CRISPANO – Via Pizzo delle Canne. Primo piano, stanza del sindaco. Incontriamo Michele Emliano, il sindaco, sommerso tra una montagna di carte, seduto alla sua scrivania e impegnato a lavorare per il suo paese.
Buongiorno sindaco, la ritroviamo qui dove l’abbiamo lasciata l’ultima volta, al Comune, dietro la sua scrivania.
“Il lavoro è davvero tanto. Tantissimo abbiamo fatto e tantissimo c’è ancora da fare. Siamo solo alla metà dell’opera. I cittadini mi hanno premiato con un consenso enorme e mi hanno chiesto di restare. Ed io sto facendo solo il mio dovere cercando di meritare ogni giorno, con il lavoro, la competenza, il sacrificio, l’impegno, la costanza, la loro fiducia. Siamo a metà strada”.
I primi cinque anni sono stati perfetti sul piano amministrativo. Non lo dice “Minformo” ma lo raccontano i fatti. Lei ereditava uno scioglimento per camorra e qualche anno di commissariamento. Ha governato cinque anni e alle ultime elezioni i cittadini le hanno riconfermato la fiducia con percentuali bulgare. Cosa si aspetta da questi secondi cinque anni di amministrazione?
“Oggettivamente ho ereditato una situazione brutta, complicata. Ma quando mi sono candidato a sindaco per la prima volta, conoscevo bene la situazione. Quindi, ho scelto di mettermi in gioco nonostante sapessi fosse difficile. Ed i fatti fino a qui premiano il nostro lavoro. Non bisogna abbassare mai la guardia. Lo ripeto ogni giorno. Ma siamo soddisfatti di quanto fatto fino a questo momento. Abbiamo il dovere di continuare su questo percorso”.
E da questa consiliatura? Cosa si aspetta?
“Continuare l’ottimo lavoro di squadra messo in campo nei primi cinque anni. Realizzare ciò che abbiamo programmato, in particolare nei lavori pubblici, sulla scuola, sull’ambiente, per migliorare i servizi e la vivibilità. E poi porre le basi per programmare anche il futuro. Una buona amministrazione lavora così: realizza nel presente e programma per il futuro. Quello che abbiamo fatto nella precedente consiliatura e che continueremo a fare in questi cinque anni che abbiamo davanti. Raccogliere i risultati di quanto seminato e lasciare in eredità alla futura amministrazione finanziamenti e progetti da realizzare nell’ottica della continuità”.
Il futuro. Appunto. Domanda scomoda: per i Comuni sotto i 15mila abitanti, proprio come Crispano, è possibile che il sindaco si possa ricandidare alla guida dell’Ente per la terza volta consecutiva. Ci sta pensando? È un’opzione che mette in conto?
“La legge lo consente ma innanzitutto le dico che parlarne cinque anni prima è davvero presto e pure inutile. Noi ragioniamo da squadra e insieme abbiamo sempre preso le migliori decisioni che hanno prodotto risultati concreti per la nostra comunità in termini di buona amministrazione e di vivibilità. E lo stesso abbiamo sempre fatto e faremo sul piano politico. Davanti abbiamo tante sfide, anche elettorali, e come squadra siamo all’altezza di affrontarle tutte da protagonista, scegliendo sempre il candidato migliore in quel momento. Personalmente sono a disposizione della squadra e della mia comunità. E questo vale per ogni singolo assessore ed ogni singolo consigliere. Quando arriveranno i tempi per scegliere candidati a qualsiasi livello, ci preoccuperemo di fare la scelta giusta perché per fortuna vantiamo una classe dirigente competente, radicata e rappresentativa”.
Il rapporto con le opposizioni è stato caratterizzato in questo avvio di consiliatura da polemiche al vetriolo su fatti comunque importanti. Che idea si è fatto?
“Non voglio alimentare scontri. Le dico la mia concezione della politica. La maggioranza governa, la minoranza controlla. E sugli atti qualificanti o nei momenti difficili, si fa quadrato, nel rispetto della distinzione dei ruoli, non attorno al sindaco, ma attorno alla città. Avrei preferito qualche polemica in meno e qualche aiuto in più. È semplice stare lì a denunciare le cose che non vanno. Queste realtà sono piene di problemi. Più difficile è rimboccarsi le maniche e tentare di risolverli. Giustifico anche la polemica, purché costruttiva, finalizzata a risolvere un problema. Alzare polveroni per screditare un’amministrazione penso che sia inutile, poco corretto e non offre alcun contributo al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Spero che la minoranza maturi sotto questo punto di vista”.
Quali sono i colpi in canna dell’amministrazione in relazione agli obiettivi amministrativi imminenti?
“Non mi piacciono gli annunci. Fino ad oggi abbiamo fatto tanto, riqualificazione di piazze, di strade, di fogne, di servizi, la pubblica illuminazione, abbiamo fatto tanto sul fronte delle opere pubbliche e della vivibilità; risultati storici. Mi piace ricordare l’inizio dei lavori di riqualificazione dello stadio comunale e l’apertura del cantiere per riqualificare il rione “Cappuccini” attraverso un progetto che ne migliora l’estetica, la vivibilità e attraverso strutture e servizi quel quartiere diventa sempre di più parte integrante col centro città. A breve annunceremo l’avvio dei lavori di altre opere pubbliche. Posso solo dire che partirà quella che definisco la “stagione delle grandi opere”. Crispano diventerà un cantiere a cielo aperto ancora di più. Ci saranno disagi ma li sopporteremo perché a fine lavori avremo un paese con un volto nuovo, migliorato, più vivibile, attrezzato. Sarà la nostra soddisfazione, il nostro orgoglio”.
Poi ci sono ancora alcuni problemi da risolvere. La villa comunale ad esempio, il decoro urbano, il verde pubblico…
“Ripeto, i problemi non mancano e non abbiamo la bacchetta magica. L’ho detto in apertura: tantissimo è stato fatto e tantissimo c’è ancora da fare. Nella gestione non siamo abituati ad entrare, e mi riferisco anche alla questione della villa comunale. L’appalto si è concluso e tocca agli uffici dirimere qualsiasi situazione legata alle procedure e alla verifica di esse. Il nostro ruolo riguarda il controllo e l’indirizzo. Su questo non ci sono falle, le posso assicurare. Così come le assicuro che appena riapriremo la villa comunale, avremo la certezza di averlo fatto nella totale legalità di scelte, azioni e procedure”.