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AFRAGOLA. Annullamento di inizio attività e decadimento dell’agibilità per il SAN PIO X

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AFRAGOLA – Ancora guai per il centro polidiagnostico polifunzionale riconducibile alla famiglia del sindaco Tuccillo. Stando a quanto si legge dalla comunicazione di avvio del procedimento per l’annullamento in autotutela del Permesso a Costruire e successiva Segnalazione Certificata di Inizio Attività con contestuale decadenza del Certificato di agibilità, l’oggetto in questione non riguarda solo la botola prospiciente l’edificio delle “Piccole Ancelle di Cristo Re” ma ci sarebbero varie difformità tra la realtà che si presenta all’interno e all’esterno dell’edificio dove è ubicato il centro polidiagnostico San Pio X e quello che risulta dalle documentazioni presentate.

Infatti, a seguito del nostro articolo di alcune settimane fa, gli inquirenti, in questo caso, i solerti dirigenti dell’ufficio Abusivismo e Condono Edilizio in collaborazione con la Polizia locale, dopo aver fatto un sopralluogo di natura urbanistica al cantinato, al piano terra e al primo piano hanno scoperto che mentre il direttore sanitario della struttura medica dichiarava che il vano d’accesso al tomografo, ubicato su suolo pubblico, dopo la sua installazione doveva essere riempito, come previsto dal Permesso a Costruire, in realtà è stato solo coperto con quella botola tanto discussa e che tutt’ora la si può “ammirare” sul marciapiede di Viale S.Antonio. Inoltre al piano cantinato le altezze del solaio risultano essere variate rispetto a quanto permesso. Tanto è vero che le altezze risultano essere inferiori rispetto a quanto previsto dal Regolamento Edilizio vigente per il Comune di Afragola. In tutto questo i locali esaminati, al momento del sopralluogo risultavano umidi, poco areati e poco illuminati e pertanto neanche sotto questo punto di vista rispettavano le prescrizioni in materia di illuminazione e areazione, non dimenticandoci che si sta parlando di una struttura sanitaria. A quanto pare la scarsa illuminazione sia stata scaturita dalla chiusura fatta in maniera autonoma di tre cortiletti interni da cui una volta penetrava la luce.

Al di là della botola che non doveva esistere, visto che doveva solo essere un passaggio temporaneo per permettere il passaggio del tomografo (macchinario sanitario di grosse dimensioni), e delle condizioni critiche in materia di areazione e illuminazione, stando a quanto scritto nella comunicazione sopra citata, pare che tutto il piano seminterrato sia stato fatto in maniera abusiva visto che non è stata dimostrata la legittimità urbanistica e che lo stesso cantinato non è previsto in alcun titolo edilizio esaminato. Al di là del fatto che risulta essere, allo stato attuale, anche difforme sotto il profilo plano-volumetrico e strutturale rispetto al Permesso a Costruire.

Pertanto il dirigente del settore Abusivismo Dott. Daniele Cicali e il dirigente del Settore Territorio Ing. Maurizio Attanasio, considerate le gravi criticità presentate al momento del sopralluogo e riscontrate sui Permessi a Costruire del Centro Polidiagnostico San Pio X, hanno comunicato al Sig. Soprano Luigi – socio del fratello del sindaco Tuccillo – in qualità di amministratore del Centro Polidiagnostico, a Suor Anna Matarazzo in qualità rappresentante legale dell’Istituto “Piccole Ancelle di Cristo Re” che risultano essere proprietarie dell’immobile, all’Ing. Ferdinando Iazzetta in qualità di tecnico progettista, al Sig. Antonio Di Palo in qualità di rappresentante legale della MED LAB s.r.l. e al Geom. Alberto Iazzetta in qualità di tecnico progettista, l’avvio di procedimento di annullamento dei Permessi a Costruire e successiva S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) con conseguente decadenza del Certificato di Agibilità.

