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Frattamaggiore

FRATTAMAGGIORE, la politica locale vuole conoscere le sorti dell’ospedale “San Giovanni di Dio”

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FRATTAMAGGIORE – Non si placano le azioni messe su dai comitati e dalle sigle sindacali circa i problemi annosi che attanagliano l’ospedale cittadino “San Giovanni di Dio”. Come già ribadito all’interno dei nostri studi webvisivi durante la trasmissione “Tazebao” dello scorso 13 Novembre, l’ospedale di Frattamaggiore ha bisogno, nell’immediato, di nuove forze lavoro, di nuove professionalità che permettono la turnazione 24h oltre che di una sala di rianimazione che pone, una volte e per tutte, gli argini allo stazionamento, nel pronto soccorso e nei corridoi, di degenti con patologie gravi che attendono il trasferimento in sale intensive fuori dalla struttura di Frattamaggiore.

I problemi di cui sopra sono stati denunciati dalle sigle sindacali, in particolare dalla Federazione Lavoratori della Funzione Pubblica e supportata dalla maggioranza politica di Frattamaggiore, nello specifico dal consigliere democratico Pasquale Del Prete. Proprio quest’ultimo è stato il promotore di una proposta portata ieri in Consiglio Comunale e approvata all’unanimità dall’intera Assise Pubblica. C’è da sottolineare l’intelligenza e la sensibilità dell’intera classe dirigente di Frattamaggiore che quando si presenta un problema di vero interesse pubblico, come quello del nosocomio cittadino, riesce a far quadrato e lavorare solo ed esclusivamente per il bene dei propri concittadini. Un plauso in particolare però va fatto al consigliere Del Prete, visto che non è mai semplice, anzi, portare sul tavolo di un Consiglio Comunale una proposta che suscita l’interesse anche delle opposizioni. In questo caso il consigliere democratico, oltre che affrontare seriamente e con grande diligenza il problema è stato anche in grado di essere propositivo al fine di guadagnarsi la stima di entrambe le fazioni politiche.

La proposta avanzata da Pasquale Del Prete consiste in un atto da trasmettere attraverso il Sindaco Marcoantonio Del Prete per conoscere lo stato dell’arte e l’attuazione della delibera Asl Napoli 2 Nord avente ad oggetto “Riqualificazione funzionale ed impiantistica del reparto di Rianimazione c/o il San Giovanni di Dio”. Nel medesimo atto si chiede di conoscere come la Direzione generale intende sopperire nelle prossime settimane alle carenze di personale presso il pronto soccorso dell’ospedale in questione.

Come aveva promesso davanti alle nostre telecamere, il consigliere Del Prete, sta facendo in modo che la politica locale faccia pressioni sugli enti preposti affinché i propri cittadini non soffrono questo disagio. Ma il disagio non è solo dei cittadini di Frattamaggiore, come si precisava nel nostro format webvisivo, ma è di tutto l’hinterland a nord di Napoli, la cui utenza confluisce tutta verso la struttura sanitaria di Frattamaggiore. Questo è quello che può fare la politica locale, visto che non tutte le competenze sono di natura comunale, ma bisogna dare atto che quest’ amministrazione, con l’intervento del consigliere Del Prete, si è meritata davvero un bell’applauso.

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Frattamaggiore. Oltre 12 chili di droga sotto al letto, tradito dall’odore, 22enne arrestato

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I carabinieri della stazione di Frattamaggiore hanno arrestato per detenzione di droga a fini di spaccio Gaetano Chianese, 22enne del posto già noto alle forze dell’ordine. Durante una perquisizione è stato trovato in possesso di 12 chili di hashish, 68 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi. Lo stupefacente era nascosto in un borsone, occultato sotto al letto di una camera. A tradirlo l’odore intenso, immediatamente percepito dai militari. Non solo droga. In casa anche 57 proiettili a salve, 1 passamontagna e 1 sfollagente. Il 22enne è stato portato in carcere, in attesa di giudizio.

