

Afragola
AFRAGOLA: Tenta di scippare due ragazzine, viene arrestato da un poliziotto libero dal servizio
AFRAGOLA – E’ successo ieri, poco prima delle 13, in Via Lombardia, un 42enne residente del PArco Verde di Caivano, dopo aver minacciato due ragazze è sceso dallo scooter e ha tentato di scippare il cellulare ad una delle due vittime fino a farla cadere a terra. Per fortuna che ad assistere alla scena è stato un poliziotto della Questura di Napoli che, ha inseguito fino a Via Costituente il malvivente e dopo averlo bloccato ha avvisato i colleghi di Afragola che lo hanno prontamente perquisito, trovandogli addosso due coltelli a serramanico e il telefono cellulare appena rapinato.
La vittima ha riportato lievi escoriazioni ed è stata medicata dal personale del 118 all’interno del commissariato della Polizia di Afragola, anche il poliziotto ha riportato diverse contusioni, nonché danni alla sua macchina dopo l’inseguimento.
Lo scippatore è stato subito arrestato e trasportato al carcere di Poggioreale.
Afragola
Sul Comune di Afragola si abbatte la scure della Corte dei Conti. Chiesti bilanci e rendiconti risalenti al 2009.

AFRAGOLA – Si accendono i riflettori della Corte dei Conti sull’Amministrazione comunale di Afragola. In particolare la Guardia di Finanza sta agendo sotto la delega del Procuratore Capalbo e molto spesso fa capolino a Palazzo Moriani.
Le richieste della Corte dei Conti ai fini delle indagini sono inierenti la documentazione fiscale, bilanci e rendiconti a partire dal 2009 ad oggi. I giudici di Piedigrotta vogliono vederci chiaro ma soprattutto hanno tutto l’interesse di scovare i veri responsabili del dissesto finanziario che il Sindaco Pannone è stato costretto a dichiarare.
In virtù di questo non è escluso che anche ad Afragola possa ripetersi lo stesso iter giudiziario prodotto per Caivano dove sei ex Amministratori, dovranno rispondere di tasca propria la somma di 250mila euro nelle casse della Corte dei Conti per danno erariale.
Di solito il protocollo prevede che a finire sotto la lente di ingrandimento del palazzo di via Piedigrotta siano i provvedimenti amministrativi e documenti fiscali prodotti negli ultimi cinque anni e se è così, ad aver maggiori preoccupazioni saranno gli amministratori della consiliatura Grillo ma il fatto che le richieste della magistratura siano espressamente riferite ad un periodo temporale maggiore – a partire dall’anno 2009 – lascia presagire che gli inquirent, forse, abbiano il sospetto di un atteggiamento doloso da parte di una ben nota classe dirigente.
A far pendere i sospetti verso l’azione dolosa è anche un’altra richiesta che ha fatto la Corte dei Conti, ossia quella di voler sapere i nomi degli amministratori che negli ultimi anni si sono avvicendati tra il ruolo di consigliere e quello di assessore, ovvero tutti quelli che abbiano ricoperto il ruolo sia di controllore che di gestore, facendo decadere qualsiasi principio di trasparenza e di legittimità degli atti.
Un’altra richiesta avallata dall’organo di Piedigrotta sono le sbobinature dei consigli comunali dove si è fatta menzione, laddove sia stata fatta davvero, della crisi delle casse comunali e quali siano state le risposte e i provvedimenti adottati dalle varie amministrazioni finite sotto la scure della magistratura finanziaria.
Lo stesso organo giudiziario ha aperto un’altra procedura e lo ha fatto con un mezzo propedeutico. La Corte dei Conti ha inviato una lettera di diffida al Responsabile del Settore Finanze, in cui si richiede l’interruzione dei termini inerente la Farmacia Comunale, poichè si ha il sospetto di un danno erariale che si aggira intorno ai 372mila euro.
Inoltre la Corte dei Conti chiede lumi sull’atteggiamento delle Amminstrazioni che si sono succedute all’indomani del proprio deliberato del 2014 dove si denunciavano anomalie sui residui attivi.
Insomma, alla luce di quanto appena scritto si può benissimo asserire che l’unica pronta a fare una vera operazione verità è la Corte dei Conti poiché quella dichiarata dal Sindaco Pannone in occasione della dichiarazione di dissesto finanziario stenta ad arrivare ma soprattutto a far dipanare i dubbi sugli attori che da decenni isistono tra i banchi dell’aula consiliare.
Acerra
Questione ambientale. “no alla quarta linea del termovalorizzatore” trasmesso alla Regione Campania

