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NAPOLI. Federico II venerdì 14 settembre incontro sui vaccini

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NAPOLI – Venerdì 14 settembre, dalle ore 14 presso la Sala Idelson Gnocchi a Napoli, avrà luogo un nuovo appuntamento del corso “L’importanza della segnalazione delle reazioni avverse successive alla somministrazione dei vaccini”, organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, diretto dalla Prof.ssa Maria Triassi, e finanziato dall’UOD 08 – Politica del Farmaco e Dispositivi della Regione Campania, responsabile Dott. Ugo Trama. “Eventi avversi: come ottimizzare la sorveglianza” è il tema del terzo dei sei appuntamenti previsti per il corso, in programma fino a novembre 2018. Da oltre un secolo, i vaccini costituiscono la pietra miliare nella prevenzione della morbilità e mortalità di numerose malattie infettive.

Al fine di contrastare tale fenomeno, vi è l’esigenza di mettere in atto specifici eventi formativi come il corso sull’importanza della segnalazione delle reazioni avverse successive alla somministrazione dei vaccini, che si rivolge prevalentemente ai professionisti operanti a vari livelli in ambito vaccinale. “In seguito ai primi due incontri del corso, nei quali abbiamo affrontato le implicazioni medico-legali delle vaccinazioni e le strategia per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Vaccini, affrontiamo un tema molto sentito ovvero gli eventi avversi e come ottimizzarne la sorveglianza – ha detto la Professoressa Triassi, responsabile del progetto e a capo del Comitato Scientifico –.

Per affrontare questo tema così delicato interverrà il Dottor Flavio Quarantiello, in qualità di relatore, il Prof. Bruno Nobili come moderatore e la Dottoressa Anna Rita Citarella come Presidente. Il corso approfondirà la gestione delle emergenze nei servizi vaccinali, il BLS-D pediatrico, prevedendo anche esercitazione pratiche per i partecipanti”.

I relatori saranno il Professor Massimo Valsecchi e la Professoressa Giovanna Zanoni, moderatore il Dottor Ciro Cozzolino, Presidente la Dottoressa Maria Luigia Trabucco. “Ci rivolgiamo ai responsabili del settore– ha concluso la Professoressa Triassi – per migliorare la consapevolezza, in ambito teorico e pratico, degli operatori addetti alla pratica vaccinale, ma anche dei genitori, troppo spesso totalmente disinformati”

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Uno squalo gli amputò la gamba, ma lui torna a surfare: “La vita è troppo bella per fare la guerra, perciò torno a fare wake”

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Era il 9 dicembre scorso quando il 20enne Matteo Mariotti veniva attaccato da uno squalo nelle acque dell’Oceano Pacifico, lungo la Gold Coast orientale dell’Australia.

In quell’occasione perse una gamba sotto al ginocchio, ma non si è mai arreso. Infatti a seguito dell’infortunio era stato ricoverato e curato all’ospedale Rizzoli di Bologna, ed ora dopo circa tre mesi è tornato su una tavola da wakesurf con la protesi.

Ecco quanto testimoniato da un video diffuso sui social:

“È impossibile descrivere a parole le emozioni provate in quegli istanti, posso solo consigliarvi una cosa: ‘credete in voi!’ Obiettivi che sembravano lontani anni luce, sono arrivati in un battito di ciglia e che dire… grazie!”

Poi, continua: “Grazie a chi ci ha creduto dal primo istante, grazie a chi c’è sempre stato e c’è tuttora, grazie a chi mi sta aiutando in quest’impresa e grazie anche a chi mi ha messo i bastoni fra le ruote… mi avete fatto capire che nulla e dico nulla mi butterà mai più giù! La vita è troppo bella per fare la guerra, è per questo che vado a fare wake”.

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Napoli, Gratteri in conferenza stampa: “Test psicoattitudinali anche a vertici di governo e PA”

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Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, ha così risposto alle domande dei giornalisti, soprattutto riguardo alla polemica sulla presenza all’università del cantante Geolier. Ecco le sue dichiarazioni:

“Non si è fatto il nome di nessuno, non mi sono scontrato con nessuno”.

Poi, riguardo l’invito a presenziare all’incontro degli studenti della Federico II con il rapper di Scampia, egli ha aggiunto: “L’ho appreso dalla stampa, ho 66 anni e non si invita una persona così, c’è modo e metodo”.

Poi, ha proseguito: “Il padre di uno studente mi ha chiesto cosa pensassi dei rapper invitati all’università e io ho mostrato disappunto in relazione a coloro che nei video inneggiano a violenza, mafie e droga. Non si è fatto il nome di nessuno, la stampa ha parlato di scontro, ma Gratteri non si è scontrato con nessuno. Sono il procuratore di Napoli e parlo con tutti, anche con l’ultimo degli ultimi, è una questione di stile e di comportamento e vorrei che noi tutti, che ci sentiamo istruiti e dei modelli, con i nostri comportamenti aiutassimo il territorio ad essere più libero ed evoluto”.

Per quanto concerne i test psicoattitudinali, egli ha aggiunto:

“I test psicoattitudinali? Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica. Chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati, ma è anche ricattabile”.

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Napoli, ecco perché il ‘cielo giallo’ è nocivo per l’uomo

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Siamo a Napoli, dove nella giornata di ieri si è verificato un evento alquanto singolare. Infatti, c’è stato “un eccezionale afflusso di polveri di provenienza sahariana”.

Questo è quanto ha reso noto l’ARPAC, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, la quale ha sottolineato come il fenomeno abbia causato “concentrazioni elevate di PM10 in molte località della Campania, misurate dalla rete di monitoraggio dell’agenzia ambientale regionale”.

Pertanto il fenomeno era visibile ad occhio nudo e resta visibile anche oggi. Tuttavia il problema concreto risiede nel valore altissimo di PM10 particolato, che è nocivo per l’uomo.

Infatti, nella città di Napoli una delle concentrazioni orarie massime è stata rilevata ieri alle 12 dalla stazione di Capodimonte – Osservatorio Astronomico, pari a 136 microgrammi per metro cubo. Volendo quindi fare un confronto con il limite fissato dalla normativa, esso è pari a 50 microgrammi per metro cubo.

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