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[ANTEPRIMA] AFRAGOLA. Grillo era pronto al confronto e intanto accetta la proposta di aderire al crowdfunding per la Masseria Ferraioli

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AFRAGOLA – Presenti comunque, Claudio Grillo e Michele Bencivenga, stamattina al bar “Arancia Blu”, l’attività commerciale della famiglia Migliore che doveva fungere da scenario al famoso confronto saltato ieri dopo il rifiuto del sindaco uscente Mimmo Tuccillo. Presa di contropiede la giornalista Veronica Di Palo – stamattina presente nel locale pubblico di Via Dario Fiore – ci ha tenuto a ribadire la sua estraneità alla pretattica paventata dalla nostra testata e davanti a Claudio Grillo e il Prof. Michele Bencivenga ha riaperto il discorso “confronto politico” e ha riorganizzato un altro incontro per Domenica 3 Giugno alle ore 11. “Ho una credibilità da difendere” ha esclamato la giornalista e questo è stato lo spirito dell’organizzazione del nuovo incontro. Ella ha promesso di rinnovare l’invito al sindaco Tuccillo, con la speranza che stavolta riesca a capire che ad un confronto democratico un buon politico non si sottrae.

Intanto ad Afragola la figura di Claudio Grillo rompe gli schemi. La dimostrazione che l’imprenditore afragolese non è manovrato da nessuna ombra sta nel fatto che questa campagna elettorale sta via via prendendo le sembianze del suo modo di essere. I toni non si alzano al punto tale da scendere nella trascendenza, non perché Claudio Grillo l’abbia imposto ma perché tutti i candidati hanno capito che una bassezza potrebbe non essere in linea con il perbenismo che non solo Claudio Grillo predica nelle sue uscite pubbliche ma riesce ad impersonificare a pieno. Il fatto che quello che Grillo dice non sono solo chiacchiere al vento sta nell’accettare – questa notizia di pochi minuti fa – la proposta messa su da un cittadino afragolese Francesco Petrellese su aderire al crowdfunding organizzato da Giuseppe Delle Cave di “Libera contro le mafie” per migliorare e istituire altri 100 orti botanici all’interno della “Masseria Francesco Esposito Ferraioli”.

Infatti Claudio Grillo attraverso la sua comunicazione ufficiale denominata “Casa Afragola” che prende il nome dal comitato da lui voluto e realizzato, comunica agli afragolesi la sua adesione a tale iniziativa, così sulla pagina ufficiale di Facebook: “È con immenso piacere che annunciamo alla cittadinanza afragolese che il nostro candidato sindaco CLAUDIO GRILLO intende accettare la proposta fatta a mezzo social dal cittadino Giuseppe Delle Cave di “Libera contro le mafie”.

Pertanto il nostro candidato sindaco Claudio Grillo proporrà, di conseguenza, ai candidati delle sue dieci liste di elargire un contributo di € 10,00 cadauno e di devolvere il ricavato alla “Masseria Antonio Esposito Ferraioli”, mediante bonifico bancario.

Questo a dimostrazione della nostra enorme ecumenicità che ci caratterizza poiché una buona idea per la città, resta una buona idea al di là del colore politico e il nostro unico intento è quello di ascoltare tutta la cittadinanza e di mettere in atto qualsiasi buona idea che può migliorare la nostra amata Afragola.

È vero la Masseria è al centro di tutti i programmi, ma la credibilità deve essere figlia di chi emette le parole e di chi scrive i programmi. Dalla nostra parte abbiamo il vantaggio che il nostro candidato sindaco, anche nella sua vita professionale, non ha mai disatteso le aspettative di nessuno.

E c’è di più, se Grillo sarà sindaco, altri siti che una volta appartenevano alla camorra, saranno restituiti dignitosamente alla città di Afragola.

Questa è la nostra natura e questo sarà il nostro spirito se la cittadinanza afragolese ci premierà con la sua fiducia”.

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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