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Cultura e spettacolo

MINFORMO PHOTO CONTEST: Classifica e report a una settimana dall’avvio

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Il Minformo Photo Contest è un gioco social creato per permettere ai talentuosi artisti locali e del web di esprimersi attraverso i canali Minformo. Il contest non ha limiti d’età, di provenienza, è a tema libero e consiste nel pubblicare una foto con annessa una frase poetica descrittiva e ricevere il maggior numero di like e reaction su Facebook entro il 12/10/2016.
I primi tre classificati saranno pubblicati nell’edizione cartacea del Minformo, distribuita a Napoli Nord in 5000 copie; inoltre il primo in ordine di like e reaction sarà pubblicato in copertina e riceverà una stampa del suo lavoro in lastra dibond formato A3.

Per partecipare, basta seguire le istruzioni presenti su Facebook.

https://www.facebook.com/minformonline/photos/a.1157260817673085.1073741831.830689930330177/1157260954339738/?type=3&theater

 

A sei giorni dall’avvio del Minformo Photo Contest, iniziato il 6 Settembre 2016, gli artisti a partecipare sono sette, la maggior parte di loro di giovane età e pronti a sfidarsi a suon di inviti e spam selvaggio.
I loro nomi su Facebook sono: Valentina Alyara La Erre, Eliza Bielesz, Cristina Masoni, Luigi Sirletti, Juliano Teodoro, Domenico Del Prete e Giorgio Bastianelli.

Con alti e bassi, la qualità generale degli scatti è di molto oltre le aspettative se si pensa che è un gioco aperto a qualsiasi avventore del web e non ci sono requisiti base per l’ammissione degli scatti al contest.
Alcuni dei partecipanti sono studenti di fotografia, altri, semplici appassionati e qualcuno è ai primi passi e vuole semplicemente confrontarsi con una realtà social come quella promossa dal Minformo.

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Già dai primissimi giorni d’avvio, il lavoro che si era fatto notare è stato quello di Valentina Alyara La Erre che, con un bottino di 60 like era balzata da subito in testa con un confortante distacco dagli altri partecipanti. Questo fino all’altro ieri, con la partecipazione di quello che è un giovanissimo talento campano, Domenico Del Prete, che con uno scatto subacqueo e una buona comunicazione social è riuscito in poco tempo a raddoppiare quasi il bottino di Valentina.
La battaglia per il terzo posto invece è molto più aperta, con lo spagnolo Juliano Teodoro che con la sua silhouette di una croce latina è riuscito a guadagnare 19 reazioni, raggiungibili facilmente dalla significativa foto denuncia di Cristina Masoni e dal panorama di Luigi Sirletti.
Fanalini di coda Eliza Bielesz e Giorgio Bastianelli a causa forse, soprattutto nell’ultimo caso, di una comunicazione social con un impatto meno significativo rispetto agli altri partecipanti.

In ogni caso 100 like non sono per niente impossibili da raggiungere, per cui, a un mese dalla fine, il contest è da considerarsi ancora apertissimo.

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Il pubblico dei votanti è per la grande maggioranza esterno alla fan page Minformo. Solo il 10% di chi ha votato è iscritto alla fan page, quindi il 90% di chi ha lasciato una reaction è esterno (il 31% invitato successivamente a iscriversi). Il dato ci indica che ovviamente i partecipanti con più reazioni hanno già una propria fetta di appassionati ai loro lavori, una cerchia di follower propri o di amici disposti a supportare il loro lavoro.
È da sottolineare che quindi la classifica non indica la qualità dei lavori e che il futuro vincitore non potrà essere necessariamente considerato il migliore tra i partecipanti in termini artistici, creativi e tecnici ma essenzialmente colui che è stato più abile ad attirare voti. Attirare un alto numero di supporter è comunque una cosa essenzialmente impossibile con scatti di bassa qualità o con un talento che non valga la pena supportare. Per questo contest, la giuria è unicamente il social network nella sua interezza e discorsi che riguardano la presunta artisticità elitaria di un lavoro meno che di un altro non ci interessano.

 

Non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo a chiunque voglia mettersi in gioco e che vinca il migliore!

Cultura e spettacolo

Ricordando Mario Vargas Llosa

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A cura della Prof. Monica Cartia

Nella sua ultima intervista così diceva Mario Vargas Llosa, recentemente scomparso all’età di ottantanove anni “mi spaventa la stupidità umana: alimenta fanatismo e razzismo”. Lo scrittore di Arequipa, intimamente e profondamente peruviano ma apertamente cosmopolita, ha attraversato buona parte del Novecento da protagonista. Sui sentieri già marcati da Gabriel Garcia Marquez e da Jose Luis Borges, ossia da quella generazione aurea della letteratura latinoamericana degli anni Sessanta, ha dimostrato che la letteratura possiede una immensa forza morale e non concepiva un mondo senza romanzi.

