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Caivano

CAIVANO, caso TARI, anche un “ciuccio” può diventare un unicorno

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CAIVANO – E’ di ieri la notizia che ha portato alla luce una testata giornalistica locale circa l’esistenza di una determinazione, la n°777 del 15 Novembre scorso, dove si affidava alla “GEROPA di Rossini Rocky S.a.s.” la redazione del PEF (Piano Economico Finanziario) per l’anno 2017. Premesso che la determinazione in oggetto è una semplice approvazione di impegno di spesa per il preventivo presentato dalla ditta stessa per il calcolo delle somme che il Comune di Caivano deve spendere per la raccolta rifiuti e quindi, come legge prevede, incassare dai cittadini attraverso la TARI. Questo sta a significare che l’appalto sarà affidato a questa azienda in merito proprio a questo impegno di spesa, il ché significa che la Geropa non ha ancora effettuato il calcolo della TARI, perché solo il 15 Novembre è stato approvato il suo preventivo e forse ancora deve neanche firmare il contratto per iniziare i lavori. Eppure sul territorio c’è già chi spara cifre a vanvera, dando ragione a chi in realtà non solo la ragione non l’ha mai avuta, perché attraverso queste pagine è stato dimostrato sempre il contrario di quello che asseriva, ma che in realtà, oggettivamente non era neanche in grado di formulare obiezioni circa il calcolo per la TARI, perché laddove avesse avuto la preparazione culturale per fare quel tipo di lavoro, nessuno, fuorché i responsabili di settore, conosceva i dati contabili reali. Come dimostra anche la nota a firma del dott. Vito Coppola con n. prot. 21081 del 11 Ottobre 2016 quando riteneva, in via preliminare, che la rappresentazione dello stato economico-finanziario del Comune, prodotta in precedenza dall’Ufficio Ragioneria al Commissario ad acta Paolo Longoni non fosse rispondente alla realtà, in quanto le entrate e le spese correnti, relative al 2016, sarebbero state rispettivamente sovrastimate e sottostimate.

Determinazione n°777

Determinazione n°777

Pertanto premesso, i cittadini caivanesi non si devono meravigliare quando pure una semplice approvazione di impegno di spesa è utile a strumentalizzare o ad attestare stima a chi in realtà la stima l’ha persa illo tempore. Se poi aggiungiamo che certe affermazioni vengono proprio dal portavoce dell’ex consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli – precursore quest’ultimo della dissidenza a Monopoli – che scrive sulla testata giornalistica editata dal consigliere di Afragola, amico quasi fraterno del Ponticelli che in estate pubblicava, un giorno si e l’altro pure, un articolo contro l’amministrazione Monopoli, allora la credibilità di certe affermazioni scende di gran lunga sotto il livello calpestabile.

Ma veniamo ai fatti. In quell’articolo si parla di una dimostrazione che la TARI sarebbe aumentata nell’anno 2017 così come asserivano i consiglieri di Forza Italia, a parte che ripetiamo, il fatto che sia stato affidato il calcolo della TARI alla Geropa, non dimostra ancora nulla. Ma vogliamo crederci e vogliamo credere anche che dal calcolo che farà la Geropa usciranno fuori quei fantomatici 8 milioni e mezzo come descritto in questo fantomatico documento redatto già dalla ditta contabile e che il portavoce di Ponticelli ha ritenuto opportuno non allegare al pezzo. Sfidiamo qualsiasi nostro lettore, anche vedendo la webtrasmissione “Simposio” (fare clic qui per vederla) quando ospitammo l’ex assessore Giovanni Casillo, trovare un punto o un passaggio dove non è stato detto che laddove si interrompesse la pianificazione programmata dall’amministrazione Monopoli, inevitabilmente, nel 2018 la cittadinanza caivanese si ritrovava con un forte aumento della TARI. Proprio perché non è compito di un Commissario Prefettizio rinegoziare contratti, per nome e per conto dell’ente comunale e la dimostrazione di quello che scriviamo sta nel fatto che ad oggi, le firme sui contratti alla ditta Buttol non sono state ancora poste. Anche qui avevano ragione i dissidenti? O si è verificato quello che da sempre ha detto Monopoli e cioè che i dati calcolati nel bando di gara da Vito Coppola erano errati e pertanto bisognava rinegoziare i costi? Tutto questo, ovviamente, sempre al netto della eventuale illegittimità dell’assegnazione della gara europea. Quindi, non capisco, chi per forza vuole ostentare che i dissidenti avevano ragione, cosa, in realtà, vuole dimostrare? Che Monopoli è stato sfiduciato perché poi dopo loro stessi, attraverso persone “arruolate” e testate amiche potevano dimostrare, dietro futili strumentalizzazioni, che avevano ragione e che la TARI sarebbe aumentata? Praticamente dei geni. Peccato che tutto questo Minformo e l’amministrazione Monopoli l’aveva preannunciato se non previsto. Ma in realtà il male a Caivano è proprio questo. Una classe dirigente di bassissimo livello che crede che basti un articolo di giornale commissionato ad hoc, o l’inaugurazione di una nuova sede di partito per riattestarsi come nuovo che avanza o come salvatori della patria, a discapito delle competenze e dell’abnegazione che qualcun altro potrebbe mettere in atto per cambiare realmente le sorti del proprio territorio.

