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FRATTAMINORE: Dimissioni del sindaco, il problema sono gli assessori

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FRATTAMINORE – La giornata di ieri è stata determinata dalle dimissioni del sindaco Giuseppe Bencivenga. Logicamente come in tutte le rassegnazioni c’è sempre una verità ufficiale e una ufficiosa. A noi, amanti della verità, ci piace sapere come sono andate realmente le cose e cerchiamo di fare un’analisi pulita. Veniamo ai fatti. E’ passato poco più di un anno dall’insediamento del sindaco Bencivenga, cosa è successo in questo breve periodo per indurre il sindaco a dare le dimissioni? Innanzitutto c’è un punto generale da fare: i risultati non sono soddisfacenti, con un’amministrazione ferma al palo e con quelle cose fatte che altro non erano che frutto della programmazione dell’ex amministrazione Caso. Insomma quest’amministrazione finora è riuscita solo a distinguersi per incapacità ed inefficienza persino nell’ordinaria amministrazione e questo ha generato malcontento e sfiducia nella cittadinanza. In secondo luogo, il sindaco forse pensava che circa un anno e mezzo fa fosse stato investito della carica di Re e non di sindaco di un paese che ha a che fare con dei partiti che insieme a lui hanno vinto la battaglia elettorale e con degli assessori che altri non devono essere che espressioni degli stessi partiti, i quali hanno consentito la sua ascesa. Invece Bencivenga cosa ha fatto? Ha scelto una giunta che è solo espressione dei suoi accordi elettorali dove ha preso addirittura dei trombati delle liste alle urne e li ha promossi assessori. E questo ci può anche stare, almeno fino a quando c’è il bene placido dei partiti e dei consiglieri comunali, infatti questi ultimi sono stati così bravi e in silenzio che hanno consentito al sindaco per un anno che si potesse scegliere in piena autonomia la giunta. Logicamente di fronte a dei risultati fallimentari, ad un’amministrazione che non decolla, ad una città dal punto di vista etico e figurativo che verte in uno stato di abbandono e degrado, gli stessi consiglieri tirano le somme e capiscono che le responsabilità di questo scempio riguarda anche un’inefficienza di assessori che non hanno garantito il lancio della comunità frattaminorese.

Stando a questi risultati, diviene quasi fisiologico, che arrivati ad un anno e mezzo di consiliatura, i consiglieri che fino ad ora hanno fatto come il celebre Antonio De Curtis in arte Totò: “Voglio vedere ‘sto fesso dove vuole arrivare”, chiedono una verifica politica e mettono in discussione l’intera giunta che allo stato attuale è solo espressione del sindaco, visto che sono stati selezionati senza criterio, anche perché il sindaco deve capire che a monte esiste anche un verdetto elettorale, dove è vero che il primo cittadino ha vinto la competizione elettorale, ma l’hanno vinta anche i consiglieri, quindi chi è stato bocciato dal voto popolare, vuol dire che i cittadini non l’hanno voluto premiare, adesso visto che il sindaco li ha voluti per forza portare in giunta è normale che dopo questi devono dimostrare, a maggior ragione, il proprio valore. Invece Bencivenga pare che li voglia addirittura tutelare, forse per tutelare proprio i suoi amici o chi in campagna elettorale ha chiuso accordi elettorali personalmente, visto che al posto di accogliere una semplice verifica politica chiesta dai partiti, il primo cittadino addirittura si reca al Protocollo e rassegna le proprie dimissioni. Adesso Bencivenga è a un bivio, lui ha sempre dichiarato di non essere un politico di professione e questo è vero perché lui fa il farmacista, ma ad imparare si fa presto. Infatti arrivati a questo punto, se lui non vuole sottostare alle regole di Democrazia, allora vuol dire che questi venti giorni che gli restano per confermare le sue dimissioni li deve far passare naturalmente perché deve dimostrare che lui non è disposto a sottostare alle regole democratiche di partecipazione che persistono all’interno di una maggioranza, diversamente invece, con questo atto Bencivenga, può dimostrare di essere diventato un politico di professione. Cosa fa un politico di professione? Il politico di professione si dimette e sa che ha venti giorni per ritirare le sue dimissioni per evitare lo scioglimento ma le dimissioni improvvise di Bencivenga possono essere lette sotto un’altra chiave di lettura, ossia quella che le dimissioni possono servire per instaurare un braccio di ferro con i consiglieri e comunicargli intrinsecamente: se non mi date gli assessori, andiamo tutti a casa, facendo leva sul fatto che il 90% dei consiglieri italiani tentano sempre di tenersi stretta la poltrona, non fosse per altro che per il fatto che la battaglia elettorale se la son sudati. Ed è logico che di fronte alla “minaccia politica” di andare tutti a casa, i consiglieri possano capitolare e il sindaco porta a casa un risultato non politico, cioè su un ragionamento meramente politico, ma da un punto di vista tattico. Alla fine se questo sarà fatto, Bencivenga avrà agito come uno dei migliori professionisti della politica che fa leva su una classe dirigente mediocre perché una classe dirigente che sottosta al “ricatto politico” di un sindaco dimostra proprio di essere una classe dirigente ricattabile e quindi sprovveduta.

