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CAIVANO. Monopoli: “Senza aiuto Magistratura non mi candido”. Angelino: “Il PD è compatto”

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CAIVANO – Ha sortito un effetto, non quello desiderato, ma comunque qualcosa ha risvegliato nelle coscienze il mio ultimo editoriale. Qualcosa si sta muovendo, anche se non tutti hanno le idee chiare, complice anche una cattiva comunicazione che non è mai stata prerogativa dei politici caivanesi. Infatti il livello della classe dirigente stenta a decollare e gli stessi protagonisti che hanno ricoperto cariche istituzionali nella scorsa consiliatura attendono sempre il passo dell’avversario, come se tra visione di città e la pratica non ci passasse un mare di difficoltà. Ognuno è sempre timoroso di farsi rubare le proprie idee, come se le idee per il bene pubblico avessero un’appartenenza o testimoniassero realmente la bravura di un buon politico. Evidentemente c’è ancora tanta strada da fare, questi signori non hanno capito che solo l’applicazione delle idee fanno collezionare quei consensi che sono scevri da qualsiasi illusione. E poi c’è un’altra cosa che chi si appresta a condurre una campagna elettorale ancora non riesce bene ad inquadrare. Nessuno è in grado di illustrare un’idea meglio di chi l’ha partorita. E alla fine, in questo volano di diffidenza c’entrano tutti e gli unici a pagare sono sempre e solo gli elettori che rimangono imprigionati nelle maglie dei venditori di fumo.

Al di là delle false testimonianze e delle dichiarazioni “rilasciate” da chi ha la mediocrità e il bassissimo livello culturale da farsi sostituire ad hoc da chi ha l’ambizione di manovrare la politica a nord di Napoli ma ci riesce nello stesso e identico modo in cui una farfalla ci mette per vivere, l’unico che ha le idee veramente chiare, e questo l’abbiamo detto e scritto a più riprese, è Simone Monopoli che al di là delle dichiarazioni di rito, ieri in diretta streaming nel nostro format webvisivo “Tazebao” (guarda qui la trasmissione), lancia un appello alle istituzioni. L’ex sindaco davanti alle nostre telecamere ha invocato con tutta la sua forza, un intervento chiaro e celere della Magistratura, affinché arrivi sul territorio caivanese per fare giustizia e debellare una volta e per sempre quello che lui chiama “sistema Caivano”, un sistema fondato sulle clientele e sugli interessi personali della macchina burocratica dell’ente gialloverde. Monopoli ieri è stato chiaro, lapidario: “E’ inutile candidarsi per diventare il bersaglio mobile e il capro espiatorio di tutti”. Dichiarazioni partorite all’indomani sulla riflessione fatta sempre nel corso della nostra trasmissione, sul fatto che egli è stato colui che facendo la “guerra” al sistema con una serie di denunce, è stato l’unico a subire violenze fisiche e verbali, accertamenti sul conto corrente e un avviso di garanzia. Mentre alcuni dei suoi predecessori che addirittura hanno usato il loro potere per sistemare amici e parenti sono tornati a casa più illibati di prima. Allora se proprio il mondo deve andare in questo senso, il cardiologo di Caivano pensa di non essere all’altezza dell’illegittimità che si respira nelle mura del Comune e si ritira a vita privata.

Ovviamente, a queste dichiarazioni, nessuno ci crede, nemmeno io. L’ex sindaco non abbandonerà la sua lotta alla legalità, ama troppo il suo paese, ma il sostegno della Magistratura e degli organi sovracomunali ci vuole se no va a finire che da cardiologo si trasforma nel Don Chisciotte caivanese. Finora l’unico che parla di sistema e di cambio di dirigenti è solo Simone Monopoli. Il resto non menzionano affatto il problema. Infatti c’è chi parla di costruire o ricostruire, anche qui la semantica gioca il suo ruolo. Non vorremmo un futuro ancora in mano ai costruttori che già di gran lunga hanno deturpato il territorio caivanese. E c’è chi parla anche di imprenditorialità, impresa etc. Come se di imprenditori dalle mani lunghe a Caivano non avessimo già le tasche piene. E quindi se Monopoli non si candida chi combatterà il sistema? Nessuno. Allora due sono le cose o Monopoli è un visionario e questo male lo vede solo lui, o gli altri non accennano al problema per paura di perdere quel consenso clientelare prodotto proprio dal “sistema”! In entrambi i casi, logicamente chi ci rimette è sempre la città.

Alla fantapolitica di alcuni blog, ormai ci siamo abituati, ma anche quelli come i settori comunali nascono solo per interessi propri di chi li gestisce. Tanto è vero che di tutto quello che si racconta sul centro sinistra a noi di Minformo non ci arriva nulla come mai? Non vorremmo che tutte le bugie che si raccontano su un PD diviso tra i sostenitori di Semplice da un lato e quelli di Angelino dall’altro, non sia una tattica, vecchia almeno quanto la DC, di un centro che vuole emergere e vuole imporre la sua leadership a suon di spallate. E anche di questo i cittadini di Caivano devono stare attenti, soprattutto a chi muove le fila di alcuni politici rampanti, giovani e ambiziosi.

Così abbiamo chiesto al diretto interessato, l’unico ad avere un ruolo in grado da poter certificare la verità sul fronte PD di Caivano, nonché autorizzato a parlare in nome di tutto il partito. Stiamo parlando del segretario Antonio Angelino che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato:“Il Pd è, e sarà compatto nelle scelte. La nostra prerogativa fondamentale è quella di mantenere una dialettica all’interno del partito. Grazie a dio, da noi non vige il pensiero unico e quindi il confronto resta prioritario, ma sono sicuro che alla fine si uscirà compatti con una linea unica. A chi va in giro dicendo che ho già pronta una lista civica laddove io non fossi il prescelto, rispondo che io sono un uomo di partito, oltre ad esserne il segretario, andrò dove andrà il PD in qualsiasi caso. Riunione interparititica? Attualmente conosco in maniera vera e concreta solo le dinamiche del PD, le altre forze politiche sono autonome e stanno lavorando per prepararsi al meglio. Semplice candidato sindaco? Il PD farà una scelta, e quella scelta sarà la scelta di tutto il PD basata sul centralismo democratico”.

Se qualcuno aspetta la posizione di Antonio Angelino è stato servito e grazie all’esclusiva Minformo, il segretario oltre che dimostrare di aver bene inteso quali siano i giochetti che questa classe dirigente mediocre mette in atto, ha dimostrato anche che in quanto a diplomazia non è da meno a nessuno.

Quindi per il bene di Caivano, pregherei umilmente a quei pochi che realmente masticano la vera politica di mettersi sotto e illustrare ai cittadini caivanesi quali siano i loro programmi ma soprattutto le loro idee. L’epoca dei fessi è terminata e i cittadini non credono più né ai pupi e né, tanto meno, ai pupari.

 

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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