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AFRAGOLA. FI prende le distanze dal sindaco. Baia: “Non prendo le distanze, ci sono solo da chiarire alcuni aspetti”

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AFRAGOLA – Ieri sera appare sulle pagine di Facebook, dal profilo del consigliere Antonio Caiazzo, un Comunicato Stampa di Forza Italia dal titolo: “NO A DELIBERE SU STAFF E FABBISOGNO, PRENDIAMO DISTANZE DA SINDACO”.

Un titolo abbastanza forte. Prendere le distanze dal sindaco vuol dire sfiduciare il suo operato e le sue modalità di amministrare la cosa pubblica. Ma cosa avrà fatto di così grave il sindaco Grillo al punto tale da essere sfiduciato dal primo partito eletto in maggioranza?

Ieri si è svolta la riunione di giunta dove si dovevano ratificare alcune delibere, otto erano i punti all’ordine del giorno del meeting di ieri, sei firmati in tutta tranquillità e due sui quali si è creato un intoppo. Il primo riguardava il fabbisogno del personale e il secondo riguardava la composizione dello staff del sindaco.

Nel primo punto evidentemente le idee di superare alcuni scogli e alcune esigenze del personale del sindaco, non sono piaciute all’assessore delle Politiche sociali, del Cimitero e della Polizia locale, al punto tale da suscitare un allarmismo sul consumo della spesa. Ma il contrasto che più ci fa restare straniti è il mettere bocca su quella che deve essere una prerogativa del sindaco, cioè lo staff. Come già anticipato da Minformo, le cose che a Forza Italia non vanno giù sono due: la prima, la scelta del capo staff che, se tutto va bene, dovrebbe essere la dott.ssa Picardi e la seconda che, secondo le idee dei consiglieri azzurri, va a minare la loro leadership è la scelta di inglobare nello staff, i cosiddetti “bocciati” delle scorse elezioni politiche. A parte il fatto che, in un paese normale che bada solo agli interessi della collettività, questi due motivi apparirebbero così futili, da far sembrare i consiglieri forzisti dei bambini all’asilo, ma poi perché uscire così allo scoperto sui social con un comunicato che dice e non dice nulla? Perché a diffondere il Comunicato è il solo Caiazzo che tagga gli altri suoi colleghi?

C’è da dire inoltre che la prontezza con la quale quel comunicato sia stato diramato da alcuni organi di stampa molto vicini all’opposizione e allo stesso Caiazzo è stata impeccabile. I miei complimenti al giornalista che anche a tardissima ora è stato sul pezzo in maniera ineccepibile, non riuscirei a spiegarmi la sua bravura. Davvero complimenti.

Ed è tutta questa stranezza, tutti questi dubbi che hanno esatto un chiarimento per avere un quadro completo sulla situazione che, se non fosse stato per il consigliere Caiazzo, nessuno ne era a conoscenza. Così abbiamo raggiunto telefonicamente l’assessore Baia che ha prontamente dichiarato: “La verità è che non abbiamo votato due punti all’ordine del giorno, poiché questi necessitano di ulteriori approfondimenti. In questi giorni ci confronteremo meglio col sindaco e sono sicuro che si troverà una soluzione. Io non prendo assolutamente le distanze dal sindaco, anzi, dico e ribadisco che Forza Italia appartiene a questa maggioranza, è stato eletto in questa maggioranza e continuerà a lavorare per il bene del territorio. Le dico di più, è lei che mi sta dicendo dell’esistenza di questo comunicato, io non ne sono a conoscenza, oggi pomeriggio di sicuro mi incontrerò con il resto del gruppo e discuteremo sulla linea da portare avanti in merito a questi due punti che per noi sarà fondamentale. Il consigliere Caiazzo sicuramente ha voluto intendere un’altra cosa, se davvero ha scritto “prendere le distanze”, poiché io sono un uomo integerrimo e se devo prendere le distanze dal mio sindaco, certamente non lo scrivo su facebook ma mi reco prima dal sindaco, lo ringrazio della fiducia accordata e poi mi dirigo all’ufficio protocollo a rassegnare le mie dimissioni”.

