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Politica

PORTICO di CASERTA, passate le festività il problema del forno crematorio rimane

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PORTICO di CASERTA – E’ vero, in questi giorni tutti sono stati impegnati. I capi d’azienda a distribuir panettoni ai propri operai, ormai di tredicesime manco a parlarne. Gli operai a tirare la cinghia per comprare la playstation o il cellulare di ultima generazione alla propria prole e le massaie perse negli ingredienti degli struffoli e i roccocò. Tutti impegnati meno che i politici. I politici, specialmente gli amministratori di Portico, hanno approfittato del silenzio delle festività per cercare di far dimenticare un problema che sul territorio rimane comunque di attualità e che fino ad oggi resta un’istanza inascoltata dei cittadini portichesi.

Da indiscrezioni trapelate e raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il proprietario dello stabile dove dovrà essere ubicato il forno crematorio, abbia espletato quelle piccole modifiche atte a rientrare nella norma descritta dalla sospensione dell’agibilità redatta dall’Ing. Carlo Antonio Piccirillo e che da qui a poco ripresenterà l’istanza per una pratica in sanatoria per ottenere una SCIA nuova di zecca e stavolta inopponibile. Una volta rilasciata l’agibilità e di conseguenza non avendo fatto nessuna modifica al regolamento, così come richiesto dai consiglieri di “Prima Portico”, a quest’amministrazione non resterà che dire ai cittadini: “C’abbiamo provato!”.

Un’altra cosa che denota tutta la sprovvedutezza di quest’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza compresi è il fatto che ancora una volta si assiste un grave atto di illegittimità. Stavolta legato alla delibera dell’ultimo Consiglio comunale quando si è votato per la pregiudiziale al punto all’ordine del giorno che riguardava proprio la modifica al regolamento che impediva l’insediamento del forno crematorio. E’ obbligatorio dopo qualsiasi consiglio comunale pubblicarla e quella delibera, quella della pregiudiziale, allo stato attuale non è presente sull’albo pretorio del Comune di Portico di Caserta. Non è la prima volta che succede una cosa del genere, già è successo con la delibera sul predissesto che solo dopo la denuncia partita dalle nostre pagine, gli amministratori di questo paese decisero di pubblicarla in tutta fretta. Insomma se a Portico non ci fosse qualcuno che avesse gli occhi aperti, questi userebbero la casa comunale come se fosse una proprietà privata. Un comportamento del genere è inaudito e si spera che i cittadini portichesi se ne accorgano presto.

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POLITICA

Castrazione chimica, c’è il sì alla proposta della Lega

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“Un altro importante passo in avanti per una nostra storica battaglia di giustizia e buonsenso: tolleranza zero per stupratori e pedofili”, Matteo Salvini saluta così l’approvazione da parte della Camera dell’ordine del giorno sull’apertura di un tavolo tecnico sulla castrazione chimica. L’ok allo storico cavallo di battaglia della Lega è arrivato con il parere favorevole del Governo, durante l’esame del ddl sicurezza.

Nel testo si chiede di «valutare, nel rispetto dei principi costituzionali, in caso di reati di violenza sessuale, la possibilità per il condannato di aderire volontariamente a percorsi di assistenza sanitaria, sia psichiatrica sia farmacologica, anche con un eventuale trattamento di blocco androgenico».

Insorgono le forze di opposizione. “Con buona pace di Forza Italia il Governo è ormai piegato sulle posizioni estremiste di Salvini e della Lega”, attaccano dal Partito democratico. Sottolineando con la deputata Simona Bonafè che siamo di fronte a “una proposta incostituzionale che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico che ha superato da secoli il ricorso alle pene corporali”.

Da Avs si accusano i leghisti di una “vocazione repressiva senza confini che trascina tutta la destra, senza distinzioni”.

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Cronaca

G7 Cultura a Napoli, flash mob di protesta nel centro storico

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Manifestazioni pacifiche anti G7, a Napoli, nel giorno in cui arrivano in città le prime delegazioni del vertice internazionale dei ministri della Cultura, i cui lavori cominciano ufficialmente domani.
Nel cuore del centro storico, in Via dei tribunali, c’è stato un flash mob organizzato dell’Unione degli Studenti, Link coordinamento universitario e Rest Campania network.

Sit in anche a Piazza Dante, poco distante dal Museo archeologico nazionale che, nel pomeriggio, verrà visitato dalle delegazioni.
I giovani, ai piedi della statua di Dante, hanno contestato il summit e manifestato il loro dissenso per le politiche della cultura “sempre più privatizzate e inaccessibili”.

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POLITICA

Guerra Ucraina, il Parlamento europeo approva l’uso di armi Ue in territorio russo

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Il Parlamento europeo ha approvato, con 377 voti a favore, 191 contrari e 51 astenuti, il paragrafo 8 della risoluzione sul sostegno all’Ucraina che “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso delle armi occidentali consegnate all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.

Gli eurodeputati italiani hanno votato essenzialmente contro, ma si registrano però divisioni nel Pd e in Forza Italia.

Compattamente contrarie le delegazioni di Lega e Fratelli d’Italia e, a sinistra, Movimento 5 Stelle e Avs. 

In Forza Italia, infatti, Massimiliano Salini e Marco Falcone hanno votato a favore del punto, che invece vede i voti contrari di Caterina Chinnici, Salvatore De Meo e Flavio Tosi (anche se Marco Falcone ha fatto sapere che ora intende cambiare il suo voto). Defezioni anche nel Pd. A favore del punto 8 – quello che chiede l’abolizione nelle restrizioni delle armi – hanno votato Pina Picierno e Elisabetta Gualmini. Contrari invece Brando Benifei, Annalisa Corrado, Antonio Decaro, Camilla Laureti, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada, Alessando Zan e Nicola Zingaretti. Astenuta Lucia Annunziata. Ma sono state diverse le schede degli eurodeputati dem non inserite nel sistema al momento del voto sul punto 8: parlamentari poi di nuovo presenti al momento del voto finale al testo completo.

Le delegazioni di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Partito democratico, con l’eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, hanno poi votato compattamente a favore del testo finale sul supporto dell’Ue all’Ucraina, anche se conteneva il controverso punto 8 sull’uso delle armi occidentali in territorio russo, su cui in precedenza avevano votato contro. Hanno invece votato contro la risoluzione finale le delegazioni di Lega, M5s, Sinistra Italiana e Verdi.


(fonte: Ansa)

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