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CAIVANO telefonata di Giacinto Russo: “Non ho intenzione di candidarmi” ma vuole sapere la fonte

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CAIVANO – La nostra redazione è stata raggiunta da una telefonata stamane. Alziamo la cornetta e dall’altro capo del telefono abbiamo l’onore di interloquire direttamente con l’ex senatore Giacinto Russo. Il motivo della sua chiamata più per ottenere una smentita aveva lo scopo di sapere quali erano le fonti che hanno indotto il sottoscritto a scrivere l’articolo precedente dove si illustrava il piano dell’ex senatore. Queste le sue dichiarazioni: “Innanzitutto vorrei sapere chi vi ha dato quelle notizie. E vorrei sapere chi c…o vi ha dato il permesso di scrivere tali amenità. Voi vi siete presi la briga di scrivere il mio nome e quello di mia moglie senza la nostra autorizzazione. Voi mi dovete fare un favore, mi dovete assolutamente smentire quello che avete scritto. Nè io e nè mia moglie abbiamo intenzione di candidarci alle future amministrative di Caivano, io se voglio potrei candidarmi al Parlamento perché ho i numeri e gli agganci giusti e non lo faccio perché ho detto basta con la politica. E’ dal 2008 che dico che noi, politici che hanno fatto la storia di Caivano, dobbiamo fare i padri nobili e lasciare spazio ad altri, figuriamoci se adesso avrei l’idea di scendere in campo”.

Ammesso che quando un politico chiama e a primo acchito vuole conoscere quali siano le fonti che hanno passato la notizia, inconsciamente ammette che un fondo di verità alla notizia c’è e che il politico di turno voglia sapere da che parte possa esserci stata la fuga di notizie. Non siamo sicuri che nella testa di Giacinto Russo sia balenata la stessa tattica ma i fatti lo fanno pensare, salvo poi che lo stesso durante la telefonata non tenta di farmi confessare il fatto che la nostra fonte sia stata la moglie di qualche politico ben in vista. A dire il vero, esaminando le ultime vicende politiche, a Caivano le mogli dei politici stanno diventando uno status symbol al quale nessun politico che si rispetti deve sottrarsi. E ci meraviglia come l’ex senatore Giacinto Russo, infervoratissimo al telefono, tentava di farci capire che bisogna mantenere la moglie fuori dai giochi e come in realtà la sua consorte fosse così diversa dall’ex “first lady” caivanese. E’ incredibile quanto sia diventata un’ossessione per i politici caivanesi di centro sinistra la figura di Mariella Ambrosio, al punto tale che è sulla bocca di tutti. Eppure, ripeto, ogni politico caivanese che si rispetti deve avere una moglie “combattiva” e “competitiva” al suo fianco. Forse l’ex senatore si è dimenticato quello che il centro sinistra locale, in realtà, ricorda molto bene, ossia quali siano stati i ruoli della moglie all’interno dei comitati elettorali nelle campagne che vedevano Giacinto Russo candidato per tre volte a sindaco di Caivano e per tre volte bocciato alle urne, una volta candidato al senato e superato la prova delle urne grazie ai pochi voti raccattati a Caivano e ai larghi consensi ricevuti dalla sponda di Giuseppe Barra l’ex sindaco di Cardito. Anche Sirico noto esponente del PD avalla la candidatura e poi l’investitura da consigliere della moglie Pierina Ariemma, così come fa anche uno dei padri fondatori del PD a Caivano il nostro amico Francesco Casaburo con la moglie ex consigliera Maria Paolella. Però il problema per i politici caivanesi resta la moglie di Monopoli che ad oggi non nutre nessun’ambizione di candidatura e forse ha la sola colpa di appoggiare la candidatura a sindaco del marito.

Tornando alla telefonata dell’ex senatore Giacinto Russo dove a più riprese ammette che lui mai e poi mai si candiderà a sindaco e la moglie non è affatto da considerare un piano B, poiché un medico illustre come la moglie non può certo definirsi come una ruota di scorta. L’ex senatore di UDC appare nervoso, infervorato, imbufalito e il tutto sembra davvero strano, perché se uno deve smentire un’indiscrezione totalmente falsa o inventata lo fa con tutta la calma possibile visto che tali indiscrezioni lo vogliono come futuro sindaco di un paese e non come gli ultimi dei delinquenti e se le indiscrezioni non intaccano minimamente un piano politico allora perché dimenarsi? Durante la telefonata l’ex senatore fa anche allusioni ad un possibile coinvolgimento della sponda Monopoli visto che a suo avviso la nostra testata a più riprese gli ha dato ragione. Ma c’è da dire anche che una candidatura a sindaco di un “perdente illustre” come Giacinto Russo non può che far bene a Monopoli visto che andrebbe a dividere i voti del centro sinistra, perché mai l’ex primo cittadino o chi gli sta vicino avrebbe avuto interessi a guastare i piani dell’ex senatore?

