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POLITICA

Le mezze parole che piacciono alle lobby

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Ormai siamo nella società delle mezze stagioni, delle mezze verità e delle mezze parole.

Così per dire come stanno concretamente le cose, bisogna preventivamente fare un calcolo mentale da perfetti matematici, progettare congetture e iperboli da far invidia alle migliori menti matematiche.

Bisogna misurare le parole e i gesti, arrendersi di fronte all’evidenza e scegliere la strada più sicura, quella che non ti fa avere troppi nemici e ti fa raccattare quante più persone compiacenti possibili.

Così che se ci sono dei bambini al freddo perché ci si è dimenticati di comprare il combustibile per il riscaldamento scolastico, si preferisce dire che le classi erano “semifredde”, un po’ come certe pubblicità che ti vendono una fresca leccata estiva, pur sempre -in questo caso- di leccata si tratta.

Chi invece parla chiaro, “schiaffando” in faccia all’interlocutore la verità nuda e cruda, viene accusato di essere sboccato, poco elegante, giornalisticamente inappropriato.

Insomma, non si può scrivere merda, al massimo si può parlare di cacca, evitare di scrivere culo e usare il più aggraziato deretano, scansare i termini che possano suscitare ripugnanza alle gentili orecchie di chi ascolta.

Quindi, secondo questa dottrina, l’uomo da quattro soldi non può essere un uomo di M, una meretrice non può essere una P, mentre a una sana sc…ta si dovrebbe preferire un rapporto corporale atto a esprimere le pulsioni sessuali altrimenti represse.

Resta però una verità, quei bambini stamattina non avevano semifreddo, quelle classi non erano mezze calde, no, non lo erano, per niente! È qua ci starebbe bene una delle mie parolacce Por.Pu.

Di un bicchiere vuoto non si può dire che è pieno di aria, inutile ostinarsi a voler imbonire il politico di turno o il club calcistico per trarne profitto a scapito della verità.

La verità non ha mezze misure, è bianca o nera, si definisce con la sua stessa sostanza, tutto il resto è chiara e lucida determinazione di voler galleggiare sulla cacca, e prima o poi ci si annega.

 

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Caivano

Caivano in lutto per la scomparsa di Giacinto Russo: addio allo storico Presidente della Boys Caivanese

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Caivano è in lutto per la scomparsa di Giacinto Russo, ex Senatore della Repubblica nonché storico Presidente della Boys Caivanese.

Giacinto Russo si è spento questa notte all’età di 72 anni, dopo una lunga malattia.

Era medico, caivanese, amico di tutti, con una grande fede: la Boys Caivanese. Russo ha, in effetti, dedicato interamente la sua vita ai colori a strisce gialloverdi; ottenendo anche degli ottimi traguardi sportivi. Dopo 30 anni dall’ultima volta, sotto la sua stessa presidenza, ha riportato la Caivanese dalla Promozione all’Eccellenza, nella stagione calcistica appena conclusa. Nell’ultimo periodo, Giacinto Russo stava preparando l’altro grande e atteso evento sportivo cittadino: la blasonata Coppa Caivano, gara di ciclismo internazionale, una delle più antiche (prima edizione nel 1910), seconda soltanto al blasonato Giro d’Italia (1909) e considerata un vero e proprio trampolino di lancio per i futuri campioni del pedale.

L’ex Senatore, oltre ad essere stato amato e stimato presidente della Boys Caivanese ed organizzatore della Coppa Caivano, aveva ricoperto anche la carica di Consigliere Comunale e Assessore provinciale.

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Frattaminore

Frattaminore, il mercato nuovo senza posti: le piazzole sono passate da 137 a 101

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Scoppia la polemica tra le associazioni e i sindacati della categoria dei cosiddetti “mercatali” e l’amministrazione comunale di Frattaminore, guidata dal Sindaco Giuseppe Bencivenga. Il motivo?, il nuovo mercato settimanale è stato ridotto: si è passati dalle 137 piazzole di sosta, comprese nell’area del vecchio mercato, alle 101 previste dopo la riqualificazione della nuova struttura del mercato, finanziata con un milione e mezzo di euro dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

L’allarme sulla riduzione delle piazzole di sosta è stato lanciato da Vincenzo Del Prete, figlio del sindacalista Federico, medaglia d’oro al valor civile, ucciso dalla camorra casertana nella sede del suo sindacato a Casal di Principe.

“All’inizio di aprile, sono stato contattato da numerosi colleghi assegnatari di piazzole, allarmati dalle voci insistenti che riportavano il sicuro taglio di alcune piazzole di sosta – denuncia Vincenzo Del Prete – Abbiamo cercato più volte – continua – un incontro con l’amministrazione comunale, ricevendo solo un inspiegabile silenzio. Due settimane dopo la delibera 108, la stessa giunta dispone con delibera numero 129, rettifica la precedente, con un taglio sul numero dei posti assegnati ai “ mercatali” e ad accordo raggiunto, senza confronto, viene stravolto tutto. Per questo abbiamo affisso i manifesti con i fiocchi neri il primo maggio, visto che tolgono il lavoro a chi già e precario“.

L’Assessore delegato di Frattaminore Alfonso Guida chiarisce: “Il taglio riguarda solo alcune piazzole, un provvedimento necessario per adeguare le misure si sicurezza, nello specifico una strada con doppia uscita in caso di emergenza e la distanza di mezzo metro tra una piazzola e l’altra così come prescrive la normativa. Voglio precisare che venti piazzole saranno libere”.

La polemica sembrerebbe terminata ma, per niente convinti dalle dichiarazioni dell’assessore, lo scorso ventinove aprile, con una pec, l’associazione “Insieme per Federico Del Prete”, ha protocollato al Comune una corposa richiesta di accesso agli atti.

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Attualità

Il Napoli Comicon discrimina i giornalisti pubblicisti

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I giornalisti professionisti hanno la possibilità di accedere esibendo semplicemente il tesserino di iscrizione all’Ordine dei giornalisti; i pubblicisti, invece, non dispongono di questa possibilità trovandosi davanti ad un ostacolo ingiustificato. È quanto accaduto durante la prima giornata della XXV edizione del Napoli Comicon, il Salone Internazionale della Cultura Pop dedicato al mondo del fumetto e dell’intrattenimento.

A denunciarlo sono i tre consigliere pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, ovvero il Vice Presidente e Consigliere Nazionale Figec Cisal Mimmo Falco, il tesoriere Salvatore Campitiello e Massimiliano Musto. I tre consiglieri hanno rivolto un appello pubblico al presidente dell’Odg Campania, Ottavio Lucarelli, chiedendo il ritiro immediato del patrocinio dell’Ordine alla manifestazione.

Una grave forma di discriminazione, che non trova fondamento nelle norme e nelle prassi adottate in eventi di questa portata e di questa natura, e che rischia di mettere in discussione i principi di equità e inclusione.

Oggi si attende una risposta ufficiale da parte dell’Odg Campania, mentre gli organizzatori del Comicon si trovano sotto pressione per chiarire la loro posizione e le modalità di accesso all’evento. 

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