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Politica

CRISPANO: una nuova scuola nel rione Cappuccini

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Crispano – Una scuola nel rione “Cappuccini”: dopo 12 anni si sblocca l’iter.

L’annuncio del sindaco: “Pochi giorni si firma il contratto con la ditta ed inizieranno i lavori”. Si sblocca l’iter burocratico per la costruzione di una nuova scuola nel “rione Cappuccini”. Un istituto destinato ai bambini della materna. Il 26 novembre, infatti, termina la scadenza per l’aggiudicazione definitiva e il Comune potrà firmare il contratto con l’impresa che dovrà costruire l’edificio scolastico. E partiranno i lavori con la “posa della prima pietra”. “Un risultato in grado di fare la differenza” – commentano dall’Amministrazione – “Basti pensare che la costruzione di una nuova scuola nel rione “Cappuccini” è stata promessa dal 2002 ma nessuno è mai riuscito a sbloccare l’iter burocratico ed a dare concretezza ad un impegno che restava solo elettorale. L’amministrazione in carica e in particolare il sindaco Antonio Barra sin dal primo giorno della nuova consiliatura ha affrontato di petto la questione in quanto si tratta di un argomento inserito tra le priorità dell’agenda di governo. E quello che appariva come un sogno durato 14 anni diventa realtà”.

Il 26 novembre si firma il contratto , pochi giorni per organizzare il cantiere e inizieranno i lavori per costruire il nuovo edificio scolastico. Soddisfatto il sindaco Antonio Barra: “Un iter lunghissimo per fortuna arrivato alla fase finale – spiega il primo cittadino – La realizzazione di una nuova scuola nel rione “Cappuccini” per la mia amministrazione non rappresenta solo un impegno elettorale fine a se stesso, ma una priorità da realizzare per garantire una nuova e funzionale struttura ad un’area del paese che ha bisogno di vivibilità. E la vivibilità migliora innanzitutto con nuove strutture pubbliche e migliori servizi offerti all’utenza. Abbiamo affrontato diversi imprevisti e tantissime difficoltà: ma con orgoglio possiamo prendere atto che il problema è risolto. Tra due giorni si firma il contratto con l’impresa e finalmente inizieranno i lavori. A dimostrazione di quanto la mia amministrazione sia stata efficiente e dopo un anno di programmazione sta iniziando a raccogliere importanti risultati per il territorio”.

Caivano

CAIVANO. 1°Memorial Carmine Semplice. Un riconoscimento dovuto ad un uomo promotore dei sani principi dello sport

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CAIVANO – Il tre maggio dell’anno scorso ci lasciava un personaggio illustre della comunità gialloverde Il Prof. Carmine Semplice, docente di chimica presso l’Isis “Attilio Romanò” di Miano. Stimato e voluto bene da tutti, egli, oltre ad essere un professionista dedito e amante del proprio lavoro e della propria famiglia, amava anche lo sport, in particolare il tennis.

Iscritto e socio sostenitore del Club Tennis Campiglione, insieme al direttorio del club era solito promuovere questo sport sul proprio territorio.

Così l’ASD Tennis Campiglione con un memorial, nella sua prima edizione, attraverso un torneo di terza categoria, ha voluto ricordare la sua splendida persona.

Il torneo si svolgerà presso la sede dell’ASD Campiglione in via Colanton Fiore Caivano dall’1 al 14 giugno e prevede un montepremi di € 500,00 per i vincitori.

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Caivano

CAIVANO. Riduzione fondi per la riabilitazione ai bambini speciali. Lettera aperta di una mamma

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CAIVANO – In merito alla notizia sulla riduzione dei percorsi riabilitativi per i bambini con diagnosi di autismo e altri disturbi del neurosviluppo, che necessitano di trattamenti riabilitativi specialistici, continuativi e mirati, come psicomotricità, logopedia, interventi cognitivo-comportamentali e psicoeducativi. Un tema già affrontato dalla nostra testata (leggi qui), riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di una mamma di Caivano:“Restare senza terapie con un figlio disabile é come restare senza acqua nel bel mezzo del deserto” – Sono le parole di Carmela, mamma di un bambino autistico a cui il centro presso cui svolgeva le necessarie terapie riabilitative ha dovuto consegnare le dimissioni del piccolo. Il motivo di tale decisione, che coinvolge numerose famiglie fruitrici dei servizi del Centro Antares di San Nicola la Strada, è da ricercare nella delibera di Giunta Regionale n. 407 del 31 luglio 2024 con la quale si introducevano nuove regole per i soggetti provati erogatori di prestazioni di assistenza sanitaria afferenti alle attività riabilitative. Tra le novità inserite, il limite del 20% delle prestazioni erogabili ai soggetti non residenti nella provincia dove ha sede la struttura. Una norma restrittiva che ha messo in serie difficoltà tantissime famiglie napoletane fruitrici dei servizi del centro con sede in Provincia di Caserta. Tali famiglie infatti, in forza della nuova normativa Regionale, avrebbero dovuto essere escluse già dall’agosto dell’anno precedente se non fosse stato per la loro capacità di fare squadra e per la grande comprensione e senso di responsabilità dimostrati dalla sig.ra Federica, proprietaria del centro Antares di San Nicola la Strada e di tutti gli operatori della struttura. Con un accordo sottoscritto dalle famiglie dei giovani autistici, si è provato ad arginare la problematica riducendo il numero delle prestazioni fornite ai non residenti della provincia, un accordo purtroppo temporaneo che non poteva durare a lungo. “Giovedì mattina sono arrivata al centro Antares per le terapie di mio figlio e contestualmente mi sono state comunicate dalla segretaria le dimissioni. – racconta Carmela, ancora scossa per situazione – Purtroppo solo chi vive la condizione di avere un figlio autistico può capire l’importanza delle terapie riabilitative ed il grande smarrimento che una famiglia prova a ricevere una notizia del genere. Insieme alle altre mamme della provincia di Napoli abbiamo provato ad interloquire con tutti i soggetti istituzionali competenti, dai quali abbiamo riscontrato ampio supporto e collaborazione, a partire dal dott. Emanuele Zanni, direttore sanitario dell’Asl di Caivano, dal Sindaco Giuseppe Cirillo di Cardito ed il consigliere comunale Luigi Fusco. A loro si è unito il grande supporto dimostrato dalla dott.ssa Libera D’Angelo, consulente della V Commissione Sanità della Regione Campania, la quale ci ha assicurato che nelle prossime settimane la discussione sulla tematica verrà riaperta e finalmente verremo ascoltati. Ciò che chiediamo è molto semplice: allargare la forbice del 20% di fruitori dei servizi provenienti da altre province almeno al 35%, permettendo così ai nostri figli di poter continuare le terapie nel centro che ormai è la loro casa e dove hanno stretto relazioni ed affetti che durano da tutta una vita. Chiediamo al Presidente De Luca – Conclude la mamma – non solo che venga variata la delibera in questione ma anche che vengano individuati urgentemente spazi utili per compiere le attività di riabilitazione per i nostri figli che al momento sono senza terapia in un territorio dove la domanda è altissima e l’offerta è ormai satura, rendendo quindi impossibile la ripresa delle attività di riabilitazione per i bambini autistici che ne hanno un disperato bisogno.”