Poi, vorrei disquisire alcune mie osservazioni personali. Durante la telefonata, sono state poche le volte che ho potuto dire la mia, l’ex senatore era un fiume in piena, un vero e proprio carro armato e davvero non riesco a capire come costui sia diventato un politico affermato se da quello che ho potuto intendere dalla telefonata, visto che non ho mai avuto l’onore di conoscerlo, egli avrà tutte le virtù di questo mondo meno quella di ascoltare, prerogativa principale per un bravo politico.

Forse anche per questo il carro armato, ai giorni nostri è stato superato perfino dai supereroi in salsa caivanese come ad esempio Jeeg Robot, chissà. Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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CAIVANO. Sistema delle estorsioni. Fioccano 25 Avvisi di Garanzia. Tutti i nomi.

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CAIVANO – Viaggia spedito l’iter procedurale propedeutico al processo che vedrà imputati i componenti del “Sistema delle estorsioni” che portò preventivamente all’arresto di nove persone il 10 ottobre dello scorso anno, tra politici, funzionari del Comune e malavitosi del posto.

Il 20 Marzo scorso, i sostituti Procuratori della Repubblica Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno inviato agli indagati la conclusione delle indagini art. 415 bis e 416 c.p.p. – cd Avviso di Garanzia – a tutti gli indagati in questo procedimento.

Oltre ai già noti, il numero degli indagati sale a 25 e tra i personaggi politici, oltre Giovanbattista Alibrico, Carmine Peluso, Della Rocca Arcangelo e Armando Falco, spicca il nome dell’ex Consigliere di Forza Italia Gaetano Ponticelli.

A quest’ultimo la Procura gli contesta il ruolo di informatore – insieme a Peluso e ad Alibrico -degli altri membri del clan Angelino – in particolare Cipolletti Giovanni, Volpicelli Massimiliano, Angelino Gaetano ed il capoclan Antonio Angelino alias “Tubiuccio” – in merito alle imprese aggiudicatarie dei lavori pubblici e agli importi del lavori assegnati.

Il resto dei nomi degli indagati sono già stati annoverati durante la cronaca di questo processo, dato che, chi per un ruolo chi per altri, è stato coinvolto nelle varie intercettazioni e/o vicissitudini legate alle indagini. Di seguito si riportano i nomi di chi è stato raggiunto dall’Avviso di Garanzia: Alibrico Giovanbattista attualmente detenuto, Amico Domenico, Amico Michela, Angelino Antonio alias “Tubiuccio” attualmente detenuto, Angelino Gaetano attualmente detenuto, Bernardo Giuseppe, Bervicato Raffaele attualmente detenuto, Celiento Domenico, Celiento Vincenzo, Cipolletti Giovanni attualmente detenuto, Coppeta Filomena, Della Gatta Domenico, Della Rocca Arcangelo, D’Ambrosio Antonio, Falco Armando, Galdiero Domenico attualmente agli arresti domiciliari, Lionelli Raffaele attualmente detenuto, Natale Angelo attualmente detenuto, Peluso Carmine attualmente detenuto, Peluso Francesco, Peluso Teresa, Pezzella Martino attualmente detenuto, Ponticelli Gaetano, Volpicelli Massimiliano attualmente detenuto, Zampella Vincenzo attualmente detenuto.

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Ciciliano, Caivano: Oggi sei mesi da Commissario in ricordo di Don Peppino Diana

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«Governare l’emergenza e rendere ordinario ciò che oggi viene considerato straordinario». È quanto dichiara Fabio Ciciliano, ripercorrendo l’attività svolta nei sei mesi trascorsi dalla sua nomina a Commissario straordinario di governo per il territorio del Comune di Caivano: «Ricordo che, nel mio primo giorno da Commissario, mi venne subito segnalata la presenza di sacche di amianto abbandonate da diversi mesi nel Parco Verde, proprio lì dove i bambini giocavano. In una manciata di giorni abbiamo provveduto al loro smaltimento e, nel giro di poche settimane, in quello spazio degradato e insicuro abbiamo allestito un’area giochi, dedicandola ad Antonio Giglio e Fortuna Loffredo. I sei mesi della mia nomina cadono nel trentesimo anniversario della morte di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra. La sua lotta per la legalità vive attraverso ogni cantiere aperto, ogni risorsa recuperata e ogni cittadino coinvolto nel processo di cambiamento».

