

Città
NAPOLI: servizio dei carabinieri nella zona Nord con arresti, sequestro di droga e denunce
Napoli – Maxi servizio di controllo realizzato dai Carabinieri della Stazione Marianella e dell’Aliquota Operativa della Compagnia Vomero.
I militari hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Napoli per detenzione di droga a fini di spaccio il 35enne V. R., dei Camaldoli, già noto alle forze dell’ordine, che dovrà espiare un residuo pena di 8 mesi e giorni 5 per detenzione di stupefacente a fini di spaccio in concorso.
L’operazione si è spostata in un edificio in via del Ponte, che ha portato i militari a rinvenire in un vano scale 170 grammi di hashish confezionati in 50 dosi e un coltello sporco di hashish.
Inoltre sono scattate diverse denunce nella zona a Nord di Napoli.
Risponderà di detenzione abusiva di armi un 43enne di Piscinola, già noto alle forze dell’ordine. Nel corso della perquisizione domiciliare i carabinieri hanno trovato una semiautomatica con matricola abrasa e carica.
E’ stato denunciato per furto aggravato di energia elettrica e violazione della privacy un 23enne di Forcella. Durante una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno scoperto che il ragazzo aveva allacciato il contatore dell’energia elettrica direttamente alla linea pubblica e aveva istallato lungo tutto il perimento della casa un sistema di videosorveglianza per monitorare l’arrivo forze dell’ordine.
E’ stata denunciata per evasione, invece, una 50enne di Marianella agli arresti domiciliari per droga. Quando i carabinieri sono entrati in casa per un controllo, lei non c’era.
Un 44enne di Materdei risponderà di possesso illegale di tabacco lavorato estero: dinanzi all’ingresso dell’ospedale Monaldi è stato trovato in possesso di 43 pacchetti di sigarette di contrabbando, che sono state sequestrate.
Un 28enne di Melito è stato infine denunciato perché sorpreso alla guida del suo honda sh 300 senza patente, che non ha mai conseguito, e perché è risultato sottoposto al divieto di rientro a Napoli per 3 anni.
campania
Oggetto: Ricoveri in barella lungo i corridoi nei reparti dell’ospedale di Battipaglia

L’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia è al centro di nuove polemiche, e stavolta è la Fials provinciale a sollevare il problema. Nella nota inviata ai vertici dell’Asl Salerno, l’organizzazione sindacale ha espresso gravi preoccupazioni in merito agli ennesimi ricoveri in barella, avvenuti il 1 dicembre scorso, lungo i corridoi dei reparti di Medicina e Ortopedia.Il segretario generale della Fials Salerno, Carlo Lopopolo, è stato chiaro sulla vicenda: “Questa disposizione, oltre ad esporre il personale a violazioni giuridiche, mette a rischio la sicurezza e la privacy dei pazienti. Non possiamo accettare che il corridoio sia considerato un luogo adeguato per garantire la riservatezza dei malati”, ha detto.
La Fials provinciale ha evidenziato diverse violazioni della normativa vigente all’ospedale battipagliese. In primo luogo, la mancanza di rispetto della normativa sulla privacy, poiché il corridoio non offre alcuna riservatezza ai pazienti. Inoltre, la disposizione non rispetta le normative di sicurezza, poiché la barella non fornisce un supporto adeguato alle manovre assistenziali. Giovanni Gargano, segretario aziendale della Fials Salerno per l’ospedale di Battipaglia, è stato molto critico sul tema: “Questa situazione è inaccettabile. La Fials aveva già segnalato i rischi derivanti dai ricoveri in sovrannumero con una nota del 12 ottobre scorso, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. La sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari è messa a repentaglio, e questa scelta errata va corretta immediatamente”.
La Fials, dunque, chiede la sospensione immediata dei ricoveri in barella e l’adozione di misure adeguate utili a risolvere il problema. “La piena responsabilità di questa situazione ricade sulla direzione dell’Asl, che deve assumersi la responsabilità civile e penale derivante da tali violazioni”, ha dichiarato Lopopolo.
La sicurezza e il rispetto delle normative vigenti, per la Fials provinciale, devono essere garantiti per assicurare la qualità delle cure e la sicurezza di tutti coloro che operano presso l’ospedale di Battipaglia.
Editoriale
Mentre il nuovo impone la sua linea, il vecchio si comporta come il “soldato fantasma” giapponese.