Ribelle, inquieto e combattivo, Vargas Llosa imbracciò il vessillo dell’anticonformismo, fondando persino un partito liberale e sostenendo la destra dopo anni di vicinanza ai movimenti della sinistra sudamericana, per denunciare le storture e le ineguaglianze sociali che ha instancabilmente narrato. In tanti articoli infuocati denunciò ogni forma di totalitarismo, sia di destra sia di sinistra e si candidò per due volte alla Presidenza del Perù, perdendo contro il futuro dittatore Alberto Fujimori.

Nel 2010 quel Premio Nobel per la letteratura non se lo aspettava proprio, come simpaticamente spiegò  tempo dopo, raccontando che all’alba, mentre stava preparando le lezioni per Princeton, vide entrare sua moglie, con una faccia strana e il telefono in mano. Restò turbato perchè una telefonata a quell’ora non lasciava presagire alcunchè di buono.  Al telefono, tra  brusii ed interferenze, non si capiva niente, ma poi riuscì a cogliere le parole della Swedish Academy. Proprio in quel momento cadde la linea: Mario e sua moglie si guardarono ancora increduli e muti finché il telefono squillò di nuovo e il Segretario Perpetuo dell’Accademia gli annunciò la vittoria.

Per la sua mappatura delle strutture del potere e per le immagini incisive con cui ha dipinto la resistenza, la rivolta e la sconfitta dell’uomo”, così si legge nella motivazione dell’Accademia svedese. In quei suoi romanzi la letteratura trasforma il sogno in vita e la vita in sogno e varca il campo minato dalle ideologie superando ogni schematismo.

Insomma, uno scrittore di quelli che sanno aprire le menti e i cuori, ridefinendo i contorni della lettura e del modo di essere “libro”, facendo confluire nei romanzi l’intera esperienza umana per dar voce alla totalità dell’esistenza.

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Caivano

A Caivano l’evento “Dantedì” che rende omaggio al Sommo Poeta: appuntamento a domani

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Domani, martedì 25 marzo 2025, alle ore 18, in via Matteotti 41 a Caivano (Napoli), si terrà l’evento dal titolo “Dantedì” organizzato dall’associazione culturale “Spazio Libero Caivano”.

“Spazio Libero” è una neo associazione nata agli inizi di gennaio grazie a un gruppo di cittadini caivanesi (professionisti, docenti, impiegati) che hanno voluto, così, lanciare un messaggio di speranza e di rinascita.

“Cultura, Arte, Passione, Attualità. Quattro parole per raccontare un evento che rende omaggio a Dante in modo coinvolgente e interattivo. Tra opere ispirate alle suggestive ambientazioni dantesche, prenderanno vita dialoghi, performance e riflessioni contemporanee per riscoprire il Sommo Poeta con occhi nuovi”, questo l’annuncio di “Spazio Libero Caivano” sui propri canali social in cui invita ad accorrere nel pomeriggio di domani presso la propria sede.

Interverranno Simona Laurenza e Antonio Vitale. Esporranno Giuseppe Argiento, Elisa Lanna e Andrea Mennillo. Sarà la Dottoressa Mara Parretta a moderare. Relazionerà, invece, il professore Rocco Cagnazzo.

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Attualità

Pino Daniele, nel giorno del suo 70/o compleanno è uscito a sorpresa l’inedito “Una parte di me”

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Nessuno come Pino Daniele è riuscito a raccontare la sua città con poesia intrecciata alla denuncia sociale mescolando il blues, la musica napoletana e un autentico grido di libertà. Oggi il ‘Nero a metà’ avrebbe compiuto 70 anni, nel giorno del suo compleanno ed onomastico, ma purtroppo ci ha lasciati già da dieci anni.

A sorpresa nel giorno del settantesimo compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, è uscito in digitale ‘Una parte di me’, brano inedito dedicato al figlio più piccolo, Francesco, scritta quando aveva 4 anni. Per la primogenita Cristina era nata ‘Ninnanàninnanoè’, per la terza figlia ‘Sara non piangere’ e per la quartogenita ‘Sofia sulle note’. Per Alessandro non c’è una canzone esplicitamente dedicata, il padre diceva scherzando che per lui aveva scritto ”O scarrafone’.

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