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POLITICA

La soluzione all’olio di palma? Cambiare alimentazione!

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FA MALE ALLA SALUTE? SI

FA MALE ALL’AMBIENTE? PURE

MA AGGIUNGEREI NON PIU’ E NON MENO DI QUALSIASI ALTRA MONOCOLTURA INTENSIVA, O QUALSIASI ALTRO TIPO DI GRASSO SATURO.

MA CHIARIAMOCI MEGLIO

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Dal punto di vista alimentare, come tutti i grassi saturi, è risaputo che:

  • Fa male alle arterie;
  • Aumenta il rischio cardiovascolare;
  • L’olio di palma non contiene colesterolo, ma i principali acidi grassi imputati dell’aumento del colesterolo ematico sono proprio quelli saturi, tra cui quello palmitico, il miristico e il laurico, due dei quali sono contenuti nell’olio di palma;
  • Il consumo eccessivo di grassi saturi causa l’obesità;
  • Il consumo eccessivo di grassi saturi causa il diabete;
  • bla bla bla

E così via dicendo…

Dal punto di vista ambientale:

  • La coltivazione delle palme da olio, che si concentra nel Sud-Est asiatico (in particolare in Indonesia e Malesia) ha comportato e comporta tutt’oggi un massiccio abbattimento delle foreste tropicali per far spazio alle nuove piantagioni;
  • Le conseguenze in termini di biodiversità (connessi alla distruzione dell’habitat di numerose specie, tra cui l’orango);
  • Ripercussioni come l’impennata di gas serra nell’atmosfera;
  • Lo stravolgimento dell’assetto idrogeologico del territorio.

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TUTTE NOTIZIE DI CUI QUINDI SIAMO A CONOSCENZA UN PO’ TUTTI.

C’è però da chiedersi: cosa succederebbe se al posto delle palme, ci trovassimo a dover a spremere lo stesso volume d’olio da altre piante (tutte, peraltro, meno dibattute)?

La risposta è che occuperemmo ancora più spazio, poiché la produttività delle palme da olio è altissima rispetto alle alternative possibili. Basti pensare che da un ettaro di palme da olio si ottengono quasi cinque volte l’olio che produce un ettaro coltivato a piante di arachidi, e ben sette volte quello di un ettaro di girasoli (come faceva notare anche Strade in risposta all’approccio semplicistico tenuto da Reportin un servizio di qualche sera fa). Senza contare tutte le conseguenze che l’estensione delle colture comporterebbe sui consumi d’acqua, di fertilizzanti, di pesticidi. O se volessimo, come chiedono alcuni, sostituirlo col burro: siamo consapevoli che l’impatto ambientale sarebbe ancora più drastico?

Al di là del dibattito scientifico, possiamo anche decidere di attaccare la produzione dell’olio di palma, e di boicottarlo, anche esclusivamente per motivi etici, in conseguenza alle ripercussioni della monocoltura sulle popolazioni locali. Si racconta di espropriazione dei contadini dalle proprie terre, di deportazione di interi villaggi, di sfruttamento, di totale assenza di condizioni di sicurezza sull’ambiente di lavoro. Una lotta giusta e sacrosanta.

E QUINDI?

Sappiamo che fa male, per tutti questi motivi, sappiamo che se spostassimo la produzione su altri oli avremmo chissà quali altre conseguenze.

La Nutella in risposta a tutto ciò, elogia ancora di più l’olio di palma facendone addirittura il gioiello, l’ingrediente magico, del suo “prodotto”, per me è un parolone chiamarlo alimento.

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Come rispondete quando vi viene provato che ciò che mangiate vi fa male?

Io purtroppo penso di sapere già la risposta, dovuta da una mancata coscienza alimentare, salutistica ed etica. Per la maggior parte di voi niente cambia, ma perchè il problema alla fine non è l’olio di palma, ma la mancanza di attenzione che voi mettete in ciò che mangiate, nelle notizie che vi passano davanti agli occhi, nella poca selezione che c’è nel sostenere un’azienda alimentare piuttosto che un’altra.