Detto questo è abbastanza evidente come la linea di comunicazione adottata dal Consigliere Caiazzo sia totalmente diversa e molto più aggressiva di quella dell’assessore Baia e allora i dubbi aumentano: Perché Caiazzo sente l’esigenza di pubblicare quel Comunicato e perché?

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AFRAGOLA. Il Sindaco Antonio Pannone vara la nuova giunta

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AFRAGOLA – Dopo aver effettuato l’azzeramento della giunta, per riottenere nuovi equilibri, date le evoluzioni avute in Consiglio Comunale, il Sindaco Antonio Pannone si appresta a formare la nuova giunta.

Da indiscrezioni raccolte da Minformo i formanti il nuovo esecutivo saranno: Chiara Nespoli, Perla Fontanella, Antonio Giacco e Pasquale De Stefano, confermati inoltre la vicesindaco Pina Castiello e Aniello Silvestro.

Nelle prossime ore sapremo di quali deleghe saranno investite.

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VIDEO – AFRAGOLA. Dopo il caso del bambino autistico, in un’altra scuola, bambini si sposano con l’assenso delle insegnanti e della dirigente

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AFRAGOLA – Se da un lato il comune normanno è passato alla ribalta nazionale per il deplorevole comportamento di una dirigente scolastica che allontana un ragazzo autistico dall’aula mentre si conversa sul fenomeno del bullismo, dall’altro lato c’è un’altra dirigente scolastica che non sa cosa fanno le proprie insegnanti a scuola durante il tempo di ricreazione.

È quanto successo al 3° Circolo Didattico Aldo Moro di Afragola. Durante i minuti di ricreazione, in una terza elementare, con l’assenso dell’insegnante che per l’occasione si è anche improvvisata cameramen e regista del momento, si è messa in atto la scena di un matrimonio eterosessuale tra due bambini, per i quali nei giorni scorsi era già trapelata la notizia del loro scherzoso fidanzamento in classe, con tanto di rito cristiano con un foglio a simboleggiare il Vangelo, marcia nuziale, scambio di fedi e lancio del bouquet.

La notizia è trapelata subito tra i genitori dei bambini poiché il video girato dalle insegnanti ha fatto subito il giro dei social, fino ad arrivare anche ai contatti della nostra redazione accompagnato dall’indignazione di alcuni genitori.

Premesso che l’indignazione dei genitori è più che giustificata in quanto l’età precoce dei bambini – stiamo parlando di fanciulli di otto anni ai quali si dovrebbero trasmettere ben altri valori – desta qualche preoccupazione, in merito allo sviluppo psicologico degli attori di quel video, inerente i potenziali quesiti o dubbi che possano sorgere nella mente di un bambino ignaro di tutte le realtà legate al pre e post matrimonio, come quella di una nascita di un bambino ad esempio, da sempre condizione quest’ultima presente nel loro immaginario, dato che essi stessi rappresentano il frutto di un matrimonio o di una unione sentimentale che dir si voglia.

Avallare, a quell’età, un legame affettivo con conseguente messa in scena dell’obiettivo finale di una relazione sentimentale è una scelta diseducativa che, per tanti motivi, va contro ogni principio pedagogico.

Al di là dell’aspetto psichico legato alla tenera età – un’età a cui non va assolutamente iniettato o promosso alcun principio di precocità sentimentale – c’è anche un aspetto morale a cui insegnanti e dirigenti scolastici hanno il dovere di adempiere ed è quello di cercare di mantenere la Scuola al di fuori della propaganda cattolico-cristiana, lasciandola nel suo recinto di Istituzione laica, seguendo, contestualmente, i principi della pedagogia moderna, la quale riconosce, attualmente in Italia, ben 15 modelli di famiglia, a partire da quella classica patriarcale – inscenata a scuola – oggi in minor numero rispetto alle altre quattordici, passando per le famiglie monosessuali, fino a terminare con le unioni civili e quindi le famiglie omosessuali.

