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Politica

PORTICO di CASERTA, controdeduzioni al manifesto. Massaro: “I debiti sono stati fatti da Oliviero”

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PORTICO di CASERTA – Ormai è una battaglia serrata tra maggioranza e opposizione sui debiti fuori bilancio, ognuna delle fazione cerca di far valere le proprie idee e cerca di farle comprendere alla cittadinanza, peccato però che quando si parla di bilancio, non si devono mettere in pratica delle idee, ma bisogna fare dei meri calcoli matematici e la matematica, si sa, non è un’opinione, ma a quanto pare a Portico di Caserta sono in grado di far cadere anche delle certezze antiche che durano da secoli.

Dopo l’articolo, apparso ieri sulle nostre pagine, riguardante il manifesto fatto dall’amministrazione sui debiti fuori bilancio, l’opposizione ha voluto fortemente ribadire per far capire alla cittadinanza quanto si sbaglia la maggioranza, ma quanto soprattutto il sindaco Oliviero sia complice e consapevole dell’esistenza di quei debiti che assolutamente vuole riconoscere fuori bilancio. Infatti, facendo delle indagini incrociate, abbiamo potuto appurare che quando sul manifesto si parla, in maniera generica, di debiti dovute a sentenze del TAR dove il Comune di Portico è passato in giudicato, sicuramente si fa riferimento anche a delle sentenze collezionate sotto la gestione Piccirillo, quando Giuseppe Oliviero, l’attuale sindaco, era nominato Presidente del Consiglio. Qua la domanda sorge spontanea: l’attuale sindaco ha permesso, da Presidente del Consiglio, che l’amministrazione di cui faceva parte approvasse per cinque anni consecutivi il bilancio nascondendo quei tipi di debito? Se fosse così se non di negligenza si tratterebbe di incoerenza.

D’altronde tutta la cittadinanza portichese sa benissimo che Giuseppe Oliviero non è un politico della prima ora e che al Comune di Portico ha svolto altri ruoli, altrettanto di responsabilità e quindi non può venire a raccontare al paese che di quei debiti se ne è accorto solo il 27 Luglio scorso, allora se è da escludere già quest’ipotesi vuol dire che si vogliono riconoscere tali debiti fuori bilancio, per un motivo ancora ignoto, ma sicuramente perché si conosceva benissimo l’esistenza.

A tal proposito la nostra testata ha raccolto delle dichiarazioni abbastanza autorevoli dal gruppo di minoranza per capirne un po’ di più e nell’occasione il consigliere di opposizione Gerardo Massaro davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Se le bugie hanno le gambe corte, il nostro sindaco camminerebbe con le braccia. Questa è la prima cosa che mi viene in mente parlando della polemica inutile sui debiti fuori bilancio che il nostro primo cittadino ha voluto gonfiare sul territorio. Partendo dal presupposto –continua Massaro– che fino ad adesso gli unici veri debiti veramente accertati, sono stati creati proprio da Giuseppe Oliviero quando ricopriva altre cariche istituzionali, per colpa anche di alcuni incarichi affidati ai suoi amici e precisamente, entrando nei meriti, al punto 5 e 6 sono dei debiti accumulati verso alcuni professionisti, nello specifico, Avv. Golino e Avv. Vallo e qui va detto che quest’ultimo, in realtà è l’avvocato che ha difeso il Comune di Portico su un contenzioso aperto col Comune di Maddaloni e stando ad alcune voci confidatemi da alcuni consiglieri dell’epoca, fu segnalato proprio da Oliviero perché suo amico”.