LA SOLUZIONE ALL’OLIO DI PALMA? NON MANGIARLO!

COME? CURA LA TUA ALIMENTAZIONE, RIDUCI I CIBI RAFFINATI, RIDUCI L’APPORTO DI GRASSI, INFORMATI E PRENDITI CURA DI TE.

SCEGLI CONSAPEVOLMENTE, HAI TUTTI I MEZZI PER FARLO!

 

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POLITICA

Il Ministro Piantedosi: “Io Presidente della Campania?, meglio l’Avellino in serie A”

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“Sicuramente l’Avellino in serie A”.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi risponde così a chi gli chiede, a Venezia, se sia meglio diventare il Presidente della Campania o che la squadra della sua città vada in serie A.

Arrivando alla Fenice per l’ultima giornata del festival delle Regioni, a chi gli chiede dei rapporti con il leader della Lega Matteo Salvini, se lo voglia “mandare a casa”, Piantedosi risponde che “il presupposto è sbagliato, Salvini non mi vuole mandare a casa tutt’altro. Ieri abbiamo fatto una bellissima conferenza stampa in cui abbiamo condiviso una bellissima iniziativa, cioè la creazione di una cornice di rafforzamento dei presidi di legalità per il Ponte sullo Stretto”.

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Napoli

Riscossione Tributi, Comune di Napoli: recuperati 110 milioni di euro nel 2024

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«Siamo a buon punto ma il percorso è lungo. Ci siamo impegnati a recuperare un miliardo in dieci anni e per il 2024 abbiamo già raggiunto la quota parte di 110 milioni, in un anno sono un risultato soddisfacente. La cosa più interessante è la risposta dei cittadini, vuol dire che il messaggio per una riscossione equa e giusta sta coinvolgendo e convincendo la gente. Abbiamo bisogno che Napoli assuma questo obiettivo perché i grandi appuntamenti che abbiamo davanti sono quelli per i quali bisogna migliorare i servizi e migliorare la città».

Lo ha detto Pierpaolo BarettaAssessore al Bilancio del Comune di Napoli nel corso del convegno “Accertamento e riscossione dei tributi locali: il caso Napoli Obiettivo Valore srl e Municipia spa”, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.

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Attualità

Fake news o odio sui social, il Deputato Borrelli propone il Daspo digitale

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Sospendere o bloccare l’accesso ai social media e alle piattaforme digitali per influencer, tiktoker e creatori di contenuti che diffondono messaggi d’odio, disinformazione, contenuti violenti o truffaldini per una rete più sicura, trasparente e civile: è questo l’obiettivo della proposta di legge sul DASPO Digitale, ispirata a un’iniziativa dell’avvocato Angelo Pisani, presidente nazionale dell’associazione Noi Consumatori, che sarà presentata dal deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Nei prossimi mesi si avvierà la raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare, con l’obiettivo di portare il testo all’attenzione del Parlamento e renderlo legge dello Stato.
La decisone è arrivata dopo le gravi accuse diffamatorie, nei confronti delle categorie professionali di medici ed avvocati, lanciate sui suoi canali social dalla tiktoker Rita De Crescenzo e dopo le ennesime minacce lanciate contro il deputato Borrelli l’indomani delle sue denunce sui campi boa abusivi.

La proposta – viene spiegato – prevede sanzioni progressive, che vanno dall’ammonizione con obbligo di rimozione dei contenuti, alla sospensione temporanea dai social, fino all’oscuramento dei profili e al divieto di aprirne di nuovi, anche per interposta persona.

Il DASPO si applicherà a chi ha almeno 10mila follower e genera profitto tramite la produzione di contenuti online. L’iter sarà gestito da AGCOM e da un apposito Osservatorio per l’Etica Digitale, che valuterà le segnalazioni in massimo 30 giorni, garantendo il diritto alla difesa dell’interessato.


(fonte: Ansa)

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