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DIARIO DI VIAGGIO 2° PUNTATA

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Ed è proprio in questi viaggi mentali che come Gulliver ho deciso di scrivere il mio diario! “

2° VIAGGIO

Che strana nottata, mi giro e mi rigiro nel letto, sento dentro di me una forza strana. Una forza che nemmeno Ironman riesce ad avere quando indossa la sua armatura…

In cosa mi sto immedesimando, ancora non l’ho capito.

Dentro di me sento un forte senso civico, una forte voglia di fare, di aiutare, di essere davvero utile, una forza di riconoscenza nei confronti di persone che mi hanno dato fiducia… Ma questa forza, è sovrastata da qualcosa che forse non mi appartiene, sovrastata dal protagonismo, dall’opportunismo, dal menefreghismo totale… Ho sentimenti contrastanti… ma porca miseria, ho capito chi sono…

Io so’ Consigliere, Sò forte!”

E’ mattina, lo so che dovrei informarmi sulle possibile delibere, su quello che ci sarebbe davvero da fare ecc ecc…

Ma oggi non ho voglia! Tanto tutti fanno così…

Il voto me lo sono preso! La carica me l’hanno data, ci sta tempo per fare le cose.

Vado a prendere un bell’aperitivo, andiamo ad incontrare i miei elettori, tanto mi vogliono tutti bene. (SPERIAMO CONSIGLIERE…).

Arrivo al bar, ma nell’aria sento qualcosa di schifoso, qualcosa che fa accapponare la pelle, mi viene da vomitare… Mamma mia! È incredibile!

Intorno a me la gente fa delle smorfie di disgusto, le mamme coprono il naso ai loro figli… Da lontano una voce… “ Nata vota, a fabbrica e l’oss?” Un’altra voce… “è la MI.SO di Pascarola, l’ho visto su Facebook, … a trent’anni che si sente sta puzza, non ho mai saputo da dove veniva! (Caro amico immaginario, adesso sai con chi prendertela!)

Qualcuno si gira e mi guarda, meglio nascondersi, vuoi vedere che mo lo vogliono da me? Tanto ci stanno i fessi del movimento. Vuoi vedere che magari risolvono il problema e noi ci prendiamo i meriti? Non ci sta niente da fare… “Io so’ Consigliere, Sò forte!”

La puzza si affievolisce e magicamente scompare il problema… Mi sa che me la sono scampata.

Al bancone del bar incontro i miei “amici voti” che insistono per offrirmi da bere, accetto mica so scemo. Mentre rido e scherzo con i miei “voti umani” , si avvicina un signore, ha una faccia conosciuta, ma non riesco a ricordarmelo…

Ha il viso un po’ arrabbiato- “Consigliere, Ma c’hamma fa? Stu post e fatic a figliemo ciò vulimm truva? Vi abbiamo votato tutti in famiglia, 10 voti”.

Mi guardo velocemente attorno, che figur e nient…

Però lo devo ammettere, è colpa mia… Ho giocato con la sua vita…Per i miei scopi gli ho fatto una promessa che non potevo mantenere. Un posto di lavoro offerto a tutti, sempre lo stesso, un posto già assegnato “ all’amico dell’amico”.

Per un attimo mi imbarazzo, quasi arrossisco… Aspè! “Io so’ Consigliere, Sò forte!” non posso cedere, devo trovare una risposta…

L’HO FATTO FESSO UNA VOLTA!LO POSSO FARE SEMPRE!

Tengo la risposta giusta, con sua santità illustrissima il sindaco funziona… “ SIAMO IN DISSESTO E NON CI POSSIAMO MUOVERE, MO SI AGGIUSTANO LE COSE E ME LO VEDO IO!”

Meno male, ci ha creduto! E anche stavolta, me ne sono uscito pulito… Nun ce sta niente a fa – “Io so’ Consigliere, Sò forte!”

Prendo un bel aperitivo, che i miei “leccaculo” mi hanno offerto. Ridiamo e scherziamo, parliamo del Napoli, mentre fuori c’è un Gazebo con 5/6 persone vestite uguali che parlano di costituzione, il Napoli è una cosa seria.

All’improvviso una mano sulla spalla, un vecchietto, mi guarda sorridendo e penso, meno male non è un’altra cazziata, lo riconosco è quel signore che mi ha votato per una spesa di 20 euro al supermercato – “Io so’ Consigliere, Sò forte!”-

Consigliere” mi dice “ma quel giornale ha parlato male di voi e del sindaco”.

Quasi inizio a sentire la colonna sonora del famosissimo film – IL CAMMORRISTA- . Petto in fuori, spalle larghe, mi trasformo, stanno gli “amici voti” che mi guardano, non posso fare questa brutta figura, ho l’occasione di atteggiarmi!

