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Napoli

Ciro Scarciello chiude: una sconfitta per l’umanità

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Ciro Scarciello chiude la sua attività, una notizia di quelle che vengono riprese dai giornali, discussa sui forum, commentata in ogni dove sui social, almeno negli ambienti vicino a quella napoletanità che ancora coltiva la speranza di riaffiorare da quel pantano ideologico e culturale in cui è affondata negli ultimi anni.

Una notizia da numeri grossi, da migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti in cui ognuno ha la sua da dire, dove si esternano concetti filosofici, religiosi, legali e ci si incavola con un sistema che non sa, o non vuole, salvaguardare i cittadini.

Di solito lo si fa stando in pantofole, mentre si fuma una sigaretta o si sta al bar a sorseggiare l’aperitivo che va di moda, un tuffo nell’altrui disgrazia che ci dona quella tranquillità per continuare a vivere i nostri giorni stando al di qua della barricata della serenità.

Insomma, è come andare a trovare l’amico ammalato e cercare di consolarlo, dire che si sta peggio di lui e che, nonostante tutto, ci si sforza di sopportare, mentre il paziente soffre le pene dell’inferno e non saprebbe come meglio spiegarci che, a lui, delle nostre sofferenze importa come il Toronto che vince lo scudetto.

Ciro abbassa le saracinesche, lo avrò letto centinaia di volte in questi giorni, e l’indignazione corre sui social mentre la vita continua a fare il suo lavoro, gli impiegati continuano ad andare al lavoro, le mamme allattano i neonati, qualcuno muore, altri delinquono, gli scienziati sperimentano il prossimo viaggio su Marte.

C’è una parte malata di questa umanità che è contro l’umanità, esattamente come un cancro, quella malattia contro cui si prova a combattere e a cui spesso si soccombe. C’è una parte di società che non sa cosa significhi collettività e continua a vivere come se si potesse farlo da soli, che mangia il pane e non pensa alle mani che lo hanno impastato, che beve acqua senza avere la consapevolezza dell’intricata matassa di tubi e dell’ingegneria che serve per portarla fino a casa, che beve vino e non ha la minima idea di come venga prodotto.

Tutto esiste perché c’è.

Ho letto che la sconfitta di Ciro è una sconfitta per i napoletani, che ancora una volta ha vinto la camorra predando le paure altrui, della gente che “meglio farmi i cazzi miei, ‘o salumier a fatto o strunz e mica ci posso andare io di sotto?”.

La chiusura di quell’attività, invece, è una sconfitta per l’umanità e non per l’essere umano che tanti intendono come sinonimo.

L’umanità – dell’essere umano – è quella che ci mette in una posizione di condivisione estrema, nel bene e nel male, degli eventi funesti che colpiscono il prossimo.

L’umanità avrebbe preteso che in quel negozio, nonostante gli imperativi di quella montagna di merda rappresentata dalla camorra, ci fossero entrati centinaia di esseri umani ad abbracciare un fratello colpito dal male fatale della parte incancrenita della collettività, una serpe che usa l’arma della paura altrui per vincere il terrore che un giorno qualcuno possa schiacciargli la testa.

Ciro non deve prendersela con i giornalisti, la colpa è della gente che ha avuto paura e che lo ha costretto a chiudere.

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campania

Ischia e Procida. Controlli dei Carabinieri nel weekend, denunce e sanzioni sulle isole. Sorpresi due minori in un centro scommesse

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Ischia e Procida nella lente dei controlli dei Carabinieri. Le due isole sono state presidiate per l’intero weekend, le strade principali puntellate da decine di pattuglie della locale Compagnia.
Sequestrati 35 grammi di hashish, divisi in 7 barrette. La droga era nascosta in un muretto a secco che costeggia via Belvedere di Forio. Dovrà rispondere di porto abusivo di armi un 25enne di Lacco Ameno, sorpreso in strada con un coltello a farfalla. Denunciato anche un 46enne, trovato fuori dalla sua abitazione nonostante fosse sottoposto ai domiciliari.

