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Tragedia Genova: 20 morti e 13 feriti

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A Genova ci sono almeno 20 morti, tra cui un bambino, per il crollo del ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera. Secondo quanto riferito dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, i feriti sono 13 feriti, di cui 5 in codice rosso e 4 in codice giallo.  “Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti” ha aggiunto Borrelli.

IL MOMENTO DEL CROLLO DEL PONTE – IL VIDEO

I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera.

Due dei feriti gravi per il crollo del ponte sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura. Lo riferiscono fonti mediche dall’ospedale San Martino. Dei due non si conoscono le generalità. Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte. Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morando prima del crollo hanno visto “un fulmine colpire il ponte”. “Erano da poco passate le 11,30 quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte – ha detto Pietro M. all’Ansa – e abbiamo visto il ponte che si andava giù”.

Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un’altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti.

In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. E’ crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l’A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri. Si sospettano persone sotto le macerie e sono in corso verifiche degli operatori del 118. Il ponte crollato ha travolto tra l’altro una parte di un capannone dell’Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova.

Sarebbe stato un cedimento strutturale a provocare il crollo di parte del viadotto Morandi a Genova. Dalle prime informazioni di vigili del fuoco e protezione civile, il cedimento sarebbe avvenuto nel tratto che sovrasta via walter Fillak, nella zona di Sanpierdarena.

In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”. “I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”, assicurano le Autostrade.

“Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile”. Così uno dei testimoni del crollo del Ponte Moandi, a Genova, racconta i momenti di terrore vissuti questa mattina. “Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco. Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato – dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata”.

Il ponte crollato ha colpito una parte del centro Amiu, l’azienda ambientale del comune, dove si trovano uffici e dove viene gestita la logistica. Una parte del fabbricato risulta distrutta. Due furgoni Porter e un camion risultano schiacciati. I vigili del fuoco sono al lavoro ma non hanno ancora individuato vittime. Si sta valutando se evacuare il resto del capannone.

Il crollo del viadotto ha sfiorato i capannoni di Ansaldo Energia, una delle principali industrie di impianti per la produzione di energia d’Italia. L’ingresso della fabbrica si trova proprio sotto il viadotto ma il crollo ha interessato una campata situata a pochi metri di distanza che è precipitata su un parcheggio che a quanto sembra in quel momento era vuoto. In questi giorni Ansaldo è chiusa ma nel sito lavorano alcune persone per la manutenzione.

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Il presidente della Polonia: “Pronti a schierare armi nucleari”

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La Polonia è “pronta” ad accogliere armi nucleari sul suo territorio: lo ha detto il presidente Andrzej Duda.

 “Se i nostri alleati decidono di schierare armi nucleari nel quadro della condivisione nucleare sul nostro territorio per rafforzare la sicurezza del fianco orientale della Nato, siamo pronti a farlo”, ha detto Duda al quotidiano popolare Fakt.

 L’esercito russo adotterà le misure necessarie per garantire la sicurezza nazionale se la Polonia ospiterà armi nucleari: lo ha annunciato il Cremlino, come riporta la Tass. 

(fonte: Ansa.it)

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Superenalotto, grande festa nel napoletano: vinti 130mila euro

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Grande festa a Meta di Sorrento per il vincitore del ‘cinque’ al Superenalotto, dal valore di 129.050,31 euro. La giocata vincente è stata effettuata presso il punto vendita Sisal Bar Tabacchi situato in via Del Salvatore.

Ecco la combinazione vincente è stata 9, 18, 65, 70, 75, 87 Numero Jolly 53 e SS 81. Tuttavia bisognerà ancora attendere per l’ambito ‘6’, che ora sale a circa 93 milioni di euro e che manca all’appello dal 16 novembre 2023.

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Nuovo stadio Napoli a Bagnoli, De Laurentiis domani a Roma per la riunione decisiva

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La notizia è nell’aria da tempo ormai, complici anche le difficoltà incontrate per la costruzione del nuovo stadio Maradona a Napoli, e così il presidente Aurelio De Laurentiis domani sarà a Roma per una riunione che si svolgerà a Palazzo Chigi riguardo la sua richiesta di realizzare un nuovo impianto del club a Bagnoli.

Tuttavia tale proposta non è affatto piaciuta al sindaco Gaetano Manfredi, ma domani al tavolo ci saranno anche i rappresentanti di Invitalia, che stanno realizzando i lavori all’ex area Italsider, ed è stato convocato pure il ministro per il sud e la coesione Raffaele Fitto.

Pertanto il presidente partenopeo presenterà il suo progetto di uno stadio che sia adeguato a portare a Napoli gli Europei 2032.

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