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CAIVANO: La rinascita è possibile

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I partiti politici sono finiti, almeno a livello locale, dove le idee sembrano voler sempre più demolire le ideologie e prenderne il posto.

Un logorio lento e inesorabile dovuto anche alle nuove tecnologie e a un nuovo modo di intendere la comunicazione nel assunto che la velocità di interpretazione dei cambiamenti -come essi stessi- devono dare risposte sempre più rapide alle istanze degli elettori e collocarsi in una dimensione che dia la possibilità a chi, mettendo da parte il proprio credo politico, desidera una società che metta al primo posto l’interesse della comunità a discapito di quello individuale.

A Caivano l’ultima consiliatura è stata a guida Forza Italia, capeggiata da un Sindaco, Simone Monopoli, che poi, in seguito alla deriva dei quattro dissidenti del suo stesso partito, ha preferito allontanarsi perché le sue idee non coincidevano, appunto, con l’ideologia di un partito sempre più personalista e a favore di quel “sistema Caivano” -come definito dallo stesso- arroccato nel castello per difendere un operato che ha portato la cittadina più a nord di Napoli ad divenire la maglia nera dei comuni campani.

La sferzata ricevuta dal sistema per merito del combattivo ex Sindaco, ha prodotto una rivoluzione significativa e un cambio di rotta forzato che va ben oltre la dichiarazione del dissesto che ha avuto come conseguenza l’azzeramento del debito dell’Ente,  ma smantella per sempre il clientelismo radicato in alcuni settori riportando, di fatto, la città in una dimensione di attenta analisi delle possibilità, così come spiegato dal Dott. Francesco Casaburo durante una trasmissione di “Simposio” trasmessa in diretta sulla nostra pagina di Facebook.

Casaburo non nasconde le sue velleità e, dopo essersi allontanato dal suo partito di riferimento, il PD del giovane Antonio Angelino, continua la sua battaglia per la città affermando che “Caivano potrebbe diventare uno dei migliori comuni campani” in virtù delle potenzialità che il territorio offre e che mai sono state sfruttate, aiutati anche dal fatto -testuali sue parole- che la prossima giunta non dovrà fare i conti con i debiti in quanto, con il riequilibrio raggiunto, si partirebbe da una situazione molto più vantaggiosa rispetto ai governi precedenti.

Il partito di Berlusconi a Caivano è conosciuto per quelli che ormai vengono definiti “dissidenti”, ovvero i quattro che hanno scelto la strada della sfiducia alla loro maggioranza impedendo a Monopoli di portare a termine il risanamento morale ed economico dei settori dell’Ente, avrà vita difficile e grosse difficoltà a  trovare spazio nelle coalizioni. A nessuno interessa “imbarcarsi” chi, storicamente, manda regolarmente a casa il primo cittadino. Proveranno ad esprimere liste civiche con nomi a casaccio e da zero voti, giusto per darsi un tono, ma sarà impossibile che anche uno solo di loro trovi spazio all’interno di progetti condivisi.

Il partito di Renzi, a Caivano può contare su risorse fresche e giovani, ma che di fatto sono strozzate dal personalismo sterile del suo segretario che non ha voce in capitolo nella scelta del candidato sindaco, lui che non era riuscito nemmeno a contare su abbastanza voti per essere eletto tra i consiglieri di minoranza della scorsa legislatura e che ha dovuto ricorrere all’abdicazione per sedere negli scranni del consiglio.

Voci sempre più insistenti parlano del ritorno di Semplice, l’ex Sindaco delle ecoballe capace di accontentare tutti, ma che scenderebbe in campo solo se sicuro della sua vittoria per cui Antonio Angelino verrebbe relegato nella parte più nascosta della sede al Corso Umberto. Il ricorso a Semplice indica che il PD caivanese ha poche cartucce da sparare e quelle poche sono a salve; dubito che avrà grosse possibilità di andare al ballottaggio se ci dovesse essere un passo indietro del candidato casertano.

Francesco Emione lavora per una coalizione di ampio respiro, tendendo la mano a tutte le forze sane che hanno intenzione di confrontarsi con un progetto di vera rinascita civile, economica e di valori, mettendo da parte i personalismi per formare una squadra che, nella sostanza, badi ai bisogni dei cittadini prima dei singoli.

Simone Monopoli avrà dalla sua parte una bella storia da raccontare in campagna elettorale, quella che ha preteso il rispetto delle regole e dei cittadini, quella che ha rendicontato i fattacci del castello mettendoli a disposizione di quella parte di città che sperava da anni che un Sindaco ponesse finalmente fine al mercimonio di progetti e prebende a scapito dei cittadini.

Infine, il partito di Grillo, annebbiato dalla visione di gloria di alcuni attivisti locali che sperano nello stipendio da senatore o deputato, niente ha prodotto negli ultimi mesi e si farà vivo solo qualche ora prima della chiamata alle urne fidando sulla popolarità del suo leader pomiglianese, dimenticando che i cittadini, ormai, badano alla sostanza.

Insomma, se ci saranno le elezioni, saranno quelle della rinascita se si riuscirà a non dare spazio a stranieri che non hanno progetti che possano ridare lustro alla città, ma che vogliono, ancora una volta, tenerla al buio per evitare che i cittadini possano assistere allo spolpamento delle risorse.

 

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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