Nel rispetto della laicità dell’Isituzione Scuola, qualche genitore si è rivolto alla dirigente scolastica per sapere se la stessa fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo in quella classe, dopo alcuni tentennamenti, cadute di linea telefonica improvvise, la Prof.ssa Francescalaura Casillo, si ripropose di informarsi meglio con le docenti su quanto accaduto. A distanza di tre giorni, poiché il desolante evento si è consumato venerdì 22 Marzo scorso, la dirigente fa sapere che tale increscioso evento faceva parte del programma delle attività didattiche e i bambini stavano imparando cosa sia e come si svolge un matrimonio tra due persone. Come se per insegnare cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale si chiedesse ai bambini di portare elmetti e divise poiché all’indomani si inscena la guerra a bordo di carri armati.

Per questi motivi è bene precisare che laddove sia stata svolta realmente un’attività didattica e non di un maldestro tentativo di tutelare la sprovvedutezza delle insegnanti, non si è rispettata la laicità della scuola, dato che è andato in scena un rito cristiano, non si è tutelata la libertà di una potenziale sessualità dei bambini, dato che si è inscenato un matrimonio eterosessuale, di contra, così facendo, non si insegna ai bambini il rispetto per le altre tendenze sessuali (omo, trans, lesbo, etc.), non si è avuto il rispetto per l’età, precoce rispetto alla libertà sessuale – rischiando di inquinare l’ingenuità di qulche bambino con la malizia di qualcun altro, dato che nel video si vede chiaramente il gesto alquanto violento di un’amichetta degli sposi nel voler costringere i due “attorini” a baciarsi – e non si è avuto neanche rispetto per i genitori che hanno chiesto delucidazioni, dato che le attività didattiche non si svolgono durante il tempo concesso per la merenda.

Nella speranza che sia stata una leggerezza delle insegnanti dettata dalla voglia di passare dei momenti ludici con i propri alunni, i genitori indignati, più che dei maldestri tentativi di mascherare la realtà, avrebbero preferito sincere scuse con la garanzia che eventi incresciosi come questi non accadessero più per la tutela della psiche dei bambini e dell’Istituzione laica della Scuola.

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AFRAGOLA. Capitolato carente delle info necessarie. Revocato il bando di gara per la scuola dell’Addolorata

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AFRAGOLA – La sprovvedutezza della politica, inevitabilmente, si ripercuote anche nei settori. È notizia di oggi quella della revoca del bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con modalità alquanto bizzarre e naif, come avrebbe detto un caro ex sindaco rimastomi nel cuore.

Il Comune di Afragola nella persona della Dott.ssa Pedalino pubblica un bando di gara per la gestione della scuola dell’infanzia e primaria dell’Addolorata con importo a base d’asta di € 570mila euro.

Il capitolato pubblicato però appare lacunoso e privo delle principali informazioni, utili agli operatori economici intenzionati a parteciparvi. Infatti nel capitolato non è chiarito se all’interno della struttura le suore, attualmente domiciliate in quell’immobile, dovranno continuare ad abitare quell’edificio oppure no. Non era specificato se si fosse trattato di gestione del servizio come riportato nel bando oppure una normale concessione dato che memori dell’affidamento appena concluso, il servizio constatava nella gestione mista tra privati e semiconvittori. Non solo. Ad una prima lettura del capitolato appare lampante anche la mancanza di informazioni circa le convenzioni statali sulla denominazione “paritaria” e a chi saranno destinati eventuali fondi ministeriali. Il capitolato inoltre era sprovvisto anche di costi di manodopera, utenze, Tari e tutto quello che riguardano le spese vive per una gestione di un immobile e del totale servizio. Insomma un capitolato carente di tutto quello che serve ad un operatore economico per potersi fare i famosi “conti della massaia” e stabilire se partecipare e in che percentuale effettuare il ribasso a base d’asta.

Galeotte sono state le numerose FAQ inviate da alcuni operatori economici al RUP del progetto che come spesso accade coincide con la Dirigente del Settore. Le copiose domande di chiarimento rivolte avranno messo in serie difficoltà il redattore del capitolato al punto tale da farle fare marcia indietro sull’intero iter burocratico, revocando di fatto il bando di gara pubblicato dalla Centrale Unica di Committenza dell’Area Nolana.

Un dato amministrativo desolante che denota tutta l’incapacità dei Settori nell’espletare un semplice servizio di indizione di incanto ad evidenza pubblica. Il quale avrebbe permesso all’Amministrazione Pannone di affidare in tempi rapidi il Servizio della gestione della scuola in città. Ma così non è stato.

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