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NAPOLI SANITA’, Il direttore del ASL Napoli2 smentisce Marfella e Paola Dama rincara la dose

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Siamo alle solite, il medico del Pascale, Marfella, in una intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, e in seguito alla sua malattia (gli auguriamo una pronta guarigione), si lascia andare alle solite accuse campate in aria.

«Io mi ritengo uno dei campani danneggiati dall’inquinamento. Mai fumato in vita mia, ma certamente ho respirato litri di diossina. Purtroppo la Terra dei fuochi esiste, nonostante ci sia ancora chi cerca di negarlo. L’ultimo inganno è quello di voler spacciare il mancato inquinamento dei prodotti agricoli come prova del mancato inquinamento del sottosuolo. Nulla di più falso. Le falde acquifere e i terreni sono contaminati da metalli pesanti, come ieri la Cassazione ha confermato nel processo Resit di Giugliano».

Marfella ha inoltre dichiarato che si farà curare a Milano, ritenendo che il Pascale non sia all’altezza di operare la sua patologia.

«Per il mio cancro devo essere sottoposto a un intervento in robotica. Le linee guida internazionali del Memorial Sloan Kettering Center, negli Usa, prevedono che questo tipo di intervento vada eseguito da strutture che ne facciano almeno 250 l’anno. Nell’intero Mezzogiorno non esiste alcun ospedale, Pascale compreso, che superi i 100 interventi alla prostata con il robot».

Ovviamente il medico napoletano è libero di farsi curare dove meglio conviene e noi non gliene facciamo una colpa.

In seguito, però, durante la stessa intervista, si lascia andare a dichiarazioni sul Registro Tumori della Campania e a quel punto la polemica è dietro l’angolo.

Almeno abbiamo il registro tumori.

«Macché, anche quello basato su dati parziali e non aggiornati. E c’è di peggio, perché l’altro giorno la dirigenza dell’Asl Napoli 2 nord (area afflitta da impennate tumorali) ha deciso di azzerare la locale struttura per il registro tumori e riconvertirla in struttura per le vaccinazioni. Ma come è possibile? Noi medici per l’Ambiente chiediamo al governatore De Luca di intervenire con urgenza per ripristinare quella sezione specializzata».

A questo punto Il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio d’Amore, si è visto costretto a una smentita pubblica inviando una nota allo stesso giornale e pubblicando la stessa sulla pagina istituzionale di Facebook dell’Azienda Sanitaria Campania.

“Stupisce che il dott. Antonio Marfella – dipendente della Fondazione Istituto Pascale – in un’intervista in cui parla delle proprie personali scelte di cura faccia dichiarazioni su cose che non conosce, quali la modalità organizzativa interna della nostra Azienda”

nota asl napoli

ritaglio giornalePaola Dama, la ricercatrice made in Napoli che da sempre combatte per la verità sulla terra dei fuochi, non ha fatto attendere la sua voce di protesta e, sempre tramite lo stesso social, ha pubblicato il suo disappunto per la faccenda.

“Non siamo nuovi a questo tipo di menzogne raccontate da questo curioso farmacologo che si definisce un oncologo, basta far riferimento ai miei link e ai video che ho montato.
La cosa buffa e’ che quando noi della Task Force Pandora dicevamo che il problema della elevata mortalità in Campania e’ dovuta al Sistema Sanitario e alla frammentazione delle cure, ci hanno insultato chiamandoci NEGAZIONISTI. Da vedere questo video che preparai nel 2014, fu proprio il Pascale a creare questo scandalo dei dati di mortalità messi in relazione con l inquinamento della Terra dei Fuochi, cosa che da un punto di vista scientifico e’ un falso.
Siamo vicini al farmacologo in attesa di un mea culpa, cosi come lo chiedemmo da queste pagine a Nadia Toffa. Siamo ancora in attesa delle scuse e della rettifica delle bufale raccontate.
Provate ad immaginare quanto sia difficile per me farvi capire come stanno le cose, ad ogni modo lui va a Milano per operarsi, io sono tornata dagli USA (Chicago) per affidarmi ai medici napoletani”.

Seguiamo con attenzione la faccenda, certi che, prima o poi la VERITÀ sarà il fulcro cui si incentreranno futuri ragionamenti sulla nostra martoriata terra.

Auguro a tutti buona Campania Felix.

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586
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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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