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POLITICA

M5S: Sospetti sul gruppo IGEA di Sant’Antimo

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“Se risultassero vere le circostanze e le gravissime accuse emerse nell’inchiesta che oggi ha portato in carcere tra gli altri gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro e che tirano in ballo anche il centro diagnostico Igea di Sant’Antimo, ci ritroveremmo di fronte a una delicata questione di opportunità visto che il centro medico è convenzionato con il Servizio sanitario nazionale e accreditato presso la Regione Campania”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle rispetto alla clamorosa inchiesta condotta dalla DDA e dai Ros dei carabinieri. “Dalle notizie di stampa si apprende che diversi collaboratori di giustizia nei loro verbali parlano a più riprese del Centro Igea di Sant’Antimo – sottolinea Ciarambino – la nostra attenzione era già caduta su questa struttura a seguito dello scandalo sulle truffe del cartellino al Loreto Mare”. “Dalle notizie di stampa relative a quell’altra indagine era infatti emerso – aggiunge – che medici e operatori del servizio sanitario pubblico avrebbero lavorato abusivamente proprio nel centro diagnostico Igea di Sant’Antimo”.

“Su questa vicenda ancora tutta da chiarire abbiamo all’epoca depositato un’interrogazione – evidenzia – perché oltre ai dovuti accertamenti dell’autorità giudiziaria, crediamo che occorra con urgenza avviare controlli da parte degli uffici regionali, per verificare se il centro medico ha violato i principi di trasparenza e leale collaborazione, oltre che di legalità, al cui rispetto sono tenute le strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale”. “Alla luce dell’inchiesta della Procura di Napoli e delle gravi accuse rivolte al titolare del Centro – continua – pensiamo che occorra con urgenza a maggior ragione porre l’attenzione sul Centro Igea, che oggi eroga prestazioni sanitarie per conto della Regione Campania, finanziate con denaro pubblico”. “C’è un tema che porteremo nell’agenda politica del Consiglio regionale e delle commissioni competenti – conclude Ciarambino – il rapporto tra sanità pubblica e privata, il rispetto e la verifica continua dei requisiti e l’assoluta trasparenza a cui queste strutture, alla stregua di quelle pubbliche, sono obbligate”.

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POLITICA

Cardito si tinge di rosa per la prima tappa del Giro Mediterraneo. Il sindaco Cirillo: “Occasione unica per la nostra città”

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Cardito si tinge di rosa. Venerdì 19 aprile la città è pronta ad
accogliere la prima tappa del “Giro Mediterraneo Rosa” una delle
più importanti competizioni femminili in bicicletta. Cinque tappe;
più di 638 chilometri; due regioni attraversate (Campania e Puglia),
toccando il mar Tirreno e l’Adriatico; 131 partecipanti per un totale
di 22 squadre; 14 nazioni rappresentate e provenienti da ogni
continente.
La partenza nella cittadina carditese è prevista alle ore 13.30, in
piazza Garibaldi, dove sarà allestita l’area di accoglienza per le
atlete e saranno montati dei giochi gonfiabili per i bambini. Il Giro
Rosa del Mediterraneo è destinato a diventare un vero e proprio
viaggio attraverso la storia, la cultura e le bellezze turistiche dei
territori dell’area metropolitana di Napoli. Con il sottotitolo
“Storia, percorsi, tradizioni, ambiente e natura”, l’edizione
2024 del Giro si propone di mettere in primo piano l’attenzione sul
territorio e sui luoghi che ospiteranno le tappe dell’evento.
Il primo cittadino di Cardito l’ing. Giuseppe Cirillo ha espresso
soddisfazione per l’arrivo della competizione ciclistica femminile a
Cardito: “Per la nostra città accogliere l’arrivo della tappa
inaugurale del prossimo Giro Mediterraneo Rosa sarà motivo di grande
orgoglio. È un’occasione unica per i carditesi per conoscere da
vicino le campionesse del ciclismo. Sarà una grande giornata di sport
e di festa per tutta la comunità”.

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POLITICA

Napoli, uomo accoltellato durante una festa: i particolari

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Shock a Napoli, dove nella serata di ieri un uomo è stato accoltellato durante una festa in via Ponti Rossi. Si tratta di un 31enne originario dello Sri Lanka, colpito diverse volte in numerose parti del corpo.

Pertanto è stato subito portato all’ospedale Cardarelli, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è in pericolo di vita. Intanto i carabinieri della Compagnia Vomero indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili.

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Attualità

Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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