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CAIVANO, Forza Italia contro l’accoglienza migranti tra demagogia e verità nascoste

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CAIVANO – Non potevano restar fermi quelli del Coordinamento cittadino di Forza Italia dopo alcune proteste sollevate dai cittadini nei confronti del nuovo CAS (Centro Accoglienza straordinario) aperto in Via Garibaldi. Ormai la linea politica dei forzisti caivanesi è tracciata: colpire alla pancia dei cittadini per poter recuperare la stima di quella parte di cittadinanza che li addita come i traditori del caso. Infatti, hai voglia a ribadire che il commissariamento e quindi l’assenza della Politica su un territorio non è mai la soluzione ideale per nessuno. Da che mondo è mondo un Commissario Prefettizio si limita a fare e a gestire quello che è solo l’ordinario e nell’esercizio delle sue funzioni non può non badare a far quadrare i conti dell’ente. Questo è il vero compito di qualsiasi commissario prefettizio. Certo che non si può pretendere di far fare una programmazione o di far decidere cosa è giusto o sbagliato – socialmente parlando – per una cittadinanza ad un uomo di governo. Questo lo deve fare la politica, questo lo doveva capire una classe dirigente intelligente prima di mettere in atto un ricatto politico nei confronti dell’ex sindaco, un ricatto politico che si sta rivelando un vero e proprio boomerang sia per i cittadini e anche per le aspettative di chi l’ha messo in atto. Ma veniamo ai fatti.

Già nei precedenti articoli redatti dal sottoscritto, si è cercato di far capire quali siano state le idee dell’amministrazione Monopoli a riguardo l’immigrazione sul territorio caivanese. L’ex primo cittadino, mediante i suoi consiglieri Frezza e Fusco fece capire al Prefetto che un territorio già socialmente martoriato come Caivano non era assolutamente pronto per accogliere e quindi aiutare migranti ad inserirsi nel tessuto sociale caivanese. E a dire il vero, fino a quando è stato in carica ci è anche riuscito, visto che, guarda caso, l’apertura di un CAS si è avuta quando a governare Caivano c’è stato il Commissario Prefettizio che legittimamente nulla ha fatto e credo che nulla farà per impedire che questo avvenga, visto che aprire centri di accoglienza è legale ancor prima di essere eticamente e moralmente giusto. Quindi premesso che è tutto legittimo, così come ampiamente scritto, che la ditta Terra Nostra srl vinca la gara indetta dalla Prefettura e quindi prenda in carico 80 extracomunitari da accogliere a Caivano, cerchiamo anche di porre alcuni accenti sulla vicenda.

Da alcune indiscrezioni trapelate, l’immobile che ospita gli immigrati sito in via Garibaldi è stato acquistato dalle famiglie Falco, Argiento e Licito. La famiglia Falco del trio dei neo proprietari dell’immobile è quella legata al vicesegretario del PD Marcantonio Falco. Quindi è indiscutibile che parte del PD di Caivano stia facendo il suo business, in maniera legittima, sul nuovo CAS aperto sul territorio. Ma comunque resta il fatto che lo stesso PD insieme a Forza Italia ha sfiduciato il sindaco Monopoli e qui la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che quando si sono seduti intorno al tavolo – Forza Italia e PD – per sfiduciare l’ex primo cittadino, non abbiano parlato anche di questo, ponendo l’accento sul veto che imponeva Monopoli a tali procedure? E non è che a monte della sfiducia ci sia stato proprio qualcosa del genere? Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Intanto una mezza risposta quelli di Forza Italia l’hanno potuta già dare con la lettera protocollata ieri in segreteria dove chiedono al Commissario di intervenire. Ma a noi di Minformo, qualcosa non quadra. A più riprese abbiamo sempre scritto dei legami che ci fossero tra alcuni consiglieri di Forza Italia e l’Afragola delle politiche sociali, città – tra l’altro – dove è ubicata la sede legale di Terra Nostra srl. Cosa sarà successo nel frattempo? Come mai adesso i forzisti caivanesi cercano di mettere i bastoni tra le ruote ad una cosa che sapevano bene si poteva avverare laddove avessero sfiduciato il sindaco e messo da parte la politica a Caivano? Questa lettera indirizzata al Commissario è solo pura demagogia, un atto che mira alla pancia del cittadino o è frutto di un qualcosa andato storto?

lettera forza italia

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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