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CAIVANO, è iniziata la fiera della demagogia. Donesi: “I dissidenti non sono un problema del centro sinistra”

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CAIVANO – Non è bastata la voce del probabile arrivo della Commissione di Accesso a Caivano per far demordere i politici nostrani. Dopo alcuni giorni di calma, il tempo di digerire la notizia dell’indiscrezione che subito sono ritornati alla loro dimensione naturale. E per dimensione naturale, non parliamo certo di visioni di città, quella manco a parlarne, neanche fossero segreti di Stato e allora che si fa per attirare consensi? Mettiamoci dentro la questione degli immigrati che quella dopo il taglio degli stipendi fa sempre presa sulla gente. Così ha cominciato Forza Italia con i suoi dissidenti di Monopoli, che prima sono stati zitti, hanno appoggiato il business fatto anche da un membro del PD, perché è stato il PD a fare da stampella ai dissidenti sulla caduta di Monopoli e quando hanno visto che “qualquadra non cosava” – come avrebbe detto proprio uno dei dissidenti -, hanno cominciato a dichiarare guerra a “Terra nostra srl” vincitrice del bando prefettizio, pur sapendo che nulla si può fare, almeno contro l’arrivo di questi 80 immigrati.

Il PD invece non spende nessuna parola in merito e come potrebbe, visto che uno dei proprietari dello stabile appartiene al vicesegretario del partito? A differenza di Campania Libera che tutto d’un tratto attraverso il suo segretario Francesco Casaburo – marito di Maria Paolella ex consigliera all’opposizione del PD – si sveglia dal torpore e capisce che forse un freno ad un’ipotetica emorragia dei CAS lo pone proprio lo SPRAR. Cosa non abbia fatto pensare l’adozione dello SPRAR ai tempi di Monopoli da parte di tutti i consiglieri – maggioranza e opposizione – lo chiederemo ai diretti interessati. Così il PD preferisce parlare d’altro e comincia a promuovere il nome del sempreverde Mimmo Semplice. Mimmo Semplice per il PD è un po’ come il pullover marrone, sta bene su tutto e così quando c’è da distrarre le masse, anche con l’aiuto di qualche prezzolato che qualcosa deve pur scrivere, spunta fuori il nome dell’ingegnere casertano che guarda caso si dichiara disponibile ad una coalizione importante e decisiva. Sfido io, chi non lo sarebbe con una vittoria servita sul piatto d’argento? Ma per farlo però bisogna anche avere le idee chiare sui famosi portavoti, e alcuni di quelli importanti sono presenti anche tra i dissidenti di Forza Italia. E allora cosa facciamo caro ingegnere delle ecoballe? Ci carichiamo tutti, ma proprio tutti? Per saperne di più abbiamo chiesto il proprio pensiero alla coordinatrice di Articolo 1 Mdp di Caivano Maria Donesi, gentil donna professionista di Caivano, membro autorevole dell’estrema sinistra, molto critica e dalle chiare idee che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Credo che chi ha avuto un ruolo importante e, per certi versi, ha dato una impronta per un determinato periodo, abbia il diritto di proporsi. È legittimo, forse, sarebbe stato opportuno che il PD convocasse le forze politiche di centrosinistra e proponesse il nome. Comunque, questo può anche essere superabile, sicuramente non saranno i vertici del PD napoletano a stabilire la coalizione qui, almeno non con la presenza di Art1”. Quando poi la coordinatrice è stata incalzata su quale fosse il suo personale pensiero in merito alla candidatura a sindaco dell’Ing. Semplice lei risponde: “Veda, essere coordinatrice di un partito non è facile, le opinioni personali contano in un contesto plurale di idee, di cui poi si è portatori. Se il mio partito fosse d’accordo, lo sarei anche io”.

Ha le idee molto chiare Maria Donesi anche in merito ad un probabile “imbarco” dei dissidenti in un’ipotetica coalizione allargata: “No, Noi non saremo d’accordo, non lo siamo a livello nazionale, figuriamoci a livello locale. Né posso pensare che la formula Salute Pubblica giustifichi una leopoldina caivanese. Il paese è in ginocchio. Lo è davvero. Si può mai pensare di avere intenti comuni con esponenti che hanno votato il dissesto, senza un minimo di criticità? Non importa cosa abbiano fatto dopo, è una situazione tutta interna di un partito di centro-destra, che ha sostenuto un sindaco di centro-destra, non credo riguardi le forze di centrosinistra. La scelta dei consiglieri di FI di far cadere il sindaco, immagino sia stata strettamente politica, quindi ancora una volta ci troviamo di fronte ad una scelta politica, che riguarda il centro-destra. È chiaro anche che la loro scelta ha comunque coadiuvato la volontà delle opposizioni di porre fine ad una amministrazione. L’avere avuto, per mera casualità, una volontà comune, in un determinato momento politico, non implica, né, per Art1, ha implicato alcunché per un futuro politico comune”.

Salutando la coordinatrice di Articolo1 siamo riusciti anche a strappare qualche sua impressione sul momento storico e sui movimenti che il suo gruppo intende intraprendere: “Diciamo che ci sono stati incontri bilaterali, tra varie forze, cosa che è naturale, in una fase preparatoria. E’ necessario che si riprendano i lavori e stabilire se ci siano tutte le condizioni per una coalizione coesa, che sia capace di un progetto politico, non faraonico o da libro dei sogni. Ma che sia consapevole della gravità della situazione e scelga le priorità, che dovranno essere concretizzate in breve tempo, per ridare la dovuta dignità ad un paese, che la merita in pieno”. Anche in questa sua ultima dichiarazione la coordinatrice Maria Donesi lascia intendere che per il bene di Caivano conta principalmente una coalizione unita sulle idee e non sulla conta dei voti. E come darle torto?

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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