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Museo di Capodimonte: Sylvain Bellenger, “Rivoluzionario aver unito Museo e Bosco”

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Un incremento dei visitatori del 55% annuo e del 29,8 degli introiti annuali: sono questi i numeri presentati da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte nel corso del convegno sui musei statali organizzato dal ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini a due anni dalla riforma per fare il punto sulle difficoltà affrontate, sui risultati raggiunti e sulla visione dei musei autonomi, , tra cinque anni. Nell’affollata sala Ottagona delle Terme di Diocleziano a Roma, introdotte dal nuovo direttore generale Antonio Lampis, risuonano cifre, dati, percentuali, incrementi ma oltre ai numeri è palpabile l’entusiasmo di tutti i direttori che hanno accettato la sfida di guidare i principali musei statali “che con le loro collezioni contribuiscono a definire l’identità del nostro Paese”, come ha sottolineato il ministro Franceschini nel suo intervento finale, riconoscendo i risultati positivi raggiunti e non negando il problema della carenza di personale che ancora esiste. E in questo panorama i risultati ottenuti dal direttore Bellenger risultano ancora più importanti se analizzati nel triennio 2014-2017: più 64,6% di visitatori e più 101,5% di introiti.

Nel 2013, infatti, i visitatori erano appena 116.627 rispetto ai 191.923 del 2016, cifra ampiamente superata nei primi 10 mesi del 2017: al 31 ottobre 2017 i visitatori sono già 232.000. E con questo trend le proiezioni statistiche prevedono di chiudere l’anno con 260mila visitatori anche in vista delle mostre di prossima inaugurazione: L’Opera si racconta con una narrazione musicata a cura di Stefano Gargiulo della famosa Parabola dei Ciechi di Brueghel (17 novembre 2017) e Carta Bianca, a cura di Sylvain Bellenger e Andrea Viliani, in cui dieci personalità del mondo della cultura hanno accettato di allestire una propria sala-mostra con le opere delle collezioni di Capodimonte; tra questi il Maestro Riccardo Muti che sarà presente all’inaugurazione di lunedì 11 dicembe 2017. Di conseguenza gli incassi sono passati da 304.310 euro nel 2013 a 613.194 nel 2016. Numeri con cui il Museo e Real di Capodimonte ha contribuito a formare la buona percetuale di incremento dei musei campani: più 32,4 % nel trienno 2014-2016.

“Quando sono arrivato a Capodimonte – ha detto il direttore Bellenger nel corso del suo intervento – ho cominciato dalla cura del Bosco, dall’organizzazione degli uffici di direzione, dalla creazione del logo, di un nuovo sito web collegato ai profili social, dai biglietti da visita; poi abbiamo lanciato una politica culturale che prevede grandi mostre come quella su Picasso, conclusa con successo di pubblico, o Carta Bianca che inaugureremo a dicembre, con una programmazione fino al 2021 e piccole mostre-focus che analizzano le opere della collezione di Capodimonte nel loro contesto o, al contrario, le decontestualizzano in relazione ad opere di arte contemporanea”. Il direttore Bellenger ha anche sottolineato le tante iniziative della partecipazione come “Adotta una panchina” o quelle che prevedono il coinvolgimento delle associazioni di quartiere. “Ma la vera chiave di volta – ha concluso Bellenger – resta la scelta geniale di unire sotto un’unica direzione museo e bosco: questo fa di Capodimonte un campus culturale unico con 17 edifici che dovranno avere ognuno una propria destinazione culturale, dalla Fondazione Muti per la musica napoletana a quella sulla Fotografia in nome di Mimmo Jodice, al Centro per le grandi città portuali. Il futuro di Capodimonte va senz’altro in questa direzione”.

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Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

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Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

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Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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