Non gli è bastata la querela? Mo o faccio chiudere proprio quel giornaletto “ (amico consigliere immaginario, e ribadisco immaginario… Il giornaletto vi ha messo il pepe in un posto che meglio non dire).

L’ho detto con una carica tale… che i miei “amici voti” mi guardano soddisfatti, non c’è niente fare –

Io so’ Consigliere, Sò forte!”.

Lo so che ho detto una cazzata, perchè non sono nessuno e mai lo sarò, ma loro che ne sanno, si sono abboccati la storiella del dissesto, figuriamoci questo!

Ho un secondo di lucidità, se ci penso però, a causa del dissesto, anzi, con la scusa del dissesto, abbiamo tagliato tante cose, l’assistenza materiale ai disabili, bloccato l’urbanistica, non facciamo più i consigli comunali e quindi non si fa una delibera positiva, praticamente non lavoriamo, abbiamo aumentato le tasse agli ambulanti… Ma che ci possiamo fare… SIAMO IN DISSESTO, che poi non rinunciamo ai nostri privilegi e lo stipendio ce lo prendiamo lo stesso non è colpa nostra. Se un disabile non può andare a scuola, se una mamma non può avere un aiuto, se la gente muore di fame e le fabbriche ci uccidono, non e’ colpa nostra….

Io so’ Consigliere, Sò forte! MA NUN SACCIO FA’ NIENTE!”

Scuoto forte la testa, non ce la faccio! VOGLIO TORNARE ME STESSO! Ma vi lascio con un mio personalissimo pensiero…

( Carissimi consiglieri comunali immaginari, non scrollatevi il problema di dosso, che se poi la gente si incazza e va a manifestare fuori alle fabbriche, si arrabbia per le promesse fatte e vota qualcosa che crea MOVIMENTO… non e’ colpa nostra!)

A Caivano esiste un unico vero e terribile dissesto… IL VOSTRO…. QUELLO MORALE!

*** Logicamente sto solo sognando… Ma non riesco proprio a ricordare quando mi sono addormentato!

GULLIVER

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CAIVANO. Al di là delle passerelle. Le vere risposte arrivano dai settori interni all’ente comunale

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CAIVANO Eppur si muove: da cronisti imparziali, quali ci riteniamo essere, questa volta dobbiamo dare atto. Dalla notte del 3 luglio u.s., quando il nostro direttore ha pubblicato l’ennesimo incendio di un autoveicolo procurato presso il campo nomadi, qualcosa si è mosso. Per onestà intellettuale non ci riteniamo gli artefici promotori, ma semplici osservatori.

Ad eccezione della ennesima passerella del 7 luglio delle varie figure della Commissione Parlamentare d’Inchiesta a Caivano, accompagnati dalle solite illustri figure di spicco locali, che hanno sfilato dove tutto sembra già legalizzato. Come si dice a Napoli: hanno “pulezzato ‘ncopp ‘o pulito”. Non un accenno alla problematica dei campi nomadi (periferia della periferia) né una visita di striscio!

Un vento amico noi cittadini l’abbiamo percepito però dagli uffici comunali: dopo l’ennesima rimozione dei rifiuti, in parte combusti, presso quell’area da sempre deturpata da rifiuti e da incendi, abbiamo notato che il Responsabile del Settore Ambiente, ing. Francesco Dell’Aversano, ha voluto dare un segnale di presenza. Forse non risolverà la problematica, ma il messaggio ha una sua valenza. Infatti, a protezione dell’ingresso incontrollato aperto nel muro di recinzione, ha posto in opera delle barriere cementizie, arginando l’ingresso di automezzi che scaricavano all’interno dell’area comunale (vedi foto). Ciò non vieterà lo scarico ed i roghi dei rifiuti, vedasi le due carcasse incendiate da poco. Ma è il messaggio ai malintenzionati che qualcosa sta cambiando.

L’altra lecita risposta ce l’aspettiamo nei prossimi periodi dalle Forze dell’Ordine locali. La determinazione dirigenziale n° 1063 pubblicata l’8/7/2025 del Comandante Dott. Espedito Giglio, ci dice che la Polizia Locale rafforzerà la prevenzione ed il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e dei roghi tossici, con fondi finanziati dal Governo. Bellissima notizia, bravo il Comandante che ha saputo ottenere questo supporto dal fondo Unico Giustizia!

Ciò significa: non più una semplice osservazione e segnalazione di dove sono stati abbandonati i rifiuti. Questo lo vediamo anche noi cittadini facendoci una passeggiata nelle zone periferiche e nelle campagne. Ci aspettiamo una presenza concreta ed operativa soprattutto nelle ore extra servizio ordinario: che ci portino lo scalpo dei reali artefici dei reati in materia ambientale, con sanzioni esemplari.