I signori destinatari del provvedimento avranno trenta giorni per presentare documenti, memorie scritte e quant’altro sia pertinente al procedimento, oltre questo termine verrà esaminato il tutto e scatteranno i provvedimenti ufficiali.

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AFRAGOLA. Muore l’ex Sindaco Gennaro Espero. Il cordoglio di Più Europa

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AFRAGOLA – Una città in cordoglio per la morte di un illustre cittadino. Purtroppo oggi pomeriggio è venuto a mancare l’ex Sindaco Gennaro Espero, un vero leader del centrosinistra afragolese, un uomo saggio e un padre nobile della politica.

Ad unirsi al dolore dei cari e di quanti lo hanno voluto bene è anche il partito cittadino Più Europa nelle persone del Segretario cittadino Avv. Luigi D’Antò, il membro della Direzione Nazionale e Presidente dell’Afragolese Calcio Raffaele Mosca che ha voluto rilasciare anche qualche dettaglio alla nostra redazione definendo Gennaro Espero un amico della famiglia Mosca, considerato da tutti loro un vero e pilastro della città.

Alle condoglianze di Più Europa si aggiungono anche quelle dei consiglieri Comunali Raffaele Iazzetta ed Enzo De Stefano, gli aderenti al partito Enrico Esposito, Mimmo Capasso, Stefano Moccia e Johnny Izzo.

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AFRAGOLA. Scomparso noto commerciante. A denunciare la scomparsa la figlia: “L’ultima volta è stata avvistato zona San Michele”

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AFRAGOLA – Scomparso da stamattina un noto commerciante di carni ad Afragola. A denunciare l’accaduto la figlia Giusy: “da stamattina mio padre è scomparso, è stato visto l’ultima volta sulla bici a San Michele (Afragola) zona incrocio dove sta il Dottor La Sala, aveva una camicia azzurra e pantalone grigio”.

Chiunque lo veda può avvisare le Forze dell’Ordine. Secondo quanto scritto dalla figlia sui social, il giro di telefonate tra gli ospedali della zona avrebbe dato esito negativo.

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L’ipotesi SSC Napoli ad AFRAGOLA fa indignare il Presidente dell’AC Afragolese: “regalare terreni al Napoli mentre l’Afragolese paga un canone illegittimo”

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AFRAGOLA – Ieri attraverso la sua pagina social il Sindaco di Afragola pubblica un post con tanto di foto celebrativa scattata insieme al Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, dove affermava di star lavorando ad un progetto che possa permettere l’insediamento della cittadella dello Sport della SSC Napoli proprio ad Afragola.

Secondo la visione del primo cittadino, la cittadella potrebbe sorgere a ridosso della Stazione AV grazie all’esproprio di alcuni terreni ancora da individuare da parte del Comune di Afragola, terreni che poi verranno concessi, non si sa ancora con quale formula, alla Società Sportiva Calcio Napoli per consentire quest’ultima la costruzione di un centro sportivo che permetterebbe gli allenamenti di tutte le squadre del Calcio Napoli a partire dalla prima squadra di Serie A fino all’ultima delle juniores.

Il post, la volontà dell’Amministrazione e forse anche la faccia sorridente del Sindaco Pannone hanno fatto indignare e non poco il Presidente dell’A.C. Afragolese Raffaele Mosca. Un presidente che grazie solo ed esclusivamente ai suoi enormi sforzi, tira la carretta – come si dice in gergo – per portare la squadra della città nelle categorie che merita, in totale assenza di supporto da parte dell’ente pubblico e con l’aggiunta di un disservizio in termini di strutture sportive.

Si, perché la situazione amministrativa dello Stadio “L. Moccia” non è del tutto chiara. Attualmente è gestita da persone che in realtà non hanno alcun titolo per farlo. La gestione del campo è totalmente illeggittima e nonostante ciò, per quieto vivere e per far sì che agli afragolesi non manchi lo sport, il calcio e la passione di sempre, il Presidente Raffaele Mosca da un lato batte, a vuoto, i pugni sul tavolo del Sindaco per sistemare lo stato di cose e dall’altro lato sopporta e a malincuore versa una somma di € 36.600,00 all’anno ad un gestore illegittimo e non si sa a quale titolo, dato che il campo verte in condizioni disastrose.

