittadino. Anche se quelli di Arcobaleno non si riescono a spiegare perché il giovane democratico Francesco Zanfardino rifiutò la candidatura alla segreteria quando a chiederglielo furono loro, ottenendo una filosofica risposta dal giovane medico, il quale si dichiarò neutrale alla guerra tra bande. Evidentemente, nell’arco del tempo, c’è stato qualcuno o qualcosa che gli avrà fatto cambiare idea. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che sul nome di Zanfardino abbiano trovato una convergenza di idee il primo cittadino e il capogruppo del PD Giovanni Boccellino, finora anche lui molto critico sull’operato del sindaco. Ma cosa avrà portato i due a convergere su un’unica idea? A quanto pare Giovanni Boccellino sta intensificando i rapporti col primo cittadino, anche in vista delle prossime elezioni e c’è chi parla di un appoggio incondizionato al sindaco sul nominativo del segretario di partito in cambio di un futuro assessore espressione del PD. Addirittura pare che il prossimo assessore possa essere proprio l’attuale capogruppo. Ciò starebbe a significare il rafforzamento e il consolidamento di quella parte del PD che ad oggi rappresenta meno di quel 18% del consenso popolare, vista la spaccatura creata con i vari Concas, Montefusco, Affinito, Boemio e gli altri, che volenti o nolenti rappresentano ancora gran parte dei consensi raccolti dal PD alle ultime amministrative. Un altro tema molto caro al capogruppo Boccellino e che è tornato di moda a seguito di questi accordi è il famoso campo da rugby da installare all’interno del campo sportivo comunale che ad onor di cronaca ha visto più lotte da parte di un’altra parte di maggioranza che dal PD stesso.

Con molte probabilità se domani si voterà, il nuovo segretario di Afragola sarà Francesco Zanfardino e domani gli afragolesi sapranno anche che il PD ad Afragola è rappresentato da una piccolissima parte capeggiata dal sindaco Tuccillo che ad oggi non conta più sullo stesso plebiscito popolare del 2013 e al quale si potrà solo dare la responsabilità dello sfascio della segreteria afragolese. E il congresso di domani ne sarà la prova.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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