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AFRAGOLA. Cambia di nuovo tutto lo scenario politico. Tuccillo si conferma unico vero leader

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AFRAGOLA – Lo si sapeva che negli ultimi giorni, prima della presentazione delle liste, tutto diventa il contrario di tutto. D’altronde si sa i modi per fare politica non sono mai gli stessi e non tutti rispettano un’etica morale del tutto equilibrata. C’è chi dà conto al peso politico, chi alle idee, chi alle prebende e sempre meno quelli che corrono dietro ad un progetto che risollevi davvero la città dagli abissi.

Se davvero fosse esistita una coalizione o un gruppo politico che si fosse racchiuso dietro ad una visione di città condivisa, oggi non avremmo tutti questi saltelli da una parte all’altra. Ma veniamo ai fatti e cerchiamo di sviscerare fazione per fazione la situazione attuale ad Afragola.

Acclarato che ormai con l’intervento a gamba tesa di Gennaro Giustino in consiglio, la maxi coalizione ha perso parte di Forza Italia e tutta l’UDC, adesso il problema si è spostato sul neo tavolo dei moderati formatisi all’indomani dell’ultimo Consiglio Comunale. Aniello Baia e Raffaele Fusco, forti di un vecchio accordo dalla natura sconosciuta – voci vogliono per motivi extrapolitici – ribadiscono la loro volontà di avere Nicola Perrino come candidato sindaco. L’ex presidente del Consiglio non raccoglie però i consensi di Caiazzo e Giustino, quest’ultimo, come anticipato ieri da Minformo, oltre ad alcune questioni tecniche pone sul tavolo anche il nome di Giovanni Giglio. Anche perché dall’altro lato il gruppo “A Viso Aperto” non ha nessuna porta chiusa dall’attuale primo cittadino, anzi è ancor più considerato di prima, vista la sua innata fedeltà al progetto politico e di conseguenza se proprio deve essere Perrino il candidato sindaco, allora i componenti di “A Viso Aperto” non avrebbero problemi a preferirgli Tuccillo e quindi schierarsi nella coalizione del sindaco che intanto comincia a prendere forma.

Il sindaco si candiderà nelle file del PD e insieme al partito di Renzi e Martina si dovranno aggregare altre due liste civiche più Liberi e Uguali, il partito della Rostan ha già dato parere favorevole alla leadership del sindaco Tuccillo. La notizia clamorosa di oggi che rafforzerebbe ancor di più la posizione del primo cittadino è che Giuseppe Affinito, ex assessore e leader del gruppo Arcobaleno, nelle ultime ore stia tentando di ricompattare il PD insieme al suo gruppo per unire le due liste. I due hanno già avuto un incontro ieri in occasione del compleanno del sindaco e si ritroveranno oggi a pranzo per discutere sul da farsi.

Chi resterà allora nella coalizione di destra? Ad oggi si contano ancora le tre liste di Pannone-Giacco, Fratelli d’Italia di Biagio Castaldo e tutto quello che riuscirà ad aggregare Salvatore Iavarone con la sua Afragola Viva che, a dire il vero, sta riscuotendo un buon successo tra i cosiddetti “big” della politica afragolese, vedi l’ultima aggregazione da parte del gruppo di Giuseppe Monaco che proprio ieri a mezzo Facebook ha annunciato la propria adesione al progetto Afragola Viva. La coalizione di centro destra era quella che si era avviata per prima a mettere su un tavolo la propria sintesi ma i continui spostamenti hanno portato gli stessi elementi a virare continuamente su altre rotte, al punto tale da riportare le liste riconducibili all’ex senatore Enzo Nespoli a fare di nuovo la parte del leone, il quale attraverso la sua fedelissima Pina Castiello ha già cominciato ad avviare rapporti con Ciro Salzano ex candidato al Senato per la Lega Nord e che per pochi voti non è riuscito a sedersi a Palazzo Madama, il quale rappresenterebbe il nome avanzato nelle ultime ore dall’ex senatore a discapito dello stesso Antonio Pannone che nel frattempo, visto che la coalizione assume sempre più una matrice nespoliana, preferisce mettersi tranquillamente da parte, perché alla fine neanche questo è il progetto che aveva in mente l’attuale Presidente del Consiglio.

La scelta di Ciro Salzano metterebbe tutti d’accordo tranne Salvatore Iavarone che accettare un candidato sindaco leghista sarebbe un po’ troppo per un moderato come lui, e a quel punto, se si dovesse insistere verso questa direzione, lo stesso leader di Afragola Viva non dovrebbe fare altro che affidarsi solo ed esclusivamente alle proprie forze, scaturendo uno scenario così pluralista che ad Afragola non si era mai visto prima.

Il dato politico che ne esce fuori alla fine ne è uno solo. Tuccillo, visto gli andazzi, si conferma a distanza di cinque anni, ancora l’unico vero leader politico della città di Afragola. Chi gli ha fatto la guerra fino ad ora non è riuscito a creare una vera alternativa, o un gruppo degno da poterlo contrastare sia in termini di consenso che di progetto. Dall’altro lato invece chi è che sta gongolando e chi fino ad ieri non immaginava una propria collocazione, ossia il gruppo di Giustino, che allo stato attuale forma l’ago della bilancia tra la coalizione dei moderati e Tuccillo. Ovviamente qualsiasi sarà la sua posizione gioverà al leader che sceglierà. Se si collocherà nella nuova coalizione dei moderati, non solo permetterà la formazione della stessa coalizione – poiché in sua assenza questa coalizione si ridurrà al solo UDC, mezza Forza Italia, Aniello Silvestro ed Enrico Esposito – ma con la propria dote di consensi permetterà la stessa di arrivare quanto meno al ballottaggio e quindi avere poi un peso politico anche laddove risultasse perdente alle elezioni. D’altro canto invece se Giustino sceglierà Tuccillo, come probabile che sia, non solo porterà la propria dote all’attuale sindaco ma avrà avuto anche il merito di aver sfaldato i suoi principali concorrenti e anche qui ne guadagnerà in peso contrattuale in caso di vittoria del primo cittadino.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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