 

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campania

La Regione taglia i fondi ai percorsi riabilitativi per bambini speciali. Il Sindaco di Crispano: “Una riduzione inaccettabile”

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NAPOLI NORD – In questi giorni è balzata agli onori della cronaca la riduzione, per mancanza di fondi dei percorsi riabilitativi per i bambini provenienti da ASL extraterritoriali, in particolare quelli che interessano il Distretto 45 dell’ASL NA2 Nord che comprende i comuni di Caivano, Cardito e Crispano.

Tale riduzione comporta la diminuzione di ore di trattamenti riabilitativi di minori con diagnosi di autismo o altri disturbi del neurosviluppo. In pratica tenendo conto che questi soggetti necessitano di tali trattamenti in maniera continuativa e mirata negare o interrompere queste terapie equivale a compromettere il futuro di questi bambini, a vanificare anni di impegno da parte delle famiglie e degli operatori, a causare regressioni gravi, frustrazioni e sofferenza.

Si parla delle difficoltà del Distretto 45 perché nella quasi totalità dei casi appartenenti a questo distretto, per tali servizi, si servono al Centro Antares di San Nicola La Strada che ha già fatto sapere a parecchie famiglie che dato l’importante taglio avvenuto da parte della Regione Campania, non sarà più possibile sostenere tutti i pazienti finora seguiti.

Così si alza l’appello dei genitori che chiedono non solo il ripristino immediato dei trattamenti per i bambini attualmente in carico presso il Centro Antares, ma anche, con forza e urgenza, l’istituzione di un centro terapeutico pubblico, stabile e multidisciplinare per l’autismo e i disturbi del neurosviluppo, nel territorio del Comune di Caivano, sotto la competenza esclusiva dell’ASL Napoli 2 Nord – Distretto 45.

Un centro pubblico, non convenzionato, gestito e garantito direttamente dall’ASL, per assicurare accesso equo, trasparente e continuo alle cure. I centri convenzionati, pur svolgendo un ruolo importante, troppo spesso decidono arbitrariamente chi accogliere e chi no, escludendo famiglie fragili per motivi che nulla hanno a che vedere con criteri clinici o di urgenza. Non è ammissibile che l’accesso a cure essenziali venga subordinato a scelte discrezionali di enti privati.

La salute pubblica deve tornare a essere pubblica. Solo una struttura dell’ASL, controllata, accessibile e vigilata, può garantire la tutela piena e universale dei bambini con bisogni speciali, senza liste d’attesa infinite, selezioni opache o differenze territoriali.

I genitori di bambini autistici o che sofforno di altri disturbi del neurosviluppo chiedono che questa decisione venga immediatamente sospesa e riconsiderata, nel rispetto del diritto alla salute, all’educazione, all’inclusione e alla continuità terapeutica sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Essi si appellano alla responsabilità istituzionale e al dovere etico di tutte le autorità coinvolte, affinché nessun bambino venga escluso o si veda limitare il percorso riabilitativo per mere logiche organizzative o amministrative. Le terapie non sono un privilegio. Sono un diritto essenziale. Ci vuole una soluzione immediata, concreta e giusta.

A tal proposito abbiamo contattato il Sindaco di Crispano Michele Emiliano per sapere se le istituzioni si stiano muovendo per tutelare i diritti dei propri cittadini e davanti ai nostri taccuini dichiara: “La riduzione delle terapie per i bambini affetti da autismo che frequentano un centro di terapia in provincia di Caserta è inaccettabile. Da giorni sto seguendo personalmente l’evolversi di questa situazione, confrontandomi con genitori e associazioni che si battono per i diritti di questi ragazzi e delle loro famiglie nei territori a nord di Napoli.
Questi bambini hanno il diritto di ricevere le cure necessarie, senza alcuna riduzione o rimodulazione. Ho già avuto colloqui con la Regione e con i Sindaci dei comuni limitrofi per cercare soluzioni concrete. Da Sindaco, il mio impegno è chiaro: garantire i diritti dei bambini e tutelare le loro famiglie. Nessun passo indietro, nessun compromesso
“.

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