Attualmente il campo “L.Moccia” fatto salvo del nuovo manto in erba sintetica versa in condizioni pessime, erba alta che ne ostruisce il semplice transito pedonale, una tribuna per ospiti da fare invidia ai migliori stadi dell’hinterland, inagibile e pericolante. Sistemi di sicurezza non sempre approvati dalla lega Dilettanti. Il più delle volte, se non sempre, le partite casalinghe vengono disputate a porte chiuse per gli ospiti e questo è un altro danno economico che la squadra della città è costretta a subire e il Sindaco Pannone pensa al Napoli? Cosa c’è sotto questa visione? Per saperne di più abbiamo contattato direttamente il Presidente dell’A.C. Afragolese Raffaele Mosca che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Sinceramente vedendo quel post del Sindaco Pannone ieri sono rimasto a dir poco esterefatto a tratti indignato. Mettetevi nei miei panni, come posso sentirmi pagando 3.660€ al mese di fitto a un gestore che in realtà non lo è, mentre il Sindaco siede al tavolo con De Laurentiis, avendo il solo pensiero di espropriare terreni degli afragolesi con i soldi degli afragolesi – terreni dove mio nonno e quelli di altri suoi coetanei hanno sudato per ottenerli e comprarli – senza prima risolvere i problemi dello Stadio “L. Moccia” di Afragola? Il Sindaco Pannone ignora i fondatori e gli attuali abitanti di Afragola, attacca la dignità e le tasche degli afragolesi.

Purtroppo non pensavo che sarebbe arrivato a questo punto, ma sento il dovere di dire che questo sindaco non mi rappresenta, non rappresenta affatto l’Afragolese Calcio!

Non è il vero primo cittadino e questo non sono solo chiacchiere! Se proprio Pannone vuole fare un passo del genere, deve prima interpellare la gente, valutare prima i benefit e poi, solo dopo, si può sedere al tavolo con chi vuole lui.

Fortunatamente, sono sicuro che il tempo sarà il giudice imparziale di queste azioni, e spero che coloro che agiscono senza considerare il bene della comunità ne affrontino le conseguenze.

È impensabile che si prendano decisioni così importanti senza tenere conto delle esigenze locali e dei cittadini che, come me, si impegnano a vivere e contribuire alla crescita della propria città.

Ci sentiamo abbandonati e inascoltati, soprattutto quando vediamo che le priorità della nostra Amministrazione sembrano alimentare altri interessi e non quelli della nostra comunità.

Chiedo, anzi esigo, che si faccia chiarezza su queste scelte e che si inizi a considerare il benessere degli afragolesi come una priorità assoluta.

Non siamo solo numeri segnati nella casella delle entrate del bilancio comunale. Siamo persone che amano la loro città e che vogliono vederla crescere in modo giusto e rispettoso.

È ora di ascoltare la voce della comunità e di agire con responsabilità.

Per non parlare del PUC! Molti cittadini, dopo essersi rivolti ai politici di riferimento, credono di aver ricevuto favoritismi, ma in realtà, se qualcuno leggesse davvero cos’è il PUC, si renderebbe conto che quei favori ricevuti erano probabilmente solo i propri diritti, ad esclusione di qualche affare di famiglia o di affari imprenditoriali.

Quindi, quali altri affari sono in vista per l’Amministrazione Pannone con la volontà di espropriare terreni a vantaggio del Calcio Napoli? Cosa ci nascondono? Chi ci dice che la corsa al PUC non era anche funzionale ad affari di tipo sportivo? Perché per il Sindaco Pannone viene prima il Napoli e poi l’Afragolese?

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