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Tragedia a lavoro. 20enne muore dopo essere rimasto incastrato in una macina industriale

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Una fine atroce per un ragazzo di appena 20 anni, Raffaele Vergara, strappato alla vita dopo un grave incidente sul lavoro. Questa mattina a Frattamaggiore, in via Sossio Russo, il giovane è morto dopo essere rimasto incastrato in una macina industriale. Le circostanze dell’incidente sono ancora poco chiare. Teatro della tragedia è il consorzio industriale della ditta Delifood. Secondo una prima ricostruzione operata dai carabinieri, Raffaele sarebbe rimasto incastrato all’interno di un macchinario utilizzato per la macina delle spezie decedendo sul colpo. Sul posto il Pm di turno della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nil di Napoli, i Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e personale dell’Asl Napoli 2 Nord. Indagini in corso. Probabilmente verrà disposta l’autopsia sulla salma del ragazzo. Presenti sul luogo della tragedia anche i genitori, originari di Crispano.

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FRATTAMAGGIORE. L’arroganza continua anche con maggioranza allargata. Sorteggi a porte chiuse

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FRATTAMAGGIORE. Un altro episodio sconcertante si registra nella casa comunale che testimonia quanto ormai la situazione rischi definitivamente di degenerare.

Terzo settore, il tanto chiacchierato dirigente Raimo, spesso al centro addirittura del dibattito politico e considerato l’uomo con “superpoteri” al Municipio. Mentre si svolge il sorteggio per affidare una gara d’appalto, l’apertura delle buste contenti le varie offerte presentate dalle ditte partecipanti, dove per termini di legge quest’operazione dev’essere pubblica. A Frattamaggiore nulla è scontato. Tanto è vero che un consigliere comunale l’altra mattina decide di assistere alla regolarità delle procedure e si presenta presso gli uffici dove si sta svolgendo il sorteggio. Trova la porta chiusa e tutti dentro. Bussa, nessuno apre.

Probabilmente non vogliono occhi indiscreti. Il consigliere di maggioranza chiama la polizia per segnalare lo sconcertante episodio; le forze dell’ordine arrivano al Municipio e verbalizzano tutto tra lo stupore dei consiglieri presenti e l’imbarazzo del dirigente Raimo che ancora una volta torna a far parlare di sé dopo i fatti messi in evidenza dai consiglieri dell’opposizione sui rifiuti.

Un altro episodio assurdo: com’è possibile che a Frattamaggiore un consigliere comunale per impedire che si possa svolgere un sorteggio per un appalto a porte chiuse è costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine?

Ombre sulle politiche sociali, dove addirittura l’inchiesta ha svelato il filo che lega la camorra, le cooperative vincitrici di gara, i burocrati dell’Ambito e i loro indissolubili legami con la politica.

Ombre sul settore dei rifiuti tra proroghe e debiti fuori bilanci che meritano approfondimenti; le ombre sulle concessioni che riguardano cantieri dove c’entrano i consiglieri comunali, alcuni finiti pure sott’inchiesta.

La lista è lunga ma basta questo spaccato per comprendere che siamo di fronte ad un pentolone a pressione che rischia di scoppiare da un momento all’altro. Ma la storia del consigliere Giovanni Pezzullo costretto a chiamare una volante di polizia per farsi aprire la porta ed evitare che si svolgesse un sorteggio per un appalto in spregio alla legge, è l’emblema di una situazione che rischia di degenerare.

L’opposizione di “LiberiamoFratta” non riesce ad incidere su quanto ogni giorno si consuma in quelle stanze e menomale che i consiglieri di maggioranza non hanno abdicato al ruolo di controllo che spetta ad ogni singolo componente dell’Assise, ben oltre l’appartenenza alla minoranza o alla maggioranza. La polizia, ovviamente, ha verbalizzato tutto e si aggiunge un altro tassello a chi ci vede nella gestione dell’Ente delle zone d’ombra non più trascurabili.

Persino i movimenti liberi di consiglieri comunali diventano oggetto di velate minacce, di toni alti, per evitare che si possa disturbare la cabina di regia che opera dalle politiche sociali fino a tutti gli altri settori. E nemmeno di fronte alle inchieste della Procura si decide di arretrare ma, al contrario, ci si spinge sempre più in là dimostrando un’arroganza dovuta quasi ad una convinzione di impunità che la storia dimostra non appartenere a queste terre.

E il sindaco continua a restare in silenzio. I suoi stessi consiglieri comunali si rivolgono alle forze dell’ordine per evitare la degenerazione nei settori e lui fa finta di niente. La domanda sorge spontanea: incapacità o complicità? Perché non interviene di fronte a casi così chiari ed eclatanti? E Del Prete continua a far finta di nulla? Altra domanda: Del Prete ha azzerato l’opposizione per allargare la condivisione oppure solo perché pensava che una volta tutti in maggioranza, nessuno avesse più controllato cosa accade negli uffici?

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