Se fate un giro in campagna nelle ore serali, si vedono circolare mezzi che trasportano scarti di demolizioni (guaine, eternit, cartongesso, etc) prodotti da imprese edilizie sommerse, scarti di ritagli di fabbrichette, trasporto di autoveicoli cannibalizzati e poi dati alle fiamme, furgoni pieni di frigoriferi e lavatrici consegnate ai nomadi, o altro materiale che, chi lavora in modo illecito, smaltisce in modo illecito.

Che ben vengano questi progetti e questi finanziamenti, ma i cittadini, ancora fiduciosi in un cambiamento, cercano risposte concrete, dei RED CARPET ne abbiamo le scatole piene!

Buon lavoro a tutti

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Caivano

Caivano, Parco Verde: 41 condanne in Appello per il clan Sautto-Ciccarelli

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Il sistema criminale del Parco Verde regge anche in Appello.
Dopo la maxi-retata del 2022 e le pesanti condanne inflitte in primo grado, si è concluso nei giorni scorsi il processo di secondo grado nei confronti del clan Sautto-Ciccarelli, ritenuto responsabile della gestione capillare dello spaccio nel cuore di Caivano. La Corte d’Appello ha confermato la solidità dell’impianto accusatorio, pronunciando 41 condanne per un totale di oltre 330 anni di reclusione.

Nonostante le attenuazioni riconosciute a diversi imputati – tra patteggiamenti, benefici per la continuazione con altre sentenze e concessione delle attenuanti generiche – il verdetto certifica l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, in grado di gestire un flusso costante di sostanze stupefacenti: cobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, smerciate non solo nel Parco Verde ma anche in diverse aree delle province di Napoli e Caserta. Centrale, come emerso nel corso delle indagini, anche il ruolo operativo delle donne.

Nel dettaglio, tra le condanne più significative:

  • Nicola Sautto, considerato vertice dell’organizzazione, ha visto la sua pena aumentata da 20 a 24 anni di reclusione;
  • Rosa Amato, condannata a 18 anni in continuazione;
  • Cristofaro Iuorio, 18 anni;
  • Pasquale Spatuzzi, 12 anni in continuazione;
  • Salvatore Spatuzzi, 14 anni e 8 mesi in continuazione;
  • Giulio e Vincenzo Angelino, confermate le condanne a 6 anni;
  • Sonia Brancaccio, 10 anni e 8 mesi (difesa dall’avv. Leopoldo Perone);
  • Antonio Cozzolino, 12 anni e 8 mesi (difeso dall’avv. Rocco Maria Spina);
  • Mariano Vasapollo, collaboratore di giustizia, ha ottenuto 14 anni in continuazione;
  • Vincenzo Iuorio, altro pentito, ha ricevuto 4 anni e 6 mesi;
  • Anna Sportiello, condannata a 2 anni e 8 mesi.

    Molti imputati hanno ottenuto riduzioni consistenti rispetto al primo grado, ma nessun colpo di spugna: la mappa del narcotraffico delineata dalla DDA resta pressoché intatta. La Corte ha disposto il deposito delle motivazioni entro 60 giorni.
  • L’indagine ha disvelato un sistema affaristico-criminale fortemente radicato nel territorio, capace di operare con efficienza imprenditoriale, reclutando giovani, donne e soggetti già condannati, pur di mantenere attive le piazze di spaccio. Un’organizzazione che, nonostante i colpi subiti, si dimostra ancora una minaccia concreta per il tessuto sociale dell’area nord di Napoli.

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Pizzo a imprenditori di Caivano, spunta una lista tramandata da clan a clan: arrestati due reggenti del clan Angelino

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Erano inseriti in una lista tramandata da clan a clan, gli imprenditori del Napoletano, precisamente di Caivano, risultati essere vittime di estorsioni per mano di due indagati, che hanno ricoperto il ruolo di reggenti nel clan, arrestati dai carabinieri per associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata.

A scoprirlo sono stati i militari del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea.

Dall’inchiesta sono emersi diversi episodi estorsivi ai danni di imprenditori di Caivano, dove i due avevano assunto ruoli apicali nell’ambito di un’organizzazione malavitosa.

Le misure cautelari in carcere sono state notificate a Giovanni Barra, detto “Giovanni o’ scucciato”, 39 anni, e a Roberto Alfio Maugeri, 33 anni, ritenuti stretti collaboratori del boss Antonio Angelino, detto “Tibiuccio”, che hanno assunto la guida dell’organizzazione camorristica nel periodo in cui il capo era irreperibile in quanto destinatario di un arresto.



(fonte: Ansa)

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