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FRATTAMAGGIORE. Il Sindaco Del Prete convoca una conferenza di Capigruppo

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Il Sindaco di Frattamaggiore, il dott. Marco Antonio Del Prete, ha convocato una conferenza di Capigruppo per lunedì 14, per discutere della vicenda legata al Reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

A seguito delle revisioni effettuate nel dialogo tra Regione Campania e Ministero della Salute e per effetto dei vincoli imposti da quest’ultimo, nel Nuovo Piano Ospedaliero Regionale, è prevista la chiusura del reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

Per il momento, chiarisce l’Ospedale attraverso una nota diffusa per mezzo stampa, il reparto di Cardiologia del San Giovanni di Dio, resterà aperto.

Abbiamo sempre creduto nel ruolo fondamentale dell’ospedale di Frattamaggiore quale presidio di emergenza di primo riferimento per una gran parte della popolazione del territorio dell’ASL Napoli 2 Nord. – dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord – A riprova di ciò nelle prossime settimane, dopo un’attesa di oltre vent’anni, apriremo il servizio di Terapia Intensiva dell’ospedale di Frattamaggiore. Si tratta di un tassello essenziale che permetterà all’intera struttura di fare un salto in avanti per numero e complessità dei casi che potranno essere trattati. In quest’ottica la cancellazione del reparto di Cardiologia-UTIC del San Giovanni di Dio è da considerarsi un’assurda incongruenza, per questo saremo al fianco della Regione Campania nel portare la battaglia del riconoscimento della Cardiologia di Frattamaggiore sui tavoli ministeriali“.

La situazione è delicata ma per noi la partita non è assolutamente chiusa -chiarisce il Primo Cittadino di Frattamaggiore, il dott. Marco Antonio Del Prete  Ho contattato personalmente il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca ed il Direttore Generale dell’ASL NA2Nord, Antonio D’Amore i quali mi hanno manifestato tutta la loro vicinanza in questa battaglia che non è solo politica ma soprattutto di buon senso per la tutela della salute di nostri cittadini. 

Ho ritenuto doveroso convocare sia i Capigruppo che i Consiglieri Comunali per metterli a conoscenza dello stato delle cose ed affrontare insieme a loro la questione.  

Ciò che preme ad ognuno di noi è evitare che escano fuori delle inesattezze che, in questo momento, creerebbero soltanto confusione e recherebbero un danno alla nostra Comunità. 

Mi fa specie leggere soltanto adesso dichiarazioni sull’importanza del nostro ospedale da parte di esponenti politici che sono attualmente al Governo visto che è stato lo stesso Governo ad imporre questi vincoli e a decretare, per il momento, la scomparsa della nostra Cardiologia“.

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Metodo Katia Salzano: la coach del dimagrimento festeggia 20 anni di carriera

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Grandi festeggiamenti a Caivano (NA) per i 20 anni di attività del centro tecnico sanitario
“Dimagrire Mangiando – Metodo Katia Salzano”.
Un traguardo importante per la dottoressa Katia Salzano, ideatrice del metodo omonimo, che ha voluto condividere questo momento speciale con un party esclusivo a cui hanno partecipato volti noti del mondo dello spettacolo come Valeria Marini, Federico Fashion Style e Luca Sepe.

La serata si è svolta in un’atmosfera di grande gioia e convivialità, tra musica, brindisi e
momenti di puro divertimento, con la visione di un video che ha raccontato i 20 anni di carriera professionale mettendo in evidenza le testimonianze, i programmi televisivi e gli eventi realizzati per i successi raggiunti.
Nel video i format su RealTime, la partecipazione all’Osservatorio della Buona Salute in Campania e gli approfondimenti giornalistici sulla sua professione.

La dottoressa Salzano ha voluto ringraziare così tutti coloro che hanno contribuito al successo
del suo centro, dai clienti ai collaboratori, sottolineando l’importanza di un approccio sano e
consapevole al benessere del corpo e della mente.
“Sono davvero emozionata per questo traguardo”, ha dichiarato la dottoressa Salzano. “Vedere
così tante persone qui a festeggiare con me significa che il mio metodo funziona e che aiuta le
persone a stare meglio con se stesse. In questi 20 anni ho avuto la possibilità di aiutare tante
persone a raggiungere i loro obiettivi di peso forma e a migliorare la loro qualità di vita. È questo che mi spinge a dare sempre il massimo ogni giorno”.

Il “Metodo Katia Salzano” si basa su un’alimentazione sana e equilibrata, abbinata a trattamenti specifici e all’attività fisica. Un approccio completo che permette di ottenere risultati duraturi e concreti, senza rinunciare al gusto e al piacere del cibo. Al centro dell’attenzione anche la tecnologia ReSystem, che consente una accelerazione del metabolismo, aumento della massa muscolare, abbassamento della pressione arteriosa, miglioramento dei disturbi circolatori, disintossicazione dell’organismo e riduzione dello stress.

Il tutto comprovato da forti evidenze scientifiche: infatti la tecnologia ReSystem (riconosciuta come dispositivo medico dal Ministero della Salute), brevettata dalla Dott.ssa Katia Salzano, con un’esperienza ventennale nel settore, attraverso uno studio, in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario INBB, ha consentito di monitorare l’andamento di metaboliti presenti nel sudore durante il periodo del trattamento, delineando una impronta digitale di ogni paziente utile per la valutazione a livello molecolare dello stato di benessere.
“Vorrei ringraziare tutti coloro che da vent’anni hanno scelto e continuano a scegliere il mio metodo”, ha concluso la dottoressa Salzano.
“Questo è solo l’inizio di un nuovo viaggio, ricco di sfide e obiettivi da raggiungere. Continuerò a lavorare con passione e dedizione per aiutare le persone a stare bene con se stesse e a raggiungere un vero e proprio cambiamento nello stile di vita, una vera rinascita”

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Malasanità, morto di epatite C dopo trasfusione: la situazione

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L’ospedale Piemonte e Regina Margherita di Messina è stato condannato al risarcimento dei danni per una grave patologia epatica evoluta a seguito di un intervento chirurgico, a favore degli eredi di una vittima di malasanità.

Stando alle prime informazioni, il paziente durante la sua degenza presso l’ospedale, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di emicolectomia destra e ha ricevuto un’emotrasfusione che gli ha fatto contrarre il virus HCV, che si è poi evoluto in cirrosi epatica.

Nonostante le precedenti decisioni sfavorevoli del Tribunale di Palermo e della Corte d’Appello, ritenendo prescritto il diritto al risarcimento, la Corte di Cassazione ha ribaltato tali sentenze, riconoscendo la non prescrizione del diritto al risarcimento dei danni.

Infatti nel caso del paziente, i sintomi clinici dell’infezione da HCV si sono manifestati solo dopo circa 20 anni dalla degenza, con un progressivo aggravamento della patologia che ha portato al decesso. Pertanto dopo una lunga battaglia legale ingaggiata dal danneggiato e dai suoi eredi, è stato riconosciuto il risarcimento di oltre un milione di euro.

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Giugliano, denunciato per aver usufruito dell’auto del padre morto per falsi ricorsi: i dettagli

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Maxi operazione della Polizia locale di Giugliano, che ha denunciato per falso e sostituzione di persona un cittadino del posto, in quanto firmava ricorsi alle contravvenzioni degli agenti per conto del padre deceduto.

In particolare è emerso che l’uomo usufruiva non solo dell’auto del defunto, ma presentava anche ricorsi ai verbali con firme false. Inoltre gli è stata ritirata anche la carta di circolazione e inviata alla Prefettura.

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