“Volendo analizzare voce per voce, –puntualizza il consigliere di minoranza– io sono in grado perfettamente di smontare qualsiasi tesi riguardante quanto scritto su quel manifesto, partendo dal primo punto: quando si parla di debito verso la tesoreria, quella non è altro che un’anticipazione che la tesoreria elargisce nei confronti di tutti i Comuni d’Italia e alla quale tutti i Comuni ricorrono perché se no, ad inizio anno, non avrebbero neanche i soldi per pagare gli stipendi e il Comune di Portico può attingere da questo fondo fino ad € 1.900,00 pari ai 5 dodicesimi di quello che incassa dalle tasse come per legge. Per quanto riguarda il secondo punto, i debiti verso la Impresud srl, che vogliono per forza riconoscere come debiti fuori bilancio e che voi ampiamente avete descritto e sviscerato, in realtà sono debiti che già sono previsti in bilancio tra le uscite. Se proprio vogliamo essere trasparenti, in realtà ci dovrebbero dire, quanto il Comune di Portico deve ancora incassare di TARI dai cittadini. Al terzo e quarto punto in realtà si parla sentenze e servizi in maniera piuttosto superficiale senza far comprendere bene di cosa si stia parlando, ma sicuramente all’interno di quelle vertenze ci sono quelle contro la Dott.ssa Di Meo e quella contro il Comune di Maddaloni nate sotto la gestione Piccirillo e stiamo parlando di quando Oliviero era Presidente del Consiglio e delegato al sociale. Quindi se in quegli anni i debiti riguardanti il settore sociale non sono stati inseriti in bilancio, la responsabilità è principalmente sua, visto che se inseriti in tempo, forse si potevano anche pagare senza far maturare ulteriori spese ed interessi. Per quanto riguarda il punto dei debiti delle agenzie delle Entrate sicuramente riguardano varie registrazioni di sentenze tra cui i ricorsi per le acque reflue e in quel caso basta fare ricorso al Consorzio idrico così come quelle per il punto dieci quando l’allora sindaco Carlo Iodice fece da garante al Consorzio idrico per l’acqua poiché il vero debitore nei confronti della Regione è il Consorzio e no il Comune di Portico. Gli altri punti, sia quello riguardante la sentenza del 2017 che tra l’altro ancora deve essere notificata ma che può essere pagata tranquillamente prendendo i soldi da un fondo vincolato di € 600.000,00 costituito dai comuni consorziati e quello riguardante la farmacia che seppur vero ha accumulato un debito di € 30.000,00 e quindi il Comune di Portico dovrà ripianarlo per € 15.000,00 visto che detiene il 51% delle azioni, non dimentichiamo che grazie al primo anno di gestione la stessa farmacia ha fatto incassare € 405.000 all’ente portichese, altro che zavorra o gestione inoculata. In poche parole –precisa il consiglire di “Prima Portico”-quei pochi debiti certi che ha accumulato il Comune di Portico, sono stati fatti proprio dall’attuale sindaco in carica”.

“Inoltre non dimentichiamo che l’analisi di mercato fu fatta proprio da Carlo Benincasa uomo chiave di Oliviero, –conclude Massaro– Il fatto che il sindaco dichiara che per quanto riguarda la farmacia è stata sbagliata l’analisi di mercato, sta a significare che anche i suoi uomini sbagliano? Oppure che il nostro non amato primo cittadino sta scaricando qualcuno per strada per gestire in compagnia di quei pochi che gli possano garantire lunga vita? Questo è un dubbio che mi assale da quando ho letto le dichiarazioni di Oliviero circa la gestione della Farmacia Comunale, poi magari i tempi possono anche darmi torto, ma il dato politico attuale sembra abbastanza chiaro”.

A tal proposito, il capogruppo Massaro ci tiene a ribadire che quando lui fa delle dichiarazioni, lo fa sempre a nome di un gruppo ben consolidato e unito e che siccome lui è stato anche sindaco di Portico, può affrontare tranquillamente il tema bilancio perché è anche una materia che lo appassiona tanto è vero che attraverso il suo profilo facebook Massaro lancia una “sfida” al sindaco Oliviero che è quella di un confronto pubblico e che noi raccogliamo anche come testata giornalistica e web tv mettendo a disposizione del consigliere e del sindaco, in maniera del tutto gratuita, i nostri studi web visivi per un confronto pubblico che andrà in onda in streaming attraverso la nostra fanpage di Facebook. Nei prossimi giorni gireremo il nostro invito al primo cittadino e vi terremo aggiornati sulla vicenda.

Avellino

Arresto sindaco di Avellino: rivelate le intercettazioni

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“Perché noi questi li paghiamo… anche tanto li paghiamo, però per carità ci vendono un prodotto… quindi dove c’è gusto non c’è perdenza”, dice Gianluca Festa a uno degli imprenditori per convincerlo a sponsorizzare le manifestazioni del comune.
La conversazione, intercettata dagli investigatori, è agli atti dell’inchiesta della procura di Avellino.
Le accuse a carico di nove indagati sono, a vario titolo, quelle di tentata induzione indebita, corruzione per l’esercizio della funzione, rivelazione di segreto d’ufficio, falso in atto pubblico, peculato e depistaggio. Ma lo scenario potrebbe essere più ampio rispetto a quanto si possa pensare, l’ipotesi è anche quella di associazione a delinquere.
Nell’inchiesta si ipotizza poi la rivelazione di segreto d’ufficio a carico di diversi indagati in relazione a due concorsi tenuti dal Comune, uno per l’assunzione di vigili urbani e l’altro per funzionario tecnico.

fonte: Ansa.it

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Cronaca

Ue: “il Pnrr non c’entra nulla con le misure dell’Italia sull’aborto”

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“Il decreto Pnrr contiene misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr, ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio la legge sull’aborto”.

Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, interpellata sul dibattito sull’aborto in Italia.

(fonte: Ansa.it)

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Politica

SANT’ANTIMO. Iterivista a Salvatore Castiglione. Ritenuto estraneo ai fatti di “Antemio” riscatta la propria immagine di politico.

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SANT’ANTIMO – All’indomani della splendida notizia pubblicata a mezzo social dell’archiviazione della posizione dell’ex Consigliere Salvatore Castiglione dal processo Antemio, la nostra redazione ha raggiunto l’ex Consigliere per potergli porre qualche domanda a cui l’ex amministratore gentilmente ha risposto.

Bellissima notizia quella di questi giorni che la vedono persona estranea ai fatti del processo Antemio, quanta soddisfazione da parte sua ma soprattutto come ha vissuto quei giorni che l’hanno vista come persona indagata?

Ho passato quei giorni in maniera serena ed ho sempre avuto fiducia nella magistratura. Ero sicuro che la verità sulla mia persona uscisse fuori, perché non poteva essere il contrario. In politica posso essere stato considerato scontroso, arrogante, determinato, puntiglioso, per qualcuno anche cattivo, ma una cosa è certa: non ho mai messo le mani nelle tasche delle persone.

Che Salvatore Castiglione sia estraneo ai fatti del processo Antemio, oramai lo dicono i documenti ma secondo lei, quel fenomeno su cui la magistratura ancora dibatte, esiste, è veramente esistito e c’è il pericolo che possa verificarsi di nuovo?

Il fenomeno c’è stato, non ne sono certo ma la magistratura sicuramente farà luce sulla vicenda, ma stando a quanto redatto dai pubblici ministero tutto lascia presagire che qualocosa realmente ci sia stato sul territorio. Anche le numerose misure cautelari emesse, credo che testimoniano l’esistenza di un sistema politico criminoso alquanto pericoloso. Io spero che chi è stato coinvolto e riesca a dimostrare la propria innocenza, riesca alla fine ad uscire indenne da queste indagini. Al tempo, chi era in Amministrazione con me, non ha mai fornito neanche di un sospetto che fosse parte integrante di tale sistema. Poi chi ha sbagliato è giusto che paghi.

Salvatore Castiglione, in questo periodo è stato in religioso silenzio proprio perché aspettava l’esito delle indagini, intanto Sant’Antimo è lontano dai tempi di quell’evento, dopo due anni di commissariamento e un anno di amministrazione Buonanno nulla è stato arginato in termini di sperpero di denaro pubblico. Cosa bisogna fare affinché tutto questo cambi?

Per quanto possa essere di mia competenza, dato che sono stato Amministratore del Comune di Sant’Antimo per trent’anni, dopo un trentennio fatto da mio padre e grazie alla determinazione che l’archiviazione della mia figura dalle indagini di “Antemio” ben vista da quattro occhi e non da due – come ho avuto modo di scrivere sul mio post social – posso avere la presunzione di poter parlare con cognizione di causa: credo che Sant’Antimo abbia bisogno di una nuova energia nel personale. Il personale attuale rispetto alla pianta organica è in numero sottostimato e soprattutto ci vogliono nuove idee. Anche se un po’ in disparte ho partecipato quasi attivamente alle scorse elezioni a favore di Massimo Buonanno e posso dire, senza tema di smentite, che in quella maggioranza, tranne qualche piccola individualità, non si registravano visioni atte a migliorare la vivibilità della città ma si navigava a vista, tentando di rattoppare le falle che via via, giorno per giorno, si presentavano. Il gruppo politico che ho appoggiato, dove era anche candidato mio nipote, mi aveva chiesto un suggerimento su come poter aumentare gli introiti dell’ente e io proposi di valutare il caso di formulare un atto di indirizzo per esternalizzare il servizio di riscossione tributi, fatta la proposta di delibera, l’assessore al bilancio dell’epoca la mise sul personale, boicottando di fatto la richiesta fatta da quel gruppo, per poi rinnovarla facendola intestare ad altri, ma proposta comunque dimenticata nel cassetto. Questo è solo un piccolo esempio per dimostrare il personalismo insito in quell’Amministrazione.