‘No alla quarta linea del termovalorizzatore’, il documento dei sindaci trasmesso al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania ed alla Città Metropolitana. Nove gli amministratori che hanno sottoscritto l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Acerra, che punta a creare una rete tra sindaci lavorando in maniera sinergica per la tutela ambientale e sanitaria dei territori. Firmatari i Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Marcianise, Marigliano, Pomigliano d’Arco e San Felice a Cancello, i quali si impegnano ad istituire un Tavolo Permanente che tenga conto di un piano d’azione per “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili”.
“La tutela della salute e dell’ambiente costituisce un obiettivo prioritario dell’azione amministrativa – recita il documento – anche e soprattutto al fine di contenere i rischi sanitari che rappresentano un problema particolarmente avvertito nelle nostre città. Il dramma ambientale di questi territori deve assurgere, in modo concreto, a ‘questione politica nazionale’ di cui i governi, nazionali e regionali, devono farsi carico per le rilevanti implicazioni sociali, umane, finanziarie ed epidemiologiche”.
I sindaci manifestano la contrarietà alla paventata realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra rifacendosi anche al principio di precauzione quale riferimento giuridico qualificante dell’azione amministrativa comunale al fine di prevenire e contenere ogni rischio per le proprie comunità. “Il termovalorizzatore di Acerra è l’impianto di trattamento rifiuti più rilevante della Campania ed è una delle concause che concorrono all’indice di saturazione – sottolinea il sindaco di Acerra Tito d’Errico ecco perché è fondamentale che Città Metropolitana individui questo territorio come area non idonea alla localizzazione di ulteriori impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Regione Campania”. Tra le richieste dei sindaci figurano:
non realizzare la quarta linea del termovalorizzatore ubicato sul territorio di Acerra e di giungere ad un suo progressivo decremento operativo; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente la realizzazione di una nuova linea di combustione dell’impianto di Acerra, la cui ricaduta, in termini di sostenibilità ambientale coinvolge i territori limitrofi oltre che l’originaria ubicazione dell’impianto; prevedere l’eventuale carico di ulteriori impianti di trattazione termica dei rifiuti diluito su tutto il territorio regionale salvaguardando le province di Napoli e Caserta; adottare atti e provvedimenti che escludano categoricamente l’insediamento di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti speciali nel comparto territoriale di riferimento;
prevedere forme incentivanti per i Comuni che raggiungono un’alta percentuale di Raccolta Differenziata ed un alto grado di riciclabilità del materiale riducendo al minimo i rifiuti pro capite destinati ad incenerimento; implementare percorsi di screening gratuiti in tutte le aree coinvolte in accordo con le Asl di competenza; rendere operativo con urgenza l’Osservatorio Ambientale Regionale del termovalorizzatore di Acerra previsto dall’art 21 bis della L.R. 26 maggio 2016 n. 14 coinvolgendo i rappresentanti territoriali dei Comuni interessati; implementare con urgenza le azioni di monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico per i Comuni sede di impianti di trattamento rifiuti, così come previsto dall’art.21 ter della L.R. 14/2016, estendendole ai Comuni limitrofi; la partecipazione dei Comuni al recupero di energia che si ricava dal termovalorizzatore.
Afragola
Dirigenti dell’Academy Afragolese scelti come selezionatori di giovani talenti dall’Empoli Football Club

AFRAGOLA – Motivo di vanto per la società di calcio afragolese e della città in generale, dato che alcuni dirigenti del settore giovanile, nello specifico il Direttore dell’Academy Mirko Iazzetta, l’allenatore Mister Domenico Leone e il preparatore atletico Arcangelo Crispino, lunedì 13 novembre scorso, hanno avuto l’opportunità di condurre le selezioni delle classi 2010 e 2011 della società calcistica di Serie A Empoli Football Club.
I dirigenti della società toscana si sono avvalsi delle professionalità dei loro colleghi afragolesi per poter scegliere i migliori talenti partenopei da poter inserire nelle loro rispettive rose.
Una punta d’orgoglio e di emozione si è letta negli occhi del dirigente afragolese Mirko Iazzetta che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di questa richiesta e con grande felicità ho aderito, portando sempre con me i colori rosso blu e marchiando a fuoco il simbolo dell’Afragolese nelle start up delle carriere di questi piccoli potenziali campioni di calcio. Ringrazio il mister Leone e il preparatore Crispino con cui faccio squadra e se una società come l’Empoli si è accorta della nostra realtà sul territorio è soprattutto merito del lavoro di gruppo ma anche della società rappresentata dal Presidente Raffaele Mosca che tanto sta facendo per gli appassionati di calcio della nostra città”.
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