Un altro dato di fatto che smonterebbe tranquillamente la tesi portata avanti in quell’articolo sta nel fatto che una comparazione potrebbe essere fatta solo a parità di condizioni e strumentalizzazioni. Con questo bisognerebbe capire su che tipo di dati, questa azienda (Geropa ndr) dovrebbe valutare il costo della TARI. Siamo sicuri che la ditta in questione sarà dotata delle stesse e identiche documentazioni fornite alla giunta Monopoli? Se la risposta è affermativa saremo lieti di leggere e ascoltare, sicuramente chi ne comprende più di noi (sempre Geropa ndr), nel caso contrario non ci resta che dar ragione di nuovo all’ex sindaco Monopoli, quando asserisce che non sempre la sua amministrazione è stata messa in grado di lavorare perbene per colpa dell’assenza dei dati reali che spesso non venivano forniti dai settori, così come anche denunciato dall’ANAC del giudice Raffaele Cantone.

Ma la cosa triste è che a distanza di alcuni mesi dalla sfiducia a Monopoli, questa classe politica caivanese, non riesce ad andare oltre la polemica, non riesce proprio ad avere una propria idea di città. La domanda che sorge spontanea è la seguente, ma se a distanza di otto mesi dalle elezioni amministrative, questo centro destra caivanese è ancora legato ai motivi per il quale lo hanno spinto a sfiduciare il proprio sindaco, siamo sicuri che avrà il tempo per scegliere un leader, ma soprattutto avrà il tempo per redigere un programma che sia credibile, portato avanti da una coalizione salda e preparata? I cittadini credono che siano queste le cose importanti a cui badare adesso, quindi non sarebbe meglio concentrare le proprie forze per scrivere d’altro, come ad esempio quali sono le proprie idee di risoluzione ai problemi?

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Attualità

Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

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Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

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Ambiente

Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli

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La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.

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Caivano

CAIVANO. Sistema delle Estorsioni del clan Angelino. Prime indiscrezioni sulle dichiarazioni dei Collaboratori di Giustizia

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CAIVANO – Procede senza sosta l’iter procedurale del processo legato al Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino con la connivenza della parte politica e tecnica del Comune di Caivano.

Dopo gli Avvisi di Garanzia, le ultime indiscrezioni riguardano le confessioni rilasciate da coloro che hanno deciso di collaborare con la Giustizia.

A primo acchitto, da quello che si legge è che le indagini non si chiudono ai venticinque nomi che abbiamo pubblicato giorni fa (leggi qui). Altri nomi sono ancora coperti dal segreto istruttorio, tanto è vero che nelle documentazioni a disposizione delle difese dei venticinque indagati raggiunti dal provvedimento di chiusura delle indagini, si leggono molti omississ, il che farebbe presagire un’altra raffica di provvedimenti a stretto giro.

