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AFRAGOLA. Tuccillo vara le progressioni dei dipendenti, Giustino le vuole sospendere

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AFRAGOLA – Come volevasi dimostrare gli ultimi mesi di consiliatura Tuccillo si apprestano ad essere per il primo cittadino ancora in sella solo un pretesto per cominciare anticipatamente la sua campagna elettorale. Questo era il timore dei moderati di maggioranza e questo sta dimostrando di attuare la fascia tricolore afragolese. Ultima trovata è quella delle progressioni economiche orizzontali dei dipendenti comunali, la quale delibera che regolamentava il tutto è stata approvata in Giunta comunale lo scorso 7 Dicembre 2017. A destare sospetti, non solo ai moderati, è la fretta che si sta mettendo nell’attuare tale procedura, da indiscrezioni pare che i moderati ritengono anche il regolamento approvato in giunta comunale abbastanza illegittimo specie nei tempi di presentazione delle istanze e nelle presentazioni di domanda di riesame. Il tutto per favorire quei pochi già prestabiliti che, stando ai tempi e al periodo indetto, dovrebbero avere la strada in discesa per l’avanzamento di categoria e quindi anche lo scatto di stipendio.

Ma veniamo ai fatti, cosa significa “Progressione economica orizzontale dei dipendenti comunali”? Ogni dipendente comunale ha una mansione ben specifica all’interno della casa comunale, ogni mansione è regolamentata da una categoria contrassegnata con una lettera A-B-C-D etc. più è alta la lettera più è importante il ruolo. Ad esempio i dirigenti comunali sono associati alla lettera D. E logicamente più alta è la lettera più è alto lo stipendio percepito poiché quest’ultimo va in base, soprattutto, al grado di responsabilità che un dipendente comunale ricopre. Questo nuovo regolamento approvato in consiglio, fa si che in soli cinque giorni, un dipendente comunale, facendo una semplice richiesta può avanzare da una categoria (lettera ndr) ad un’altra e qualche dipendente comunale che vorrà avanzare istanza di riesame, avrà solo cinque giorni di tempo dopo l’esposizione della prima graduatoria. E fino a qui, a parte i tempi ristretti, non ci sarebbe nulla di male. Ma ad Afragola ci dobbiamo sempre superare, perché – e qui le proteste del consigliere Gennaro Giustino – i cinque giorni di tempo che ha chi vorrebbe presentare ricorso cadono precisamente nelle feste natalizie con 24, 25 e 26 Dicembre nel mezzo, tanto è vero che il termine ultimo per presentare istanza di riesame scadrà il 27 Dicembre. E chi vuoi che col panettone in bocca penserà di presentare ricorso alla prima graduatoria esposta? Ed è qui che sorgono tutti i dubbi del caso.

Noi di Minformo, illo tempore, abbiamo scritto che i moderati di “A Viso Aperto”, al di là dell’appoggio ingiustificato dato a Tuccillo fino all’ultimo, facevano bene a chiedere trasparenza sugli ultimi mesi di consiliatura del primo cittadino, poiché questo periodo non doveva determinare un vantaggio sulla campagna elettorale per uno che ha ancora le mani che muovono i “bottoni” della sala operativa del Comune. E da quello che si evince oggi con queste progressioni, pare che il sindaco Tuccillo non stia facendo nulla per dimostrare il contrario, anzi tenta, ancora una volta, la fuga in avanti, con decisioni prese in maniera del tutto autoritaria e senza consultare la sua maggioranza, sempre e solo per favorire quei pochi che un domani gli serviranno. A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, il consigliere Gennaro Giustino pare che abbia presentato un’interrogazione consiliare affinché si sospendesse questa procedura vista l’impossibilità di avere un iter burocratico legittimo dettato da tempi e periodi diversi.

Per avere un quadro più chiaro della situazione e capire cosa stesse facendo anche l’opposizione a riguardo abbiamo contattato il consigliere Antonio Pannone che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Dopo quattro anni e mezzo di immobilismo, Tuccillo vuol far credere di rispettare i dipendenti comunali: si programmano provvedimenti per i premi di produttività che gli stessi dipendenti reputano, vista l’esiguità delle risorse, come una miserabile elemosina che mortifica la loro dignità personale e professionale: un intervento insignificante e propagandistico, se comparato alle riduzioni e ai tagli perpetrati in questi ultimi quattro anni, che hanno sistematicamente penalizzato i dipendenti comunali. Si tratta di misure che sono orchestrate con la regia di chi ha scarsa competenza, in un contesto in cui il personale ha dovuto subire anche la sospensione dell’erogazione dei buoni pasto per inadempienze della stessa Amministrazione comunale”.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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