Sanzionato il titolare di un centro scommesse di Procida. Durante i controlli i militari hanno scoperto che due ragazzini di 15 anni fossero nel locale a giocare a videopoker. Nessuno dei dipendenti si era curato di verificare l’età dei due piccoli clienti. Salata la multa pari a 6666 euro. Richiesta all’ufficio dei monopoli la chiusura temporanea dell’esercizio e la sospensione della licenza. Denunciati per violazione di sigilli due imprenditori ischitani: il mese scorso i carabinieri li avevano segnalati all’Autorità giudiziaria per alcuni abusi edilizi realizzati in un hotel di Serrara Fontana Questo fine settimana è stato rilevato che i sigilli fossero stati rimossi. In corso altri lavori edili non autorizzati. Non sono mancate sanzioni per uso personale di stupefacente. 3 le persone con hashish nelle tasche. I controlli continueranno anche nei prossimi giorni.

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Benevento

Benevento. Controlli sulla movida dei Carabinieri, tratto in arresto un 36enne

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Ancora controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, soprattutto concentrati nel fine settimana, per prevenire e reprimere lo spaccio di sostanze stupefacenti, gli atti vandalici e il fenomeno dei furti in abitazione. I Carabinieri della Compagnia di Benevento, nel fine settimana hanno aumentato il numero delle pattuglie presenti sulle strade di tutto il territorio di competenza, presenti anche gli equipaggi in borghese, dislocati nelle zone della movida del centro di Benevento, per un’operazione di pattugliamento anche a piedi per le vie ed i vicoli del centro della città, più volte preda dei vandali, per prevenire la formazione delle cd. baby gang, per assicurare il divertimento e sostenere un deflusso senza pericoli ai tanti ragazzi che hanno preso parte alle serate nei locali, al fine di evitare le cosiddette stragi del sabato sera.

Tali servizi, oltre a porsi l’obiettivo di garantire una funzione di deterrenza e, se nel caso, di intercettare tempestivamente qualsivoglia tipologia di reato, può far sentire la presenza rassicurante dell’Arma e fornire intervento in caso di bisogno. L’attività ha garantito nel centro storico un controllo delle vie e delle piazze difficilmente raggiungibili con autovettura di servizio e maggiormente frequentate nel weekend, registrando e annotando eventuali persone sospette.

Nell’ambito dei controlli è stato tratto in arresto un 36enne di Benevento in esecuzione di ordinanza di aggravamento della misura cautelare, già in atto, degli arresti domiciliari per furto aggravato. L’uomo, a seguito dei controlli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, è stato trovato più volte in violazione delle prescrizioni impostegli, motivo per il quale per lui si sono aperte le porte del carcere di Capodimonte. Nel corso dei servizi, sono stati controllati oltre 80 mezzi e 137 persone, numerose le sanzioni al Codice della Strada elevate. L’uomo arrestato è, pertanto, allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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campania

Borseggiatori e mezzi pubblici, carabiniere evita lo scippo grazie al suo intervento alla metro di Montesanto un 53enne è finito in manette

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Un carabiniere libero dal servizio della stazione Napoli San Giuseppe si trovava in piazza Montesanto per prendere la metro. In quegli istanti, tra le chiacchiere di ragazzi o la musica riprodotta dalle cuffie nelle orecchie, il militare ha notato un movimento sospetto: un uomo aveva preso uno smartphone dalla tasca di un passante. Il militare immediatamente è intervenuto e lo scippatore ha provato a scappare. Una corsa durata un centinaio di metri, col militare che alla fine è riuscito a bloccare l’uomo e arrestarlo.

Lo smartphone è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario. La perquisizione personale dello scippatore – un 53enne napoletano – ha permesso di rinvenire e sequestrare anche un coltello a serramanico. Ora dovrà rispondere di furto con destrezza e di porto di oggetti atti ad offendere.

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