Dalle dichiarazioni rilasciate dai neocollaboratori viene quasi tutto confermato di quanto emerso dalle indagini e dalle intercettazioni. Giovanbattista Alibrico e Carmine Peluso erano gli addetti a riscuotere somme di denaro per conto del clan, oltre che ad avere il ruolo di richiedenti delle somme estorsive, mentre Martino Pezzella faceva da tramite, incassando il denaro dai politici per poi portarlo al clan, direttamente nelle mani dei fidelissimi di Antonio Angelino detto “Tubiuccio”.

Confermato inoltre il sistema delle aggiudicazioni guidate dal funzionario Vincenzo Zampella e dei nomi delle ditte segnalati dai vari esponenti politici corrotti.

Chi ne esce con le ossa ancora più rotte da queste dichiarazioni sono le figure di Arcangelo Della Rocca e di Gaetano Ponticelli.

Da quello che asseriscono i collaboratori, il primo durante la consiliatura Enzo Falco, oltre ad avere incassato una tangente dalla Gi.Car. direttamente da Bernardo Giuseppe per la rimozione di un manufatto abusivo al Parco Verde, ha anche segnalato professionisti per alcuni incarichi tecnici per il PNRR. Accusato inoltre di avere grossi rapporti all’Urbanistica con imprenditori e tecnici per il rilascio delle licenze edilizie in tempi rapidi. Avendo rapporti diretti con Zampella Vincenzo e con altri tecnici e godendo delle corsie preferenziali, poteva effettuare favoritismi sull’accelerazioni delle pratiche presentate al Comune. Inoltre l’ex Assessore dem, emerso da quanto dichiarato da uno dei collaboratori, pare si sia recato insieme a Pompeo Esposito e D’Agostino Fabrizio, alla CUC di Salerno per cercare di condizionare le attività nella scelta delle ditte a cui affidare i lavori, senza ottenere però alcun risultato positivo.

Le confessioni dei collaboratori, invece, hanno potuto completare il quadro indiziario di Gaetano Ponticelli, ex Consigliere di opposizione, che stando a quanto dichiarato dai collaboratori, stesse bene il Sistema messo all’impiedi dal capoclan, tanto è vero che la sua figura viene menzionata assieme a quella di Albrico Giovambattista, Peluso Carmine e Falco Armando come i politici vicini al gruppo di “Tubiuccio”. Secondo quanto riferiscono i collaboratori, Gaetano Ponticelli era colui che portava le determinazioni comunali riportanti nomi delle ditte e cifre affidate direttamente al clan. Spesso è stato visto uscire da una concessionaria di autonoleggio di via Platone dove Angelino Antonio – alias Tubiuccio – e Angelino Gaetano avevano i loro uffici/appoggio. Addirittura ad un incontro tra il capoclan e il Ponticelli, il pentito di camorra che parla agli inquirenti, ammette di essere stato invitato ad accomodarsi fuori. Secondo quest’ultimo, prassi, questa, consolidata quando si trattava di parlare di affari che riguardassero grossi guadagni in termini economici. Confermata inoltre anche l’intercessione di Gaetano Ponticelli, per fare in modo di non far dislocare la dirigente scolastica Rosalba Peluso – ritenuta dalle indagini, la dirigente gradita al clan – dalla scuola “Cilea, Mameli Rodari”.

Nomi nuovi che destano qualche sospetto sul fatto che il Sistema possa andare anche oltre la nomenclatura già nota sono quelli della dirigente Anna Damiano e del dipendente pubblico Pompeo Esposito che stando a quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia, erano pienamente consapevoli del fatto che il sorteggio della gara sul rifacimento del manto stradale di alcune strade, appaltato poi alla ditta Appalti Generali di Alfiero Luigi, venisse truccato.

Premesso che tutti gli attori di questo procedimento sono innocenti fino a sentenza definitiva e che ognuno di loro avrà modo di difendersi nelle sedi opportune, appare indubbio che la classe dirigente caivanese sia stata lacerata e falcidiata dal punto di vista etico e morale.

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