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Ambiente

FRATTAMAGGIORE, sequestrata l’area PIP, smentiti il sindaco e i professionisti della politica

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FRATTAMAGGIORE – Va avanti già da diversi giorni la polemica sollevata dagli attivisti del Meetup 5 stelle di Frattamaggiore che giustamente facevano notare l’abbandono di alcuni sacchi di amianto lasciati lì da circa 18 mesi, mettendo in allarme le forze dell’ordine e la cittadinanza tutta sul gravissimo pericolo che incombeva sulla cittadinanza di Frattamaggiore e Grumo Nevano, essendo l’area in questione ubicata su un terreno posto al confine dei due comuni. Encomiabile il lavoro svolto dagli attivisti di Frattamaggiore che non si sono fatti deprimere dalle parole del primo cittadino che, a quanto pare, stando ai fatti, ha torto sulla questione, quando dichiarava apertamente attraverso un video postato su facebook che l’amministrazione avesse tutto sotto controllo.

A quanto pare, in realtà all’amministrazione qualcosa è sfuggita. Riportiamo di seguito il comunicato stampa dei colleghi di Grumo Nevano news: “In questo momento i Carabinieri del Gruppo di Napoli, Regione Carabinieri Forestale Campania, hanno posto l’area sotto sequestro penale! Smentiti il sindaco Marco Antonio Del Prete e tutte le persone che avevano accusato il Movimento 5 Stelle, i cittadini e i media con Grumo Nevano News in prima linea, di creare allarmismi. L’intervento dei Carabinieri che hanno sequestrato tutto, è la prova che le perplessità, i timori per la nostra salute non erano campati in aria, a dispetto dei professionisti della politica. Adesso si attendono gli sviluppi penali della faccenda, altro che allarme sociale! Si spera inoltre che il tutto possa essere bonificato nel più breve tempo possibile con la totale rimozione dei sacchi. Con la sicurezza e la salute di noi tutti non si scherza e non si tenta di minimizzare. Vi terremo informati degli sviluppi”.

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Ambiente

Caivano, rimossi e alienati settantacinque veicoli

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La Commissione Straordinaria, composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro, fin dai primi giorni dell’insediamento, ha disposto una serie di sopralluoghi sul territorio cittadino al fine di ottenere una mappatura delle problematiche ambientali ivi presenti.
La polizia municipale, sotto il comando di Espedito Giglio, hanno effettuato controlli capillari in sinergia con il settore di tutela ambientale del comune caivanese.
Sono stati rimossi e alienati 75 veicoli, con molta probabilità di origine furtiva, abbandonati in particolare nelle campagne della frazione di Casolla Valenzano e lungo le strade limitrofe.
La Commissione Straordinaria ha voluto esprimere – con una nota ufficiale – la grande soddisfazione per i risultati delle operazioni finora effettuate dal personale impegnato nell’attività di bonifica del territorio.

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Attualità

Campi Flegrei, per la tv svizzera: “Napoli sarà sepolta come Pompei”

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Il messaggio alquanto, esageratamente, allarmista, è stato lanciato dalla Radiotelevisione Svizzera di lingua italiana (RSI) attraverso un documentario che, inevitabilmente, farà parlare di sé.
Secondo alcuni scienziati, ivi intervistati, la città partenopea sarà sepolta sotto i 30 metri di cenere. “Napoli: il supervulcano che minaccia l’Europa” è il titolo, dalla durata di 42 minuti e 24 secondi, reso pubblico il 4 aprile scorso. Più che le immagini catastrofiche, e gli scenari apocalittici, presenti nel reportage, grazie all’IA, a destare preoccupazione – più o meno legittima – sono le dichiarazioni dei diversi studiosi interpellati. Quest’ultimi paventano scenari apocalittici che coinvolgerebbero anche altre città d’Europa.
Linea scientifica, questa, agli antipodi rispetto l’approccio della nostra Protezione Civile sull’elaborazione del piano di evacuazione.

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Ambiente

Varcaturo: pronta la demolizione di un noto hotel

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E’ quasi tutto pronto per la demolizione definitiva dell’Hotel Serena, ubicato in via Madonna del Pantano, in quel di Varcaturo. Il provvedimento è della Procura di Napoli Nord, dopo aver constatato l’abusivismo imperante nella struttura in questione.
Struttura che è risultata essere prive di qualsiasi autorizzazione amministrative e – per giunta – le opere ivi realizzate risultano non aver rispettato i criteri antisismici.

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