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Cronaca

NAPOLI, rapine nei centri commerciali, sette in manette

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NAPOLI – Un intero nucleo familiare, supportato da due amici, aveva creato una banda criminale specializzata nei furti all’interno di centri commerciali e grossi depositi, che agiva in tutta la Campania. A stringere il cerchio, identificando tutti i componenti della banda, sette persone in tutto, a seguito di una minuziosa attività di indagine, sono stati gli agenti del Commissariato di Polizia “Ponticelli”. I componenti della banda, che ben si erano divisi i compiti tra loro, erano soliti agire nelle ore serali e notturne, dopo aver compiuto una serie di sopralluoghi preparatori alla buona riuscita del “colpo”.

Un certosino lavoro di intelligence, quello svolto dai poliziotti che, sebbene dai filmati estrapolati dalla videosorveglianza, i componenti della banda fossero incappucciati, grazie ad un piccolo dettaglio, sono riusciti ad identificarli tutti. L’operazione, scattata a seguito di un ingente furto di materiale di pelletteria, subito dalla nota ditta statunitense Timberland, ha consentito agli agenti di avviare indagini anche di natura tecnica, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

Il primo ad essere identificato è stato Carlo Di Maio, di 30anni. Successivamente i poliziotti hanno accertato le responsabilità del padre, della madre, del fratello, dello zio e di due amici. Stamane, il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha emesso una serie di provvedimenti nei confronti dei responsabili. Vincenzo Di Maio, di 52 anni, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere; Carlo Di Maio, di 30 anni, Salvatore Di Maio, di 45 anni, Giuseppe Napolitano, di 46 anni, già detenuto, Assunta Giuliani, di 49 anni e Ciro Alfano di 50 anni, sono stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari; A.B. di 65 anni, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Napoli. Per tutti gli indagati il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata ai furti.

Cronaca

Napoli, sequestrati e distrutti 100Kg di frutta e verdura

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Tra via Dante e via Cassano, gli Agenti della Unità Organizzativa di Secondigliano hanno redatto sedici verbali per occupazione abusiva di suolo pubblico e tre verbali ad esercizi commerciali sprovvisti di regolare autorizzazione, oltre al sequestro e distruzione di circa 100Kg di frutta e verdura, perché esposta agli agenti atmosferici.

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Cronaca

Napoli e Salerno, scoperta maxi truffa su iPhone e Samsung

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II Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, coadiuvati dai militari del Comando Provinciale di Salerno, Napoli e Terni, hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal GIP di Salerno, su richiesta della Procura di Salerno, nei confronti di 14 indagati; sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di due degli indagati, di cui uno residente in territorio iberico, nonché il sequestro per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro.

La società BUSHOP s.r.l., operante sul territorio nazionale per la vendita di prodotti informatici a mezzo online, avrebbe avanzato alla società NEXI, 3319 richieste di storno presentate dai clienti a causa della mancata consegna dei beni precedentemente venduti, per un totale che si aggirerebbe attorno ai 884000 euro.

Di fronte alla insolvenza della BUSHOP, l’Ufficio di Procura ha chiesto ed ottuneto dal Tribunale la sua liquidazione giudiziale, all’esito della quale è stato ipotizzato il delitto di bancarotta fraudolenta documentale, patrimoniale ed impropria.

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Cronaca

Massa di Somma: sparano contro l’auto di un conoscente

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Stamane, i carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito una ordinanza cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Nola, su richiesta della Procura della Repubblica di Nola, nei confronti di due fratelli, entrambi residenti a Massa di Somma.
I due, dapprima, avrebbero sparato all’indirizzo di un’auto al cui interno vi era un conoscente, e poi, si sarebbero dati alla fuga.
Sono gravemente indiziati dei reati di detenzione e porto, in luogo pubblico, di arma comune da sparo. 
Grazie alle testimonianze, e dopo aver raccolto gravi indizi di colpevolezza, i due fratelli sono stati condotti direttamente in carcere.

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