Ma cosa ha spinto ulteriormente il sindaco ad accellerare la pratica dell’eventuale “ricatto politico” o delle sicure dimissioni? Sul territorio già era montata la protesta di parecchi cittadini, per lo più disoccupati, quando hanno visto che al Comune di Frattaminore, lo spazzamento era effettuato da persone immigrate, confondendo il volontariato per lavoro salariale. Inutili i tentativi di spiegare la genuinità del progetto di integrazione delle persone di colore che insistono sul territorio. La rabbia e la povertà non sentono ragione ed è così che è cominciata anche la messa in discussione della giunta politica, il sindaco poi tenta di mettere una pezza a colori con la sua “genialata” dell’identità frattaminorese ed è qui che all’indomani del nostro articolo, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto le teste degli assessori. Cosa accadrà lo sapremo allo scadere dei venti giorni che per legge spettano al sindaco per ritirare le sue dimissioni o confermarle.

E allora si domandano i cittadini, anche laddove, il primo cittadino dovesse risolvere questa bega della verifica politica con la più ordinaria “minaccia politica” messa in atto, che speranza avrà Frattaminore di vedere il proprio lancio? Anche in virtù di quanto sta accadendo all’indomani del nostro articolo sull’identità frattaminorese che ha visto l’assessora Antonella Lettera come recapito di insulti sessisti e istigazione alla violenza nei suoi confronti a mezzo facebook da un cittadino frattaminorese, alla quale va tutta la solidarietà della nostra redazione poiché Minformo aborra e condanna qualsiasi forma di violenza e razzismo. I cittadini sono sfiduciati e hanno paura che questo clima lo si possa riversare anche per le strade e per le piazze. Per dovere di cronaca informiamo i nostri lettori che il consigliere Vincenzo Fausto, autore delle dichiarazioni politiche sollevate ai danni di quest’amministrazione sul caso “identità frattaminorese” ha chiamato personalmente l’assessora Lettera e ha fatto sentire tutta la sua vicinanza per la triste vicenda accaduta.

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Alto impatto a Frattaminore: identificate 96 persone e controllati 62 veicoli

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Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore in particolare nelle vie Turati, Cavalieri di Vittorio Veneto, Giovanni XXIII e nelle piazze San Maurizio e Atella.
Nel corso dell’attività sono state identificate 96 persone, di cui 19 con precedenti di polizia, e controllati 62 veicoli.

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Alto impatto a Frattaminore, identificate 56 persone e controllati 32 veicoli

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Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore in particolare nelle piazze San Maurizio e Atella e nelle vie Turati, Cavalieri di Vittorio Veneto e Giovanni XXIII.
Nel corso dell’attività sono state identificate 56 persone, di cui 17 con precedenti di polizia, e controllati 32 veicoli.

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Alto impatto a Frattaminore: identificate 111 persone e controllati 80 veicoli

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Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore in particolare nelle piazze San Maurizio e Atella e nelle vie Turati, Cavalieri di Vittorio Veneto e Giovanni XXIII.
Nel corso dell’attività sono state identificate 111 persone, di cui 23 con precedenti di polizia, controllati 80 veicoli di cui uno sequestrato amministrativamente, e contestata una violazione del Codice della Strada per mancanza di copertura assicurativa.

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