SANT’ANTIMO – Si mantiene stabile la situazione pre campagna elettorale anticipata all’ombra dell’Abbazia. La coalizione civica rappresentata dal garante Nicola Marzocchella viaggia a vele spiegate, grazie alla continua richiesta di aggregazione di altri soggetti politici del territorio che hanno potuto testare l’onda d’urto della coalizione rappresentata dai sette simboli riportati nella locandina postata dall’ex vicesindaco attraverso la sua pagina Facebook.
Dall’altro lato, al netto di quello che potranno fare o non fare i figli di papà con la Sindrome di Peter Pan, c’è Massimo Buonanno che da Sindaco sfiduciato dovrebbe sentire il bisogno di imporsi con i suoi e anche con chi non sponsorizza più il suo nome perché nutre interessi personali verso altri soggetti. Ma la cosa simpatica che salta agli occhi dei più attenti è la linea social che ha deciso di adottare l’ex Sindaco che, seppur va in giro ammettendo che le sue attenzioni attuali sono rivolte alla famiglia e che i suoi interessi verso la politica si potranno ripresentare con calma dopo le festività natalizie, sulla sua pagina Facebook pubblica avvisi comunali e non disdegna di postare foto che lo ritraggono con la fascia tricolore indossata, come se fosse mai stato sfiduciato.
Evidentemente, tanto forte è stato il trauma delle dimissioni dei 13 consiglieri che l’ex fascia tricolore abbia potuto essere stata vittima di qualche misunderstanding come il “soldato fantasma” Shoichi Yokoi.
Il soldato nipponico trovato sull’isola di Guam nel 1972 che ha continuato a combattere per il Giappone anche se la Seconda Guerra Mondiale era finita da tempo.
Nascosto in una grotta, per Yokoi la guerra non era mai finita e il Giappone non si era mai arreso agli Stati Uniti. Per lui le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki non erano mai state sganciate. Nonostante non avesse più incontrato militari del campo avverso da quasi tre decenni, il sergente dell’Esercito imperiale giapponese non aveva mai abbandonato la sua missione su un’isola considerata strategica nel confronto sul Pacifico. Tanto che oggi Guam è incorporata al territorio americano e ospita delle basi militari statunitensi, tornate di recente agli onori della ribalta per le nuove tensioni tra Washington e Pechino. Ma questa è un’altra storia.
Così come per il soldato giapponese che credeva di essere ancora in guerra, può darsi che per Buonanno il suo mandato non sia mai finito chissà, così per chi non si occupa della vita politica della propria città, il Sindaco Buonanno con la sua Comunicazione appare sempre il Sindaco di Sant’Antimo, con i suoi annunci sui disservizi della rete idrica e con le sue foto del passato che rievocano i momenti in cui indossava la fascia tricolore. Quindi se questi non sono traumi, si può benissimo pensare che sia una strategia comunicativa, dato che se si va ad indagare, la maggior parte dei cittadini non sa neanche che Buonanno non sia più il Sindaco di Sant’Antimo.
E tornando ai traumi che molto probabilmente abbia subito l’ex primo cittadino il mio pensiero non può che non andare agli altri due dimissionari di maggioranza che ad oggi non hanno ancora trovato una collocazione, pur andando in giro e proponendosi in ogni dove.
Parliamo di Pietro Paolo Di Matteo e Antimo Puca che non seguendo le orme dei loro due ex colleghi di NPD Andrea Petito e Francesco Cesaro, restano fuori dai giochi per un doppio imbarazzo. Il primo è quello fisiologico dettato dal fatto che non potrebbero essere candidati con Buonanno essendo stati loro a farlo cadere – anche se in politica tutto è possibile – e l’altro è dettato dalla mancanza di visione strategica, non avendo avuto in tempo il fiuto della grande coalizione che si stava creando nel mondo civico santantimese, laddove decidessero di aggregarsi a Marzocchella e laddove lo stesso decidesse di farli salire sul proprio carro, sicuramente i due si dovrebbero accodare ad idee e programmi già scritti e condivisi, dato che quella coalizione è già ricca di candidati e ben assortita. Per il resto staremo a vedere e ve lo racconteremo.
campania
Tentato furto di un borsello in un negozio, poi un pugno ad una commessa, l’intervento dei militari

I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano in Campania sono intervenuti in un negozio di articoli cinesi nella serata di venerdì. Poco prima un 24enne del posto era stato bloccato dal proprietario dell’attività per il furto di un borsello.
Il giovane nel cercare di fuggire – secondo quanto ricostruito dai militari – ha sferrato un pugno ad una commessa del negozio, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.Il 24enne è stato denunciato in stato di libertà per tentato furto e lesioni personali.
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