Salvatore Castiglione da sempre conosciuto come esponente civico di centro destra, talvolta in appoggio ai partiti liberali di destra, come mai nel 2022 sceglie di appoggiare il PD e Buonanno? E visto che ci troviamo quali sono le individualità che salva dall’ex Amministrazione Buonanno?

Veramente è un percorso cominciato nel 2017 perché dall’ultima Amministrazione Piemonte, ultimo sindaco durato in carica per dieci anni, e anche se non è stato esponente di Forza Italia è l’unico sindaco che salverei, persona che stimo sia come poltico che come amico, dato che tra noi intercorre anche un’amicizia storica. All’epoca nel gruppo in cui facevo parte non c’è stata collegialità né compattezza su alcune scelte, mi riferisco alla riconferma metropolitana in vista delle elezioni di quegli anni. All’epoca Salvatore Castiglione non aveva nulla di meno rispetto ai propri amici competitor, avendo alle spalle ricoperto già il ruolo di Consigliere metropolitano, tanto è vero che ci fu un patto tra l’allora On. Luigi Cesaro di Forza Italia e On. Marcello Taglialatela di Fratelli d’Italia, impegnandosi di mettere da parte il simbolo FdI e creare un’unione che virasse sul suo nome. In realtà io dei Cesaro non mi sono mai fidato ma in quel tavolo erano sedute altre cinque persone che io ritenevo serie. Fatto l’accordo, conclamata questa unione, l’on. Cesaro ha mantenuto l’impegno fino a due giorni prima delle elezioni, quando mi accorgo che a due giorni prima il capogruppo di Forza Italia Francesco Di Spirito detto ‘O biologo, chiama a se tutti i consiglieri di Forza Italia , comunicandogli che Salvatore Castiglione non è più il loro candidato e che bisognava votare Antonio Caiazzo. Accettai di buon grado il tradimento e comunicai all’onorevole di non contare più sulla mia persona. Ma io all’epoca chiusi con i Cesaro ma non ho mai chiuso con Forza Italia.

Dell’Amministrazione Buonanno salverei l’Ing. Perfetto che in sei sette mesi ha portato avanti il preliminare PUC preparando tutto quanto in essere compreso il secondo polmone verde della città, egli stava iniziando a chiedere fondi agli enti sovracomunali con l’apporto dell’ex Sindaco che ritengo una brava persona ma politicamente non all’altezza, tanto è vero che lo ritengo la causa della sua sfiducia.

Cosa ne pensa del fatto che oggi i Cesaro appoggino Buonanno?

Io dico che in politica ognuno è libero di apparentarsi con chiunque, ma bisogna avere il coraggio di dirlo pubblicamente, senza remore, perché se si nascondono accordi del genere si alimentano i sospetti e tutto questo non fa bene né al territorio né alla politica.

Cosa sente di dire ai tanti che si sono divertiti a strumentalizzare la sua vecchia posizione da indagato?

Ha una domanda di riserva?… Anche perché queste persone che si sono divertite alle mie spalle – e ne conosco parecchie – mostrandomi vicinanza in maniera subdola, pur sapendo la loro ipocrisia ho sempre mostrato rispetto. Anche per questo ho tenuto a precisare la mia posizione di persona totalmente estranea ai fatti pubblicando quell’archiviazione sui social. Perché da oggi farò querele… solo querele.

Tra i tre candidati a Sindaco con chi si potrà salvare Sant’Antimo?

Tra i tre candidati a Sindaco, attualmente Sant’Antimo si può salvare solo con Nicola Marzocchella, ma non perché lo conosco o perché siamo amici da quando è nato e conosco la sua famiglia, ma perché ha delle belle idee e buoni progetti che per opportunità non ha ancora esplicitato ma che nei prossimi giorni sicuramente verranno esposti alla città. Qualcuno dice che sta facendo un’armata Brancaleone. Io conosco tutti i formanti la coalizione e posso garantire che sono tutti ragazzi onesti, seri e qualcuno anche se in maniera allegorica e naif promuove la sua immagine posso dire che anche questi ultimi ci mettono l’anima per la propria città.

Si candida?

Sono molto combattuto. Io ho lasciato la politica un po’ di tempo fa e non escludo un mio coinvolgimento diretto. Non ho deciso come, non ho deciso quando ma una cosa è certa farò di nuovo politica in maniera attiva.

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