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POLITICA

Tempi diversi, stessi sentimenti

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Gli anni sono cambiati e con essi anche le giovani generazioni, o almeno così vogliono farci credere. I giovani sono pur sempre giovani, qualunque siano gli anni in cui sono nati e vissuti ed è questo il motivo principale che mi spinge a credere che non sono solo i ragazzi della mia generazione a sentirsi a disagio e disadattati nei confronti della società e di tutto ciò che li circonda, ma questo sentimento persiste da sempre nell’animo dell’adolescente.

Diffidate dai vostri genitori che dicono frasi del tipo “io alla tua età non mi comportavo così” o “la nuova generazione sta cadendo a pezzi” o simili perché sono tutte bugie, non ammettono ciò che sono stati e non fanno vivere bene neanche voi, in quanto vi sentite sbagliati e inferiori, come se non bastasse la società a farci sentire tali…

Un ragazzo vuole semplicemente essere capito e cercare rifugio nell’abbraccio di un genitore ma poche volte accade poiché​ lo vediamo, o meglio si fa vedere come un nemico. Per questo quasi mai si ha il coraggio di ammettere le proprie paure o i propri sbagli in famiglia perché è facile si venga giudicati. E allora ci rifugiamo in noi stessi, cercando di superare le nostre paranoie da soli, provando a diventare grandi, tentando di ignorare tutto ciò che ci fa star male ma, ahimè, non è questo il metodo giusto.

Un adolescente dovrebbe vedere i genitori sempre coloro pronti a sorreggerlo e ad accarezzarlo, come da bambini, ma non tutti riescono a mettersi nei panni del ragazzo cercando di riflettere sulle sue difficoltà. Credo che i problemi che si definiscono “dell’adolescente” siano gli stessi dell’adulto. Crescendo si riflette sempre di più ma si impara a sopprimere e reprimere ciò che si pensa e, secondo i luoghi comuni, è questo che ti rende adulto. Sei adulto se non piangi, se non ti lamenti, se non soffri, se…non vivi. Se diventare adulti significa questo, resterò per sempre “bambino”.

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Sangue in casa, 17enne accoltella il fratello per futili motivi: denunciata

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Episodio sconvolgente avvenuto venerdì scorso a Favara, in provincia di Agrigento, dove un semplice litigio si è trasformato in un dramma.

Infatti, una ragazzina di 17 anni avrebbe accoltellato il fratello con un coltello da cucina, poiché questi si sarebbe rifiutato di spegnere la Playstation nonostante lei stesse studiando.

Pertanto, la giovane è stata denunciata per lesioni personali aggravate, mentre il 16enne è ora all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento in prognosi riservata, poiché la coltellata è arrivata fra cuore e polmone.

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Shock in Irpinia, donna travolta mentre attraversa la strada: i dettagli

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Drammatico incidente avvenuto stamane a Montemiletto, in provincia di Avellino, nel quale una donna di 67 anni è stata travolta mentre attraversava la strada.

Pertanto, il conducente dell’auto che l’ha investita l’ha subito soccorsa e chiamato un’ambulanza, che ha provveduto al suo trasporto all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove è attualmente ricoverata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mirabella Eclano per i rilievi del caso.

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Autonomia: Silvestro (FI), Commissione bicamerale per questioni regionali avvierà indagine su Lep

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ROMA – “La Commissione per le questioni regionali, che ho l’onore di presiedere, avvierà già da oggi una indagine sulla individuazione dei livelli delle prestazioni legati alle autonomie e delle risorse necessarie. A tal fine, i membri della Commissione saranno in visita in tutte le Regioni d’Italia per comprenderne le reali esigenze, anche operative”. Così, intervenendo in Aula durante la discussione generale sull’autonomia differenziata, il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro, presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali. “In questo senso – ha proseguito – mi sento di rassicurare tutti, la Commissione parlamentare deputata al rapporto tra lo Stato e le Regioni vede il tema dei Lep come prioritario. Voglio ricordare che nel testo sono previste misure perequative e di promozione dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale, per garantire le quali vanno assicurate le opportune risorse. Personalmente, da senatore eletto in una regione del Sud, la Campania, vedo nel percorso verso maggiori forme di autonomia una occasione straordinaria per colmare i divari storici del Paese. Sono i territori che ci chiedono di avere più potere e più risorse, e la valorizzazione del loro ruolo, la responsabilizzazione della nostra classe dirigente, accompagnata da risorse adeguate, non può che essere valutata come un fatto estremamente positivo, che va nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini”.

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