«È fondamentale agire tempestivamente, dando risposte concrete e ricostituendo il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. Questo legame si nutre di ascolto attivo e della presenza costante sul territorio, principi che ho appreso e applico con impegno anche grazie alla mia esperienza nella protezione civile. Il mio ufficio è un grande open space che ha accolto e continua ad accogliere chiunque voglia contribuire a questo progetto», osserva Ciciliano.
Il Commissario, nominato dal Governo Meloni lo scorso 18 settembre, si sofferma sui principali passi mossi dalla sua struttura: «Con l’arrivo dei funzionari del Dipartimento della Funzione Pubblica e dei tecnici del Formez, inviati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’insediamento dei Commissari prefettizi, abbiamo garantito la sicurezza e la stabilità della macchina amministrativa. In poche settimane abbiamo individuato progetti e finanziamenti fermi da anni. La presenza costante del Governo e dei suoi ministri, che ringrazio per il supporto, ci hanno permesso di lavorare con grande pragmatismo, definire il modello operativo e individuare nuove fonti di finanziamento per realizzare progetti emersi dall’ascolto della comunità».

Si arriva così alla stesura del Piano straordinario di interventi infrastrutturali o di riqualificazione funzionali al territorio del Comune di Caivano, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023. «Il Piano – spiega Ciciliano – si articola in tre ambiti d’intervento: interventi infrastrutturali urgenti, di supporto alle fragilità sociali e di rafforzamento della capacità amministrativa. La dotazione complessiva è di 52 milioni di euro, con un incremento significativo rispetto ai 30 milioni iniziali, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella fase di reperimento delle risorse. Con le prerogative della struttura commissariale, poi, abbiamo accelerato l’assegnazione dei lavori: siamo già al 50% di completamento del Piano grazie al prezioso lavoro del Genio Militare, di Sport e Salute e di Invitalia, partner istituzionali di assoluta qualità e velocità di azione. Ma l’obiettivo è quello di riconsegnare ai caivanesi una macchina amministrativa efficiente e ben organizzata, che sappia ricondurre all’ordinario ciò che sin qui è stato gestito in via straordinaria».

Guardando al futuro, Ciciliano annuncia le prossime tappe: «Nelle prossime settimane partiranno numerosi cantieri, come la ristrutturazione della biblioteca comunale, l’ammodernamento di parte della rete idrica, la realizzazione di un secondo asilo nido e la messa in sicurezza delle scuole. Inoltre, stiamo concentrando i nostri sforzi sugli aspetti sociali, meno visibili ma non meno importanti, come gli screening medici e il supporto alle fragilità. Presenteremo presto anche la nuova rete di trasporti urbani interregionali e un importante progetto che renderà orgogliosa l’intera comunità, non solo quella di Caivano».

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CAIVANO. Altarini di ex narcos illegali al cimitero. Interviene il Deputato Francesco Emilio Borrelli

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Cittadini caivanesi stanchi delle illegalità all’interno del cimitero caivanese fanno partire delle segnalazioni indirizzate al Deputato Francesco Emilio Borrelli dove spiegano che sono presenti diversi altarini con delle gigantografie appese alle mura di alcuni loculi della necropoli con raffigurazioni di ex pregiudicati e/o ex narcotrafficanti. Da qui nasce l’indignazione da parte del Deputato di Verde Europa Sinistra Italiana essendo conosciuto per questo tipo di battaglia tanto da spingerlo a rilasciare delle sue dichiarazioni in merito per poi diffonderle a tutte le testate giornalistiche affinchè la sua indignazione arrivi agli occhi dei Commissari Prefettizzi di Caivano in modo da porre fine a questo tipo di illegalità.

Queste le sue dichiarazioni in merito:

Borrelli: “il comune non vede nulla di come la criminalità si appropri anche dei cimiteri?”
Lo scorso giugno morì in un incidente in moto sull’asse mediano. Da allora a Salvatore Improta, legato al traffico di stupefacenti nel Parco Verde di Caivano, gli hanno dedicato, come segnalano diversi cittadini al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, altarini abusivi e manifesti al cimitero e video sui social. L’ennesima celebrazione del mondo criminale.
“La legalità al Cimitero ancora deve essere ripristinata, dato che campeggiano ancora altarini abusivi e poster di ex narcos di Caivano e del Parco Verde sulle mura pubbliche della necropoli cittadina. Come mai il comune non va a farsi una passeggiata al cimitero interrogandosi di chi sono quei faccioni appesi ai muri? Chiediamo ai commissari prefettizi di effettuare delle verifiche e di provvedere a smantellare gli eventuali omaggi abusivi ai criminali.”- ha dichiarato Borrelli.

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