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Torre Annunziata: Crollo di una palazzina, si scava. [Foto] e aggiornamenti

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Intorno alle 6 di stamattina a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, è crollato un palazzo. Al lavoro 30 vigili del fuoco che scavano fra le macerie della palazzina. Da indicazioni dei pompieri, potrebbero essere 8 i dispersi. Due le famiglie che risiedono nella struttura.

“Nel palazzo crollato erano in corso lavori di ristrutturazione”. Lo ha reso noto il sindaco di Torre Annunziata.

  • Continuano le ricerche dei vigili del fuoco insieme alle unità cinofile dei probabili dispersi nel crollo di Torre Annunziata: “Nessuna persona individuata al momento”, scrivono i pompieri su twitter alle 9.45.
  • Sono impegnate a Torre Annunziata le Unità cinofile della Protezione civile della Regione Campania per la ricerca delle persone che risultano disperse nel crollo della palazzina. Si lavora incessantemente. Ancora interrotto il collegamento ferroviario della Circumvesuviana a causa dei massi caduti sui binari. La Protezione civile della Regione Campania sta operando a supporto dei vigili del fuoco e del Comune.
  • A Torre Annunziata proseguono le ricerche “senza riscontri”, come fanno sapere i Vigili del fuoco. Nelle operazioni sono rimasti contusi due pompieri. In arrivo squadre Usar da Lazio e Toscana.
  • “È un’Italia a rischio crollo, ma vediamo bene cosa è successo a Torre Annunziata. Per ora c’è solo cordoglio se ci saranno vittime poi vedremo”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, a margine dell’incontro nella Sala Nugnes di via Verdi, commenta il crollo della palazzina a Torre Annunziata.
  • “A me risultano due famiglie disperse, una composta da genitori e due bambini, un’altra da tre persone adulte. I primi due piani erano disabitati e interessati da lavori di ristrutturazione. Dove risiedevano le famiglie dei dispersi erano il terzo e quarto. Connessione tra i lavori e il crollo? Non possiamo dirlo”. Così il sindaco di Torre Annunziata Gennaro Ascione sul crollo di stamattina.
  • Si scava a mani nude a Torre Annunziata per cercare di recuperare gli otto dispersi nel crollo del palazzo. Insieme alle Unità cinofile, la Protezione Civile della Regione Campania ha inviato sul posto altri quaranta volontari delle associazioni limitrofe.
    La situazione è complessa a causa del completo sgretolamento dell’ala dell’edificio e per le parti pericolanti che incombono sui soccoritori. In vista della sera, si stanno predisponendo le attività necessarie come l’invio di gruppi elettrogeni e torri faro. Sul posto anche il consigliere del Presidente De Luca alle emergenze di Protezione civile, Nello Di Nardo.
  •  «Chiamatelo “fascicolo del fabbricato”, “patente degli edifici”, “carta d’identità dei palazzi” ma un documento che attesti la conformità strutturale di un’opera è ormai un’esigenza normativa non più rinviabile». Lo ha detto Gianpiero Falco, presidente Confapi Napoli, commentando il crollo di una palazzina, avvenuto questa mattina, a Torre Annunziata.
    «Si tratta di uno strumento che può letteralmente salvare la vita – aggiunge – perché prescrive l’aggiornamento costante dei dati e vincola tutta una serie di specifiche autorizzazioni all’adempimento di procedure che oggi, invece, sono del tutto incontrollabili. Coi risultati che abbiamo sotto gli occhi».
    «Il patrimonio edilizio napoletano si sta sgretolando nell’indifferenza generale. E, nei contesti più degradati dal punto di vista socio-economico, questo rappresenta anche un problema di ordine pubblico».
    «Ci sono palazzi fatiscenti, abusivi e irregolari, dal punto di vista amministrativo e manutentivo di cui nessuno si preoccupa. Nemmeno, purtroppo, gli Enti locali che dovrebbero invece esercitare il monitoraggio sul territorio. Il “fascicolo del fabbricato” – conclude Falco – è l’unica strada percorribile ma purtroppo ancora tanti non se ne rendono conto».

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Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

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Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

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Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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