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CAIVANO, Monopoli deposita un esposto in Procura sulla questione raccolta rifiuti

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CAIVANO – Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, nella giornata di ieri (22 Agosto ndr) il sindaco Simone Monopoli ha depositato presso la Procura della Repubblica Napoli Nord e presso la Procura Regionale della Corte dei Conti un esposto sulla questione della raccolta dei rifiuti solidi urbani evidenziando tutte le criticità del caso a partire dall’indizione di gara che si fece sotto la giunta Falco attraverso la centrale ASMEL, poi annullata dallo stesso Monopoli appena insediato perché l’ANAC aveva ravvisato assenza dei requisiti della suddetta centrale di committenza, fino a quelle presenti nei fatti accaduti recentemente.

Il sindaco Monopoli non accetta il fatto che per quanto riguarda, nello specifico, la raccolta dei rifiuti solidi urbani, dopo il tanto lavoro fatto dalla sua amministrazione sul controllo delle procedure e dopo i tanti profili di illegittimità registrati sia dall’ANAC che dai Revisori dei Conti, alla fine restano tutti impuniti e le cose continuano a scorrere come se niente fosse mai accaduto. Non è possibile che, secondo il primo cittadino, in Italia si producano solo carte che attestino le varie illegittimità sulle proroghe, affidi, frazionamenti, aggiudicazioni di gare e poi alla fine non è mai colpa di nessuno. Ed è per questo, visto che il sindaco Monopoli ha un alto senso di legalità, che ha deciso di mettere ancora una volta nero su bianco e confidare nel lavoro della Magistratura. Infatti il primo cittadino caivanese ha informato la magistratura di quanto sia difficile amministrare una città come Caivano che contando almeno solo le procedure fatte nel biennio che lui ha amministrato nel settore Ambiente si conta quasi un profilo di illegittimità in tutto quello che si è fatto e di conseguenza è giusto che la Procura indaghi e punisca i colpevoli, perché se Caivano versa in questo stato disastroso è soprattutto per la completa inefficienza dei settori comunali.

A quanto pare il primo cittadino ha redatto un vera e propria cronistoria dei fatti che hanno portato all’ultimo disagio, quello del mancato frazionamento delle rate della TARI, descrivendo ancora una volta quanto siano state ostruttive le negligenze dei Responsabili di settore. Il sindaco ha informato la magistratura sui profili di illegittimità delle proroghe fatte a ItalAmbiente srl, sull’errato calcolo dell’IVA fatto dal dirigente Vito Coppola sulla gara d’appalto europea che poi ha visto vincitrice la Buttol srl con un’interpretazione illegittima della commissione, tenendo conto della questione sulla popolazione fluttuante di Sessa Aurunca comune già servito dalla Buttol srl e che ha posto la condizione sul requisito richiesto dal capitolato d’appalto di Caivano. Tutte queste stranezze e tutte quelle evidenziate dai Revisori dei Conti nella loro ultima relazione, a partire dall’errore di calcolo dell’Iva sulla gara, al parere favorevole del dirigente del settore finanziario, fino alla sua richiesta di approvare un nuovo calcolo della spesa TARI con una delibera di giunta, richiesta poi bocciata dai Revisori dei Conti. Insomma Monopoli ha fatto un serio elenco di tutte le “mancanze” fatte dai dirigenti che sono stati interessati dalla vicenda Raccolta Rifiuti solidi urbani sperando fortemente in un celere e autorevole intervento delle OO.PP. presso la Procura Regionale della Corte dei Conti e presso la Procura del Tribunale di Napoli Nord al fine di verificare la correttezza e la legittimità dell’azione dei Responsabili dei servizi e la punizione di coloro che dovessero risultare responsabili di reato e/o di comportamenti e/o omissioni penalmente rilevanti.

Al di là di quello che tutti i nostri lettori possono pensare o che altre testate possono scrivere, se vogliamo parlare di riportare la legalità a Caivano è bene che la gente cominci a pensare che la politica deve muoversi secondo la legge e non trovare scorciatoie o mediazioni come sempre fatto e quindi il dato è unico e indiscutibile: la politica deve vigilare sull’operato dei Responsabili dei settori e dare loro i vari indirizzi, nel caso in cui la politica si trova davanti ad un muro di gomma, l’unica arma che la legge gli consente è la denuncia nelle sedi sovracomunali. In altre parole: se un sindaco o un assessore emette un indirizzo ad un dirigente e il dirigente non esegue, l’unica cosa che l’esecutivo può fare secondo la legge è denunciare alla Magistratura ed è proprio quello che sta facendo Monopoli già da diverso tempo e con questo esposto l’ha dimostrato ancora una volta.

Ora premettendo che nessuno crede che Caivano abbia un sindaco abbastanza stolto da denunciare ciò che ha fatto -e quindi ciò che noi abbiamo scritto- conscio di aver sbagliato o di essere in mala fede. E’ intrinseco il pensiero che dal momento in cui il primo cittadino decide di denunciare alla Magistratura lo fa solo per chiedere aiuto e riportare la legalità nel proprio paese e solo ed esclusivamente per il bene collettivo.

Un altro dato lampante è che Monopoli è stato il primo sindaco a Caivano ad evidenziare e far emergere dall’occulto le lobby dei dirigenti presenti nella casa comunale, queste lobby sono alimentate dalle menti pensanti che sono i Responsabili di settore che si servono dei bracci che sono proprio quei consiglieri che portando le loro richieste nelle stanze dei bottoni alimentano gli interessi delle lobby, ricevendo in cambio la sicurezza di essere sempre eletti, visto che i dirigenti non sono altro che vere e proprie fucine di consensi dal momento che hanno il potere di affidare gare o appalti a quella ditta piuttosto che all’altra.

Stando a quanto descritto è naturale che un sindaco come Monopoli attiri diverse antipatie all’interno del legislativo. Ecco perché tuttora la sua permanenza è dubbia, proprio perché le lobby a Caivano persistono da molti anni per permettere ad un sindaco di essere scacciate dalle mura del Comune con uno schiocco di dita. Ma è pur vero che una lobby non avrebbe ragion di esistere se in un Comune esistessero consiglieri che svolgessero il proprio ruolo in maniera onesta, senza pensare i propri interessi e di conseguenza senza alimentare il potere delle lobby. Ma vedremo come finirà questa storia e di conseguenza la cittadinanza tirerà le proprie somme.

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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